Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America): differenze tra le versioni
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|portavoce = [[Kayleigh McEnany]]
|stato = USA
|sede = 310 First St. SE,<br>[[Washington D.C.]]
|fondazione = 20 marzo 1854 (165 anni fa)
|ideologia = '''[[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)#Ideologia|Moderna]]'''
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|sito = [https://www.gop.com/ gop.com]
}}
Il '''Partito Repubblicano''' (in [[Lingua inglese|inglese]]: ''Republican Party''), popolarmente noto come «Grand Old Party» (GOP) e come il «partito di Lincoln», è
Fondato col nome moderno nel 1854 da ex esponenti dei [[Partito Whig (Stati Uniti d'America)|Whig]] e del [[Free Soil Party|Suolo Libero]], nonché militanti di preesistenti [[Abolizionismo|movimenti antischiavisti]] per opporre l'allora governo Democratico e contrastare la temuta [[West|espansione a ovest]] del sistema [[Schiavitù negli Stati Uniti d'America|schiavistico]] degli [[Stati Uniti meridionali|Stati meridionali]], posizionandosi alla [[Sinistra (politica)|sinistra]] del Partito Democratico nelle questioni economiche e sociali, rimane uno dei partiti più antichi del mondo tra quelli ancora attivi. I Whig furono l'unione di diversi partiti minori, tra cui quello [[Partito Anti-Massonico|Anti-Massonico]] e [[Partito Repubblicano Nazionale|Repubblicano Nazionale]]. Quest'ultimo fu l'unione di ex esponenti [[Partito Federalista (Stati Uniti d'America)|Federalisti]] e [[Partito Democratico-Repubblicano|Democratici-Repubblicani]], i quali andarono a formare il Partito Democratico in sostegno di [[Andrew Jackson]] (Partito Jacksoniano) mentre i Nazionali Repubblicani (Partito Anti-Jacksoniano) sostennero l'ex Democratico-Repubblicano [[John Quincy Adams]] alle [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1828|elezioni presidenziali del 1828]], facendo quindi risalire i Repubblicani a entrambi i primi due partiti nazionali.
Nel contesto politico statunitense odierno è ormai considerato come il partito della [[Destra (politica)|destra]] [[Conservatorismo negli Stati Uniti d'America|conservatrice]] (pur con le sue [[Correnti del Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|fazioni interne]] di [[centro-destra]], della [[destra cristiana]] e di quella [[Libertarianismo di destra|libertariana]]) in contrapposizione al Partito Democratico, che è invece diventato il partito [[Liberalismo negli Stati Uniti d'America|liberale]], considerato un'unione del [[liberalismo sociale]] e del [[progressismo]]. Perlomeno fino alla scissione del 1912, con il posizionamento contemporaneo dei Democratici sul fronte di sinistra e con l'avvento del [[New Deal]] del Democratico [[Franklin Delano Roosevelt]] negli anni 1930, il Partito Repubblicano era considerato un partito più liberal-progressista degli avversari (i [[Conservatorismo|conservatori]]-[[Populismo|populisti]] Democratici del Sud spesso appoggiarono la [[Segregazione razziale negli Stati Uniti d'America|segregazione razziale]]), anche se a livello locale e statale ciò non si realizzò almeno sino angli anni 1980 e 1990 in quanto i sudisti preferivano le politiche economiche Democratiche, ma ciò venne meno quando entrambi i partiti appoggiarono il [[neoliberismo]]. Promotore dell'[[industria]] nell'Ottocento e delle [[imprese]] nel Novecento, il Partito Repubblicano si è spostato verso il [[liberismo]] nelle questioni economiche, ma rimase liberal-progressista in quelle sociali perlomeno fino agli anni 1960. Fu dagli anni 1950 e 1960, dominati dalla presidenza dell'eroe di guerra [[Dwight D. Eisenhower]] in un clima di [[guerra fredda]] caratterizzato dall'intensificarsi dell'[[anticomunismo]] e dalla presa di distanza dalla politica [[Statalismo|statalista]] del New Deal, oltre che per il [[Movimento per i diritti civili degli afroamericani|movimento per i diritti civili]] degli anni 1960 (approvato dal Partito Democratico durante le presidenze di [[John Fitzgerald Kennedy]] e [[Lyndon B. Johnson]]) e della cosiddetta strategia del Sud che prevedeva una retorica [[Razzismo|razzista]] per attirarsi il consenso dei bianchi del Sud, che il partito assunse definitivamente la fisionomia conservatrice moderna.▼
