Giovanni Battista Pirelli: differenze tra le versioni

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=== Introduzione di nuovi prodotti ===
Nel corso degli anni ottanta dell’Ottocento Pirelli inizia a interessarsi ai nuovi prodotti richiesti dal nascente settore elettrico: nel 1881 avvia la produzione industriale di conduttori elettrici e nel 1883 quella di cavi elettrici subacquei. A partire dal 1887 posa i primi cavi telegrafici sottomarini nel Mar Rosso e nel Mediterraneo per conto del governo italiano, una commessa cui fa seguito, nel 1888-90, l’incarico da parte del governo spagnolo di costruire e immergere una serie di linee telegrafiche fra la Spagna, le Baleari e il Marocco. La Pirelli & C. fa così il suo ingresso in un campo di attività fino ad allora monopolio assoluto, con la relativa tecnologia, di poche compagnie inglesi. Per sostenere questo nuovo business, viene appositamente costruito nel 1896, presso La Spezia, il primo stabilimento di cavi sottomarini sul continente europeo, e contemporaneamente entra in servizio la nave posacavi “Città di Milano”. Nel decennio successivo, intuendo le grandi potenzialità di un nuovo prodotto appena apparso sul mercato – illo pneumatico – Pirelli impegna l’azienda in quello che diventerà uno dei settori più importanti per la sua evoluzione futura: nel 1890 inizia la produzione di pneumatici per biciclette e nel 1901 avvia la produzione industriale di pneumatici per automobili e motocicli.<ref name="SAN" />
 
La strategia di Pirelli si caratterizza fin dai primi anni di vita dell’azienda per l’abilità nel costruire solide relazioni con le maggiori imprese a livello internazionale – le inglesi Henley Telegraph e Eastern Telegraph per i cavi telegrafici, l’americana Western Telegraph dal 1898 per i cavi telefonici – al fine di acquisire tecnologia e [[know how]], e conservare una continua attenzione ai mercati internazionali: a partire dal 1891 più del 20% della produzione degli stabilimenti italiani della Pirelli trova sbocco all’estero, soprattutto in Spagna, Portogallo e Inghilterra, e la proporzione cresce costantemente fino a superare il 40% dopo il 1910. La fase favorevole attraversata dal mercato della gomma ai primi del secolo viene così sfruttata dall’impresa, che registra una notevole crescita del fatturato. Per adeguare i mezzi della società ai nuovi impegni e alle nuove dimensioni, Giovanni Battista Pirelli ricorre a ripetuti aumenti di capitale che permettono l’ampliamento della rete commerciale e, soprattutto, la costruzione di un nuovo grande stabilimento nell’area di Milano-Bicocca, che viene completato nel 1908. A partire dall’inizio del secolo diventa più incisiva anche la [[penetrazione del mercato]] internazionale, tramite il ricorso a massicci investimenti legati alla creazione di partecipate e all’apertura di impianti produttivi all’estero: nel 1901 viene costruito uno stabilimento in Spagna e nel 1913 uno in Inghilterra per la produzione di cavi elettrici; nel 1909 viene creata una filiale commerciale inglese, e nel 1910 vengono aperte filiali a Buenos Aires, Bruxelles e Parigi. Negli stessi anni cresce costantemente la produzione di pneumatici per autovettura: alla vigilia della Prima guerra mondiale questa linea di prodotto arriva a rappresentare un quarto del fatturato della società milanese.<ref name="SAN" />