Mother's Milk: differenze tra le versioni

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Il suo remaster del 2003 contiene anche gli inediti ''Song That Made Us What We Are Today'' e ''Salute to Kareem'', la versione completa della strumentale ''Pretty Little Ditty'' (della durata di 3 minuti), altre due cover di Jimi Hendrix (''Castles Made of Sand'' e ''Crosstown Traffic''), eseguite entrambe dal vivo, e le versioni originali di ''Knock Me Down'' e di ''Sexy Mexican Maid''.
 
==Accoglienza==
''Mother's Milk'' superò in vendite i precedenti lavori del gruppo, ma ottenne critiche miste da parte della stampa specializzata, che non aveva visto di buon occhio la temporanea svolta sonora delle tracce. Peraltro ricevette anche giudizi positivi; Amy Hanson di [[AllMusic]] considerò l'album "un punto di non ritorno per il gruppo" e credette che "ad eccezione del vecchio stile esplosivo e ibrido della traccia di apertura 'Good Time Boys', si trattava del primo vero approccio del gruppo con nuove sonorità, non più solo [[funk metal]] e [[rap rock]], come ampiamente dimostrato dalla cover di 'Higher Ground' di [[Stevie Wonder]]. Inoltre, ome si nota già dal titolo del brano 'Punk Rock Classic' e dalla prova di '[[Magic Johnson]]', ''Mother's Milk'' ha permesso al gruppo di saper andare anche oltre i propri acerbi e grezzi esordi." Steve Morse di ''[[The Boston Globe]]'' considerò l'album "un'ottima mescolanza incendiaria di [[funk]], [[punk]], [[hard rock]] e [[rap]], un po' come se [[Prince]] avesse flirtato musicalmente con [[Jimi Hendrix]]," e definì la traccia "Knock Me Down" "un elettrico passo in avanti". ''[[The Toronto Star]]'' considerò i Red Hot Chili Peppers di allora "i [[The Mothers of Invention|Mothers of Invention]] degli anni novanta." Nel 2005 ''Mother's Milk'' fu collocato alla posizione numero 359 in un libro annesso alla rivista ''Rock Hard'', intitolato ''The 500 Greatest Rock & Metal Albums of All Time''.<ref>{{cite book|last=[...]|first=Rock Hard (Hrsg.). [Red.: Michael Rensen. Mitarb.: Götz Kühnemund]|title=Best of Rock & Metal die 500 stärksten Scheiben aller Zeiten|year=2005|publisher=Heel|location=Königswinter|isbn=3-89880-517-4|page=66}}</ref>
 
Carly Darlin di ''[[The Orange County Register]]'' considerò l'album "un energico e divertente ritorno dell'impronta funk del gruppo", ma disse anche che "non era un grandissimo passo in avanti, a parte la traccia strumentale 'Pretty Little Ditty'." Disse anche che "''Mother's Milk'' era il primo, riuscito, tentativo del gruppo di passare gradualmente, dallo stile degli esordi, a un sostanziale revival delle loro origini punk. Hanno avuto anche il merito di dimostrarlo con la cover di 'Fire' di Jimi Hendrix, che in origine era una b-side del precedente singolo 'Fight Like A Brave'". Inoltre, Mark Jenkins di ''[[The Washington Post]]'' disse "che l'album era 'eclettico', ma sembrava un calderone confuso di idee.[...] Date le circostanze, non sorprende tanto l'idea del disco di cercare nuove forme di espressione sonora". Jenkins attribuì però a Frusciante "buone abilità." [[Robert Christgau]] di ''[[Village Voice]]'' prese in giro l'abilità del gruppo di promuovere empatia, e considerò improprie le basi di chitarra: "sono tornati ''punksters'' appassionati di Hendrix e P-Funk, stanno finalmente trovando la loro buona direzione musicale, ma hanno problemi di esecuzione. Non hanno buoni spunti, e ora sono anche più duri, a giudicare dalle basi di chitarra. Ma ora sono gradevoli, e degni di essere apprezzati."
 
== Curiosità ==