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Sulle questioni di [[politica estera]] entrambi i partiti Repubblicani e Democratici hanno cambiato diverse volte le rispettive politiche. Inizialmente scettici del [[destino manifesto]] e dell'espansione a ovest a causa del problema della schiavitù che voleva fermare e che alla fine abolì sotto la presidenza di [[Abraham Lincoln]], seppur a costo di una cruenta [[Guerra civile americana|guerra civile]] negli anni 1860 contro i secessionisti schiavisti sudisti che formarono gli [[Stati Confederati d'America]] per mantenere l'[[Unione (guerra di secessione americana)|Unione]], i Repubblicani sono diventati [[Imperialismo|imperialisti]] e [[Isolazionismo|interventisti]] sotto la presidenza dei progressisti [[William McKinley]] e [[Theodore Roosevelt]] e poi [[Isolazionismo|isolazionisti]] in opposizione ai Democratici guidati da [[Thomas Woodrow Wilson]], formando il blocco della cosiddetta vecchia destra. Durante la guerra fredda furono promotori dell'anticomunismo come i Democratici, ma con Eisenhower e i suoi sostenitori avversari dell'ultraconservatore Repubblicano [[Joseph McCarthy]], censurato nel 1954. A partire dagli anni 1950 e 1960 c'è un'unione nota come [[Libertarianismo di destra|fusionismo]] tra conservatori e libertariani che porta al moderno conservatorismo del partito con la candidatura alle [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1964|elezioni presidenziali del 1964]] di Barry Goldwater, che seppur sconfitto di misura dal Democratico Johnson portò all'elezione di [[Richard Nixon]] (1969–1974) e all'ascesa di [[Ronald Reagan]] (1981–1989), seppur lo stesso Goldwater criticò l'influsso della destra cristiana. Molti di questi libertariani sono sostenitori del vecchio isolazionismo in opposizione al [[neoconservatorismo]] che domina il partito sin dalla guerra fredda.
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=== Fondazione e primi consensi ===
Il partito fu fondato il 20 marzo 1854<ref>{{cita web|url=http://content.wisconsinhistory.org/cdm4/document.php?CISOROOT=/tp&CISOPTR=46379&CISOSHOW=46363|titolo=The Origin of the Republican Party|autore=A. F. Gilman|editore=Ripon College|data=1914|lingua=en}}</ref> da ex esponenti dei [[Partito Whig (Stati Uniti d'America)|Whig]] e del [[Free Soil Party|Suolo Libero]], nonché militanti di preesistenti [[Abolizionismo|movimenti antischiavisti]] che si unirono per dare vita a un raggruppamento in grado di opporsi all'allora in governo Partito Democratico. Il primo raduno in cui si propose di costituire un nuovo partito si tenne il 28 febbraio 1854 a Ripon (nel [[Wisconsin]])
=== Guerra di secessione e predominio Repubblicano ===
La candidatura di [[Abraham Lincoln]] alle [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1860|elezioni presidenziali del 1860]] ebbe successo con il 40% dei voti grazie alla spaccatura tra i Democratici del
[[File:Abraham Lincoln.jpg|thumb|left|upright=0.8|[[Abraham Lincoln]]]]
Lincoln vinse anche le [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1864|elezioni presidenziali del 1864]] tenutesi solo
[[File:Ulysses S. Grant 1870-1880.jpg|thumb|upright=0.8|[[Ulysses S. Grant]]]]
La presidenza del generale [[Ulysses S. Grant]] ([[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1868|eletto nel 1868]]) fu caratterizzata da un forte ricorso al [[Spoils system|patronaggio]] e una parte dei Repubblicani contestarono il presidente, accusando di favorire in tal modo la corruzione attraverso la promozione dell'appartenenza al partito anziché della competenza dei funzionari. Grant fu comunque rieletto alle [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1872|elezioni presidenziali del 1872]]. Una volta conclusasi la fase di occupazione militare nel Sud i Repubblicani finirono col rinunciare a proteggere gli ex schiavi neri liberati, che quindi non poterono godere di un reale riconoscimento di pieni diritti civili e politici, ma nel 1872 i primi senatori e deputati di colore erano Repubblicani.
