Carro armato: differenze tra le versioni

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=== Gli sviluppi contemporanei ===
{{vediVedi anche|Carro armato da combattimento}}
[[File:M1-A1 Abrams Fire.jpg|thumb|Un Abrams fa fuoco col cannone da 120 mm]]
Mentre fino al [[1989]], era possibile uno scontro in Europa fra potenze con forti componenti corazzate, con la caduta dell'URSS questo rischio è, al momento, scomparso. Gli scontri corazzati sono diventati o scontri fra potenze locali (guerre nella ex Jugoslavia) o scontri assolutamente impari (le due guerre del Golfo). Questo ha comportato un rallentamento dello sviluppo dei carri armati, praticamente portando a termine i progetti iniziati negli anni ottanta (o settanta come l'[[M1 Abrams]]). Gli unici veri MBT usciti dai tavoli dei progettisti nell'ultimo ventennio (1985-2005) sono stati il sopracitato M1 Abrams (Stati Uniti), il cui progetto era iniziato nei primi anni settanta, il [[Leopard 2]], una versione migliorata del tedesco Leopard 1, il francese [[Leclerc (carro armato)|Leclerc]] e il russo [[T-90]]. In Italia, nell'ambito dello sviluppo di veicoli bellici nazionali, è stato sviluppato il carro [[Ariete (carro armato)|Ariete]].
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Nonostante questo, si possono individuare alcune linee di tendenza: il continuo miglioramento delle armi anticarro sta rendendo sempre più difficile ideare corazze in grado di proteggere adeguatamente lo scafo dei carri: le [[corazza reattiva|corazze reattive]], che sono la principale difesa contro i proiettili a carica cava, possono proteggere il mezzo solo parzialmente, deviano solo un colpo ma non i successivi e comportano rischi per eventuali unità di fanteria che si trovino vicino al mezzo.
 
Perciò, considerando il fatto che l'80% degli impatti di armi controcarro avviene sopra i 120–130 cm di altezza, la tendenza attuale è di migliorare la mobilità del carro e ridurne la sagoma, abbassandola, per renderlo più difficile da colpire.
 
* aumento del calibro dell'armamento principale (120 mm);
* adozione come armamento principale di cannoni ad anima liscia, quindi con proiettili stabilizzati da alette;
* adozione di motorizzazioni a [[turbina]] o policarburante;
* adozione generalizzata della corazza composita o di protezione reattiva frontale.
 
Nel corso della seconda metà del XX secolo oltre a conflitti convenzionali, condotti quindi con opzioni strategiche convenzionali, si sono svolti conflitti "a bassa intensità", eufemismo per indicare conflitti in cui una delle due parti evita le opzioni strategiche classiche (battaglia decisiva) per impostare una guerra basata sul logoramento delle forze nemiche in senso politico più ancora che militare. Mentre questi conflitti nel corso del periodo 1945-1989 erano mascherati, dal punto di vista dottrinale, dall'incombenza della [[Guerra fredda]], che assorbiva tutta l'attenzione degli analisti per non diventare una guerra militare, dopo la fine del Patto di Varsavia hanno mostrato tutto il pericolo potenziale di tali situazioni. Per tali conflitti i carri da combattimento non sono la soluzione ottimale (il carro armato da combattimento è ottimizzato per lo scontro con mezzi similari a distanze dell'ordine dei 2000 m), quindi è sorta la necessità di avere mezzi che assicurino la protezione dell'equipaggio in un ambiente "chiuso", quale può essere quello costituito da strade cittadine o da zone fittamente boscose. Questo problema non è nuovo, basta riportarsi alla seconda guerra mondiale e all'impiego dei carri a [[battaglia di Stalingrado|Stalingrado]] o a [[Battaglia di Berlino|Berlino]], tuttavia la soluzione più immediata sarebbe la proposta al ritorno al carro leggero (più agile ed armato meno potentemente del MBT). Tuttavia un ritorno semplicemente a mezzi simili non è proponibile, se non altro per le esperienze di Berlino e della [[guerra del Kippur]], in cui i [[Missile anticarro|missili anticarro]] ebbero ragione, in ambienti chiusi, di forze corazzate superiori sulla carta. Quindi la progettazione del carro del futuro (operante in questi ambienti) dovrà necessariamente tenere conto di una corazzatura complessa ([[corazza Chobham]] o corazza reattiva) per la protezione del mezzo.
 
== Caratteristiche ==