ʿĀʾisha: differenze tra le versioni

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Poi ʿAlī affrontò [[Mu'awiya ibn Abi Sufyan|Muʿāwiya]], governatore della [[Siria]] e capoclan degli [[Omayyadi]], di cui faceva parte anche il califfo assassinato: gli eserciti dei due avversari si [[Battaglia di Siffin|scontrarono]] nel [[657]] nella piana di [[Siffin]]. Le sorti di Muʿāwiya sembravano ormai compromesse, quando uno dei suoi uomini architettò un'astuzia che capovolse le sorti della battaglia. Muʿāwiya chiese un "arbitraggio" e ʿAlī fu costretto ad accettare dalle pressioni di una parte del suo esercito. La mattina seguente essi pretesero però che i combattimenti riprendessero e, al rifiuto del califfo, abbandonarono le sue file. Il loro nome di [[Kharigismo|kharigiti]] (dalla radice araba <kh-r-j> "uscire"), ha fatto credere a molti che ciò indicasse il loro abbandono dei ranghi califfali, ma la più accreditata etimologia, motivata da [[Laura Veccia Vaglieri]] nel suo articolo "Sulla denominazione 'Khawārij'"<ref>''Rivista degli Studi Orientali'', 26 (1951), pp. 41-46.</ref> ricorda la loro uscita dalla cittadina di Harura, dove essi si sarebbero riuniti per decidere la loro linea d'azione.
 
Quanti rimasero fedeli ad ʿAlī presero il nome di "alidi" e, un paio di secoli più tardi, quello di [[sciiti]]. I seguaci di [[Mu'awiya ibn Abi Sufyan|Muʿāwiya]], sempre due secoli più tardi, assunsero invece il nome di [[sunnismo|sunniti]] ("quelli della [[Sunna]]").
 
== Vecchiaia ==