I Repubblicani vinsero anche le [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1876|elezioni presidenziali del 1876]] e [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1880|quelle del 1880]], mantenendo una posizione favorevole agli interessi dell'industria del
Nel 1890 i Repubblicani fecero passare la prima [[Sherman Antitrust Act|legge antimonopolio]], ma l'introduzione di una forte tariffa protezionistica favorì una nuova vittoria di Cleveland alle [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1892|elezioni presidenziali del 1892]]. I consensi dei Democratici furono però indeboliti da una grave [[Grande depressione (1873-1895)|crisi economica scoppiata nel 1893]], confermando in molti la reputazione dei Repubblicani come unico partito in grado di favorire l'industria.
A parte il caso particolare del
=== Era progressista ===
[[File:President Theodore Roosevelt, 1904.jpg|thumb|left|upright=0.8|[[Theodore Roosevelt]]]]
La crisi economica del 1893 consentì al Repubblicano [[William McKinley]] di vincere le [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1896|elezioni presidenziali del 1896]] con il 51% dei voti, un risultato che fu una svolta nella storia politica degli Stati Uniti in quanto segnò un periodo di netta prevalenza di consensi per il Partito Repubblicano. McKinley affrontò la crisi economica puntando sui tradizionali temi dei Repubblicani
[[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1900|Rieletto nel 1900]], McKinley [[Assassinio di William McKinley|fu ucciso da un anarchico]] l'anno seguente e sostituito alla presidenza dal [[Vicepresidente degli Stati Uniti d'America|vicepresidente]] [[Theodore Roosevelt]], che si caratterizzò per l'ampio ricorso alla legge antimonopolio del 1890 che fin lì aveva trovato poca applicazione, venendo confermato alle [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1904|elezioni presidenziali del 1904]]. Roosevelt lasciò il posto nelle [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1908|elezioni presidenziali del 1908]] a [[William Howard Taft]], ma in [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1912|quelle del 1912]] decise di ricandidarsi come capo politico della sinistra dei Repubblicani. Il vertice del partito ricandidò Taft e Roosevelt si presentò
Dopo la vittoria del Democratico Wilson alle [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1920|elezioni presidenziali del 1920]] il Repubblicano [[Warren Gamaliel Harding]] vinse con il 60% dei voti con una campagna critica nei confronti della [[Società delle Nazioni]] e per il ritorno al protezionismo e a una politica favorevole agli interessi della grande industria. Tuttavia Harding morì nel 1923 mentre la sua amministrazione era colpita da accuse di corruzione e fu quindi sostituito dal [[Vicepresidente degli Stati Uniti d'America|vicepresidente]] [[Calvin Coolidge]]. Coolidge venne confermato nelle [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1924|elezioni presidenziali del 1924]] con il 54% dei voti mentre
Coolidge non si ripresentò alle [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1928|elezioni presidenziali del 1928]] e venne eletto [[Herbert Hoover]] con il 58%. Proprio sotto Hoover però si verificò il grande [[Martedì nero|crollo di Wall Street del 1929]], cui fece seguito la [[grande depressione]], che segnò una grande svolta nella storia politica degli Stati Uniti. Infatti il Partito Democratico ottenne la presidenza alle [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1932|elezioni presidenziali del 1932]] con [[Franklin Delano Roosevelt]] (lontano cugino del presidente Theodore Roosevelt) ed egemonizzò il sistema politico per circa trent'anni. Il voto delle grandi città si spostò massicciamente verso i Democratici, così come quello degli [[Afroamericano|afroamericani]], che dalla fine della guerra di secessione votavano tradizionalmente per i Repubblicani.
