Interprete (informatica): differenze tra le versioni

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==Pro e contro==
L'approccio interpretato comporta una minore efficienza a [[run-time]]; un programma interpretato, in esecuzione, richiede più memoria ed è meno veloce, a causa dell'[[overhead]] introdotto dall'interprete stesso. Durante l'esecuzione, l'interprete deve infatti analizzare le [[istruzioneIstruzioni per ciclo|istruzioni]] a partire dal livello [[sintassi|sintattico]], identificare le ''azioni'' da eseguire (eventualmente trasformando i [[nome simbolico|nomi simbolici]] delle [[variabile (informatica)|variabili]] coinvolte nei corrispondenti [[indirizzi di memoria]]), ed eseguirle; mentre le istruzioni del codice compilato, già in linguaggio macchina, vengono caricate e istantaneamente eseguite dal [[processore]].
 
In compenso, l'interpretazione di un programma può essere più rapida del ciclo compilazione/esecuzione. Questa differenza può costituire un vantaggio durante lo sviluppo, specialmente se questo viene condotto con tecniche di [[fast prototyping]], o durante il [[debugging]]. Inoltre, la maggior parte degli interpreti consentono all'utente di agire sul programma in esecuzione sospendendolo, ispezionando o modificando i contenuti delle sue variabili, e così via, in modo spesso più flessibile e potente di quanto si possa ottenere, per il codice compilato, da un [[debugger]].