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In seguito alla discesa in Italia del re francese Carlo VIII, Sarzana fu una delle cause scatenanti della caduta dei Medici in Toscana. La città andò così nelle mani del re francese, passando poi nel 1494 di nuovo a [[Genova]], dapprima attraverso il [[Banco di San Giorgio]]<ref name="Comunestoria"/>, e poi direttamente alla Repubblica Ligure nel 1562<ref name="Comunestoria"/>. Da allora Sarzana legò il suo destino, sino ai giorni nostri, a quello di Genova<ref name="Comunestoria"/> che la elesse a sede dell'omonimo capitaneato.
 
Alla caduta della Repubblica di Genova (1796), sull'onda della [[rivoluzione francese]] e a seguito della [[Campagna d'Italia (1796-1797)|prima campagna d'Italia]] di [[Napoleone Bonaparte]], Sarzana rientrò dal 2 dicembre 1797 nel Dipartimento del Golfo di Venere, con capoluogo [[La Spezia]], all'interno della [[Repubblica Ligure]]. Dal 28 aprile del 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, rientrò nel I cantone, come capoluogo della Giurisdizione di Lunigiana e dal 1803 divenne centro principale del I cantone della Lunigiana nella Giurisdizione del Golfo di Venere. Dal 13 giugno 1805 al 1814, annessa al [[Primo Impero francese]], la città venne inserita nel [[Dipartimento degli Appennini]].
Dal 28 aprile del 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, rientrò nel I cantone, come capoluogo della Giurisdizione di Lunigiana e dal 1803 divenne centro principale del I cantone della Lunigiana nella Giurisdizione del Golfo di Venere.
<br />Dal 13 giugno 1805 al 1814, annessa al [[Primo Impero francese]], la città venne inserita nel [[Dipartimento degli Appennini]].
 
Dopo il [[Congresso di Vienna]] del 1814, nel 1815 come tutta la Liguria entrò a far parte del [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]], e successivamente del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] dal 1861.
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*'''Oratorio della Natività di Maria''', sito nella frazione di Falcinello.
*'''Oratorio di San Filippo Neri''', sito nella Frazione di Falcinello.
*'''Ex oratorio di San Gottardo''', sito nel quartiere dei Grisei. Fu edificato per volere di una famiglia privata di Sarzana, molto devoti a [[Gottardo di Hildesheim|San Gottardo]]. Oggi il piccolo edificio è in stato di abbandono.
*'''Ex oratorio di San Rocco'''. L'edificio religioso, oggi non più esistente, era posto nel centro storico ed edificato nel XIV secolo<ref name="ComuneRocco">{{cita web|url=http://www.sarzana.org/citta/Territorio/Oratori/Oratorio_San_Rocco.htm|titolo=Fonte dal sito del Comune di Sarzana-Oratorio di San Rocco|accesso=16 dicembre 2011}}</ref> sull'odierna piazza Matteotti. In questo oratorio si celebrava la Santa Messa per i mercenari germanici al servizio della [[Repubblica di Genova]] e di stanza a Sarzana<ref name="ComuneRocco" />. Ancora citato e visitato da monsignor Angelo Peruzzi, nel XVI secolo<ref name="ComuneRocco" /> venne chiuso al culto, probabilmente con l'avvento della [[Primo Impero francese|dominazione napoleonica]] di fine XVIII secolo, e quindi venduto ai privati<ref name="ComuneRocco" />.
*'''Ex oratorio di San Carlo Borromeo'''. Aperto nel 1684<ref name="ComuneCarloBorromeo">{{cita web|url=http://www.sarzana.org/citta/Territorio/Oratori/Oratorio_San_Carlo_Borromeo.htm|titolo=Fonte dal sito del Comune di Sarzana-Oratorio di San Carlo Borromeo|accesso=16 dicembre 2011}}</ref> per volere del sacerdote locale Francesco Malastesta, è citato in una visita pastorale di monsignor Giovanni Gerolamo della Torre<ref name="ComuneCarloBorromeo" /> datata al 1727. I locali del seicentesco oratorio, uno degli ultimi edifici religiosi aperti nel centro storico sarzanese<ref name="ComuneCarloBorromeo" />, sono oggi adibiti ad attività commerciali.