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Il consenso di queste misure fu mostrato dal trionfo Democratico alle elezioni intermedie del 1934. La seconda fase del New Deal provocò una divisione in entrambi i partiti, in quanto una minoranza di Repubblicani era sostanzialmente favorevole, mentre una parte dei Democratici del Sud si avvicinò alle posizioni dei Repubblicani conservatori guidati da [[Robert Taft]] (figlio dell'ex presidente William Howard Taft).
Di conseguenza sebbene i Democratici avessero la maggioranza sia alla [[Camera dei rappresentanti (Stati Uniti d'America)|Camera dei rappresentanti]] sia al [[Senato (Stati Uniti d'America)|Senato]],
=== Dopoguerra ===
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Alle [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1980|elezioni presidenziali del 1980]] [[Ronald Reagan]] riportò una netta vittoria da parte del Partito Repubblicano. Questo risultato provocò una svolta nel Partito Repubblicano in quanto mise definitivamente in minoranza la corrente dei moderati, tendenzialmente favorevoli al New Deal e contrari a tagli alle tasse che potessero provocare debito nel bilancio pubblico.
La vittoria di Reagan fu dovuta anche al completamento di un processo di spostamento dell'elettorato iniziato nei decenni precedenti che vide da una parte il passaggio di voti dal Partito Democratico al Partito Repubblicano nel
=== Anni di Reagan ===
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In campo economico l'[[Presidenza di Ronald Reagan|era reaganiana]] si caratterizzò per il successo nella riduzione dell'[[inflazione]] e nel secondo mandato una buona crescita del [[prodotto interno lordo]] (a fronte di un notevole incremento del debito di bilancio e commerciale). In politica estera Reagan scelse la linea dura nei confronti del [[Blocco orientale|blocco sovietico]] e fortemente [[Interventismo|interventista]] in Sud America, ma al tempo stesso instaurò un rapporto di collaborazione con il capo [[Unione Sovietica|sovietico]] [[Michail Gorbačëv]]. Con il successore di Reagan, [[George H. W. Bush]], la guerra fredda terminò con la vittoria degli Stati Uniti.
Alle [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1992|elezioni presidenziali del 1992]] fu eletto presidente il Democratico [[Bill Clinton]], ma nelle [[Elezioni parlamentari negli Stati Uniti d'America del 1994|elezioni
I Repubblicani mantennero la doppia maggioranza fino al 2006 (tranne che nel 2001 e 2002 al Senato), ma Clinton fu rieletto alle [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1996|elezioni presidenziali del 1996]].
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=== Da Bush a Trump ===
[[File:GeorgeWBush.jpg|thumb|left|upright=0.7|[[George W. Bush]]]]
Alle [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2000|elezioni presidenziali del 2000]] fu eletto [[George W. Bush]] (figlio di George H. W. Bush), rappresentante del [[conservatorismo sociale]] e sostenitore degli alti valori morali del cristianesimo statunitense, soprattutto nella sua componente [[Chiesa evangelica|evangelica]]. Gli [[Attentati dell'11 settembre 2001|attentati dell'11 settembre]] spinsero Bush a porre l'accento soprattutto sui temi di politica estera con la cosiddetta [[guerra al terrorismo]] globale, il concetto di [[guerra preventiva]] e il rafforzamento del [[potere esecutivo]] in nome della difesa della [[Difesa (politica)|sicurezza nazionale]]. Alle [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2004|elezioni presidenziali del 2004]] Bush fu confermato alla presidenza, ma nella [[Elezioni parlamentari negli Stati Uniti d'America del 2004|elezioni
Battuti da Obama, primo presidente statunitense afroamericano eletto, i Repubblicani furono spinti dal nuovo movimento protestatario originato dal basso (il [[Tea Party (movimento)|Tea Party]]), contrario sia alle misure economiche intraprese dall'amministrazione Obama e soprattutto alla contestatissima riforma sanitaria, vincendo alcune elezioni parziali già nel 2009, tra cui la carica di governatore della [[Virginia]] con [[Robert Francis McDonnell|Bob McDonnell]] e il seggio vacante, occupato per decenni da [[Ted Kennedy]], come senatore del [[Massachusetts]] (uno Stato storicamente a maggioranza Democratica) con [[Scott Brown (politico)|Scott Brown]] nel gennaio 2010. Questi successi anticiparono il trionfo delle [[Elezioni parlamentari negli Stati Uniti d'America del 2010|elezioni
