Ranieri del Monferrato (1162-1183): differenze tra le versioni

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== Biografia ==
[[File:Andronikos 1 Komnenos.jpg|thumb|Andronico Comneno ha preso il potere. Maria Comnena e suo marito Renier di Monferrato sono stati trucidati. La reggente Maria di Antiochia è stata assassinata e il suo corpo è stato gettato in mare.]]
Fu l'imperatore Manuele Comneno che propose il matrimonio della figlia [[Maria Comnena (Porfirogenitafiglia di Manuele I)|Maria Comnena]] ([[1152]] – [[1182]]), figlia della sua prima moglie [[Berta di Sulzbach]], con un figlio del suo alleato [[Guglielmo V del Monferrato]]. Essendo i due figli del [[marchesato del Monferrato|marchese del Monferrato]], [[Bonifacio I del Monferrato|Bonifacio]] e [[Corrado del Monferrato|Corrado]] già ammogliati, mentre Federico era destinato alla carriera ecclesiastica <ref>Federico del Monferrato (†1180) divenne [[diocesi di Alba|vescovo di Alba]]</ref> rimaneva disponibile solo il diciassettenne Ranieri.
 
Ranieri giunse a [[Costantinopoli]] nell'autunno del [[1179]] ed accompagnò subito Manuele in una campagna militare. Il matrimonio con la ventisettenne Maria Comnena fu celebrato nel febbraio del [[1180]] con grande pompa e con feste sontuose accompagnate da giochi nell'[[ippodromo di Costantinopoli]].<ref>Il matrimonio fra Raniero e Maria è dettagliatamente descritto dal cronista dell'epoca (e arcivescovo) [[Guglielmo di Tiro]], quale testimone oculare. (Guglielmo di Tiro, ''Historia Transmarina'', 22.4.</ref>
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Ranieri ricevette il titolo di "cesare", mutò il suo nome in Giovanni e, secondo le cronache del tempo <ref>[[Roberto di Torigni]], ''Chronique'', 1844, p. 528 ; Sicard de Crémone, ''Chronique'', edizione del 1903, p. 173.</ref> divenne il governatore di [[Tessalonica]]. La sposa era la seconda nell'ordine di successione dell'impero e la nascita del fratellastro [[Alessio II Comneno|Alessio Comneno]] (1169 – 1183)<ref>[[Alessio II Comneno|Alessio Comneno]] era figlio di [[Manuele I Comneno|Manuele Comneno]] e della di lui seconda moglie [[Maria d'Antiochia|Maria d'Antiochia o Maria Xene]]. Alessio e Maria Comnena erano quindi fratelli consanguinei.</ref> non fu motivo sufficiente alla sua esclusione dal trono imperiale. È per questo che Ranieri fu coinvolto nelle lotte che si svolgevano intorno al trono bizantino per il potere.
 
Nel settembre 1180, alla morte del suocero di Ranieri, Manuele Comneno, il trono passò ad Alessio II, sotto la reggenza della madre Maria d'Antiochia, che aveva come amante il [[Protosebastos|protosebasto]] [[Alessio Comneno (Protosebasto)|Alessio]]. Questo fatto e la sua politica favorevole ai latini furono la causa di un complotto volto a portare in trono Maria ed il suo sposo Ranieri. Infatti, nel frattempo, il cugino di Manuele I, [[Andronico I Comneno]], il quale, dalla sua residenza nel [[Ponto]], che era stato mandato a governare proprio da [[Manuele I Comneno]], cominciò ad inviare messaggi nella capitale per presentarsi come salvatore dell'[[Impero Bizantino]] dal gruppo dei ''Latini'' e da tutti coloro che desiderava portarlo alla distruzione, oltre che come protettore del giovane ''[[basileus]]'' contro chi voleva usarlo per i propri scopi. Cominciò quindi a muoversi in direzione di [[Costantinopoli]], sicuro dell'appoggio popolare. La [[Paflagonia]] ben prestò passò dalla sua parte, mentre nella capitale Andronico trovò subito un potente alleato nella persona di [[Maria Comnena (Porfirogenitafiglia di Manuele I)|Maria Porfirogenita]], assieme alla quale stava il marito Ranieri. Costoro risposero agli appelli del ribelle Andronico e, atteggiandosi a salvatori del ''basileus'', tentarono una congiura ai danni del ''Protosebasto''. I piani vennero scoperti e la congiura fallì: Maria, Ranieri e i loro fidi (circa 150) dovettero cercare scampo nella [[Hagia Sophia|basilica di Santa Sofia]], da dove lanciarono appelli alla rivolta. Ne seguì un combattimento addirittura nella cattedrale, successivamente chiamato «guerra santa». Per porre fine alle ostilità, fu offerta ai congiurati un'amnistia.
 
Andronico, sconfitte le truppe del protosebasto a Nicomedia, entrò con il suo esercito in Costantinopoli e, alla testa di una rivolta popolare, diede la caccia ai "latini" che furono oggetto di un vero e proprio [[Massacro dei Latini|massacro]]: i pochi scampati fuggirono in occidente. Andronico I quindi si impadronì delle persone dell'imperatrice madre Maria, reggente in nome del figlio Alessio, e di quest'ultimo, relegandoli nella villa imperiale del ''Philopation'';<ref>John Julius Norwich, (trad. Dominique Peters), Histoire de Byzance (330-1453), Librairie Académique Perrin, Paris, 1998 ISBN 2-262-01333-0, chap. 22</ref> Maria Comnena ed il marito Ranieri, diventati ormai ingombranti per i diritti al trono della prima, morirono misteriosamente (quasi certamente avvelenati).<ref>Nicetas Choniates, ''Historia'', van Dieten, p. 260; Sicard de Crémone, ''Chronique'', edition 1903, p. 172.</ref>.