Tasso di saturazione in basi: differenze tra le versioni

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Trattandosi di un rapporto percentuale che esprime una frazione della CSC, il grado di saturazione basica può assumere valori compresi fra lo zero e il 100%. I valori più bassi si riscontrano nei terreni fortemente acidi, poverissimi in basi, nei quali il complesso di scambio è saturato da ioni idrogeno e alluminio; i valori più alti si riscontrano nei terreni alcalini, ricchi in basi, nei quali il complesso di scambio è saturato prevalentemente da calcio e magnesio oppure dal sodio, secondo la natura dell'alcalinità.
 
==ValutazioneImportanza e valutazione agronomica==
Il grado di saturazione in basi ha riflessi diretti su alcuni aspetti della fertilità del terreno.
 
Il primo aspetto si riferisce alla dotazione di elementi nutritivi: la dinamica dell'[[adsorbimento]] e del rilascio condiziona la disponibilità per le piante di elementi quali il calcio, il magnesio, il potassio e, indirettamente, una parte del fosforo. Un alto valore del TSB, associato ad un'elevata capacità di scambio cationico, denota un'elevata dotazione di basi, in grado di far fronte al fabbisogno nutritivo delle colture per molti anni. La [[concimazione]] può essere impostata in modo elastico e deve occuparsi del mantenimento di un alto livello di fertilità secondo il principio della restituzione. La [[Concimazione#Concimazione di fondo|concimazione di fondo]] può essere adeguatamente sfruttata per bilanciare il rapporto fra le basi di scambio. Al contrario, un basso TSB, a prescindere dalla capacità di scambio cationico, denota una scarsa dotazione di basi, probabilmente dovuta ad una carenza nella matrice litologica o ad un intenso dilavamento. La concimazione deve essere impostata in modo oculato, opera secondo il principio dell'anticipazione, deve essere rapportata ad eventuali cause di perdite, in particolare il [[dilavamento]]. La concimazione di fondo, in linea generale, può migliorare il tasso di saturazione in basi, ma la sua efficacia è strettamente dipendente anche da altri fattori.
 
Il secondo aspetto si riferisce al [[potere tampone del terreno]]. I terreni dotati di alta capacità di scambio cationico manifestano un elevato potere tampone, ossia una resistenza intrinseca alle variazioni di pH, ma il comportamento varia secondo il valore del tasso di saturazione in basi:
* Terreni con un TSB relativamente alto, dell'ordine del 50-70%, manifestano un alto potere tampone e neutralizzano entro ampi margini sia le cause di acidificazione sia quelle di alcalinizzazione. Dal momento che i terreni con queste caratteristiche si collocano entro valori ottimali del pH, si desume che la stabilità intrinseca nei confronti delle variazioni di pH si interpreta come una proprietà positiva: questi terreni non hanno bisogno di interventi [[correttivo|correttivi]] e il potere tampone agisce principalmente su dinamiche indesiderate.
* Terreni con basso TSB sono ricchi di ioni idrogeno e presentano pertanto un'elevata acidità scambiabile. Il potere tampone si manifesta solo verso l'alcalinizzazione, mentre la resistenza intrinseca all'acidificazione è modesta, se non del tutto annullata. Terreni con queste caratteristiche si collocano in genere entro valori di pH eccessivamente bassi (pH inferiore a 5-5,5) e necessitano di interventi di correzione mirati ad innalzare il pH. Il potere tampone avrà una scarsa efficacia nel contrastare dinamiche che portano ad un peggioramento della reazione, per contro manifesta un'elevata resistenza proprio nei confronti degli interventi migliorativi, annullandone in modo più o meno marcato gli effetti.
* Terreni con TSB eccessivamente alto, dell'ordine del 90-100%, manifestano un elevato potere tampone solo verso l'acidificazione, mentre la resistenza intrinseca all'alcalinizzazione è modesta. Terreni con queste caratteristiche si collocano spesso entro valori di pH eccessivamente alti (pH > 8) e si oppongono proprio agli interventi di correzione che si prefiggono l'acidificazione.
 
Il terzo aspetto è di natura sia chimica sia fisico-meccanica. Quando ad un tasso di saturazione basica elevato si accompagna un'alta percentuale di sodio scambiabile il terreno ha [[Proprietà fisiche del terreno|proprietà fisiche]] negative, derivate dalla distruzione della [[struttura del terreno|struttura]]. Questi terreni un pH eccessivamente alto (superiore a 8,5). A questi valori di pH è ostacolato l'assorbimento di diversi elementi nutritivi. Il terreno si presenta inoltre asfittico e poco permeabile in condizioni di elevata umidità, forma crosta superficiale in condizioni di bassa umidità, è soggetto a processi di migrazione dei colloidi lungo il profilo. In generale presentano condizioni di abitabilità pessime che impediscono l'esecuzione della maggior parte delle colture agrarie.
 
La tabella 1 riporta la valutazione del tasso di saturazione in basi rilevato nei terreni<ref name="Goldberg">{{cita libro|autore=L.F. Goldberg |wkautore= |coautori=E. Arduino |titolo=Chimica del suolo |editore=Pàtron |pagine=p. 522 |capitolo=La valutazione della fertilità}}</ref>. Come si può vedere dalla definizione delle classi, i valori ottimali non si attestano sul 100% in quanto, per motivi che saranno esposti più avanti, è preferibile che nel complesso di scambio ci sia una quota del 15-35% non saturata.
 
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* Terreni alcalini propriamente detti (pH > 8,5-8,9). Questi terreni hanno un'alcalinità di assorbimento, dovuta ad un elevato tenore in sali di sodio nella soluzione circolante. Il GSB è del 100%; nel complesso di scambio sono presenti discrete quantità di calcio e magnesio non facilmente scambiabili e aumenta considerevolmente la quota rappresentata dal sodio; scarso, se non nullo, è il tenore in potassio. La presenza di rilevanti quantità di sodio nel complesso di scambio provoca la dispersione dei colloidi con conseguente distruzione della struttura. Si tratta della condizione peggiore, che può portare alla perdita totale della vocazione agronomica di questi terreni.
 
 
Il grado di saturazione in basi ha riflessi diretti su due aspetti della fertilità del terreno: sotto l'aspetto chimico influenza la nutrizione minerale delle piante, dal momento che la dinamica dell'adsorbimento e del rilascio condiziona la disponibilità per le piante di elementi quali il calcio, il magnesio, il potassio e, indirettamente, una parte del fosforo; sotto l'aspetto fisico meccanico, un tenore elevato di sodio adsorbito sui colloidi influisce negativamente sulla struttura del terreno e, indirettamente, tutte le proprietà fisico-chimiche e meccaniche strettamente dipendenti da essa.
 
La valutazione dei terreni secondo il grado di saturazione basica e la ripartizione percentuale delle basi di scambio è riportata nella tabella 3.