[[File:Donald Trump official portrait (cropped 2).jpg|thumb|upright=0.6|[[Donald Trump]]]]
In vista delle [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2016|elezioni presidenziali del 2016]] il miliardario newyorchese [[Donald Trump]], senza avere mai ricoperto alcuna carica politica, si è imposto inaspettatamente dopo aver eliminato alle primarie sedici candidati. Con lo slogan «Make America Great Again!» («Facciamo tornare grande l'America!») il programma economico è centrato sul messaggio del declino economico e commerciale degli Stati Uniti e denuncia come scelte sbagliate la politica estera delle amministrazioni Obama e Bush, soprattutto nel caos in cui versa il [[Medio Oriente]] dopo le guerre in [[Guerra in Iraq|Iraq]] e [[Seconda guerra civile in Libia|Libia]] e l'affermazione del [[Stato Islamico (organizzazione)|califfato islamico]]. Il duo Repubblicano formato da Trump e dal suo candidato come vicepresidente [[Mike Pence]], [[governatore dell'Indiana]], ha sconfitto quello Democratico formato dall'ex [[Segretario di Stato degli Stati Uniti d'America|Segretario di Stato]] [[Hillary Clinton]] e [[Tim Kaine]], Senatore della Virginia. Aggiudicandosi 306 grandi elettori contro i 232 della sconfitta Clinton, Trump ha conquistato Stati dei [[Grandi Laghi (America)|Grandi Laghi]] come il [[Wisconsin]] (prima vittoria dal 1984 per un candidato Repubblicano), la [[Pennsylvania]] e il [[Michigan]] (entrambi prima vittoria dal 1988 per i Repubblicani), pur perdendo il voto popolare complessivo per più di due milioni. Il Partito Repubblicano è così tornato alla [[Casa Bianca]] dopo otto anni, mantenendo il controllo sia della Camera sia del Senato, estendendo inoltre il controllo della maggioranza dei governatorati e delle legislature statali (68 delle 98 assemblee sono a maggioranza Repubblicana).
Mai dal 1928 il Partito Repubblicano aveva concentrato tanto potere a livello statale e federale, ma
== Ideologia ==
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=== Correnti interne ===
{{vedi anche|Correnti del Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)}}
* Estremisti e tradizionalisti: gli estremisti rappresentano l'ala di [[estrema destra]] del partito. Sono indicati con il nome di [[Tea Party (movimento)|Tea Party]] e si distinguono per un marcato [[populismo]] e un orientamento conservatore radicale in ambito fiscale, economico, religioso, ambientale e sociale. I tradizionalisti sono una delle correnti più antiche del conservatorismo, risalenti al nuovo umanesimo di [[Irving Babbitt]] e [[Paul Elmer More]], gli agrari
* Neoconservatori e paleoconservatori: rappresentano l'ala destra del partito. I [[Neoconservatorismo|neoconservatori]] sono a favore di una politica estera interventista, comprendendo anche l'azione militare preventiva contro precise nazioni nemiche in alcune circostanze. Molti di loro erano inizialmente legati al Partito Democratico o erano visti come liberali, ma sono ritenuti artefici della conversione dei Repubblicani a una più attiva politica estera, essendo propensi ad azioni d'attacco unilaterali con l'intento di esportare democrazia. I [[Paleoconservatorismo|paleoconservatori]] sono tradizionalisti con una forte diffidenza delle strutture di governo, che considerano uno Stato manageriale, oltre alle moderne ideologie. In genere sono conservatori sulle questioni sociali (porto d'armi, uso di droghe, multiculturalismo e immigrazione illegale), ma al contrario dei neoconservatori sono anche a favore del protezionismo e di una politica estera non-interventista.
* Moderati: sono noti per essere fiscalmente conservatori e socialmente liberali, oppure socialmente conservatori e fiscalmente centristi.
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