Guerra civile russa: differenze tra le versioni
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{{Storia della Russia}}
La '''guerra civile russa''' ({{russo|
Generalmente si indica la fine della guerra civile russa nella data del 25 ottobre [[1922]] con la presa di [[Vladivostok]], ma in alcune zone i combattimenti si protrassero fino oltre il [[1923]].
== Premesse ==
La [[Rivoluzione d'ottobre
Dopo
Il [[soviet]] centrale di [[San Pietroburgo|Pietrogrado]], che riuniva partiti di sinistra, sindacati e segmenti attivi della classe lavoratrice, degli studenti, dei contadini e dei soldati, già dalla [[Rivoluzione russa di febbraio|Rivoluzione di febbraio]] costituiva agli effetti un potere parallelo a quello del governo ufficiale. Nonostante la corposa presenza di [[Menscevismo|menscevichi]] e [[Partito Socialista Rivoluzionario (Russia)|socialrivoluzionari]]
Il 6 novembre i bolscevichi decisero di insorgere a [[San Pietroburgo|Pietrogrado]] e nella notte tra il 7 e l'8 novembre 1917 riuscirono senza sostanziali spargimenti di sangue a prendere il [[Palazzo d'Inverno|Palazzo
Appena insediatasi, la giunta bolscevica guidata da Lenin proclamò la creazione di un [[Consiglio dei commissari del popolo della RSFS Russa|Consiglio dei Commissari del Popolo]] quale massimo organo esecutivo e decisionale. In una Russia divisa e solo parzialmente controllata dal governo rivoluzionario, i bolscevichi si proposero di concludere il Congresso dei soviet (indetto già nei giorni precedenti la rivoluzione) e svolgere le elezioni per
Fondamentale per i [[Bolscevismo|bolscevichi]], oltre che attuare la distribuzione delle terre e la collettivizzazione
Dinnanzi allo sconfortante esito delle elezioni e ai seri problemi di consolidamento della rivoluzione, Lenin decise di imprimere una netta svolta autocratica al suo regime, mossa che si rivelerà determinante per la vittoria finale ma che causerà la grave recrudescenza del nascente conflitto civile.
== Quadro d'insieme ==
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La guerra civile fu combattuta su tre fronti principali: meridionale, orientale e nord-occidentale.
Mentre i Rossi costituivano un esercito unico e fortemente irreggimentato, ossia
Infine vi furono nazioni
Oltre ai Rossi e ai Bianchi, rilevante fu la guerra condotta da alcuni gruppi armati contro entrambi gli schieramenti principali: si tratta in particolare delle così chiamate [[Machnovščina|Armata nera]] e [[Armata Verde|Armata verde]], che assieme costituirono un'autentica “terza forza” in conflitto. Dal carattere anarchico e nazionale (in particolare la prima, attiva in Ucraina) e in difesa degli interessi delle campagne (in particolare la seconda), costituirono esperienze para-militari limitate che cedettero alla maggiore forza delle due principali fazioni in lotta.
Le campagne, quando non si unirono in autonome formazioni armate quali i Verdi o i Neri, divennero funestati teatri di guerra e luoghi da cui attingere continue risorse. Il governo bolscevico in particolare impose la politica delle requisizioni coatte, chiamata “[[comunismo di guerra]]”, che sarà
== Eventi ==
Dopo il successo
I primi gruppi armati antirivoluzionari cominciarono a raccogliersi nella regione del [[Don (fiume Russia)|Don]] già a metà novembre; si composero principalmente di ex generali zaristi e di [[Cosacco|cosacchi]] che avevano dichiarato la loro lealtà al deposto [[Governo provvisorio russo (1917)|Governo provvisorio]]. Comandante e figura di spicco dei [[Cosacchi del Don]] era
Subito nei primi mesi successivi alla [[Rivoluzione d'ottobre|Rivoluzione]] molte provincie
Intanto gli intendimenti per
Dopo la stipula della pace con le potenze centrali e a seguito
Nelle regioni orientali e oltre gli [[Urali]] la debolezza del potere bolscevico lasciò attecchire tentativi controrivoluzionari. La [[Legioni cecoslovacche|Legione cecoslovacca]], integrata
Come reazione all'avanzata dei cecoslovacchi nelle regioni centro-orientali, il soviet degli [[Urali]] con sede a [[Ekaterinburg]] emanò, col nullaosta di Lenin,
Nonostante la situazione fosse estremamente complicata e non certo rassicurante per i bolscevichi, nel periodo tra luglio e novembre i combattimenti furono limitati e sporadici (proseguirono principalmente solo nel basso Don e negli Urali). [[File:Russian civil war in the west it.svg|miniatura|destra|Mappa del fronte occidentale della guerra civile russa]]La resa della Germania nel novembre [[1918]] con
Crollato
Sul fronte orientale, a fine aprile, ebbe inizio
Sempre a giugno
La vittoria di Denikin sul fronte sud coincideva con
A ottobre,
In inverno
Il problema maggiore per i bolscevichi, quindi, rimanevano
{{Vedi anche|Guerra sovietico-polacca}}
Nel frattempo, a est,
Ormai conscio della vittoria nonostante le ingenti perdite causate dal conflitto, il governo bolscevico si adoperò nella fase finale della guerra civile per conquistare gli ultimi territori
A ottobre del 1920
Nel marzo 1921 veniva stipulata anche la [[Pace di Riga]] che metteva fine al conflitto con la Polonia, ma nello stesso mese un'altra grave rivolta alimentò le preoccupazioni di [[Lenin]] e del governo bolscevico. Il primo marzo i marinai della base navale di [[Kronštadt]] si ribellarono al potere costituito rivendicando autonomie e un [[socialismo]] più liberale. I bolscevichi ebbero mandato di sedare ogni insurrezione e il 7 marzo, al comando ancora una volta del generale Tuchačevskij, attaccarono
Durante tutto il conflitto fu tuttavia determinante per la vittoria dell'Armata Rossa l'appoggio degli operai nelle città e dei contadini nelle campagne. Questi ultimi non vedevano certo di buon occhio le politiche ferree del [[comunismo di guerra]] e le requisizioni nelle campagne, fondamentali per le razioni di cibo dei soldati al fronte, ma le consideravano un'alternativa migliore alla requisizione totale della terra attuata dai vari regimi dei "bianchi", che imposero col terrore le loro politiche economiche. Il periodo 1921-1922 vide però
Il 30 dicembre 1922 fu fondata
== Vittime e perdite ==
La guerra civile ebbe conseguenze pesantissime per la [[Russia]] che, oltre gli sconvolgimenti politici, dovette subire immani devastazioni e ingentissime perdite umane. Lo choc economico, sociale e demografico patito fu tale che le dirette conseguenze si riverberarono nel successivo decennio.
Il numero di vittime provocate dal conflitto, frutto di stime basate su dati spesso imprecisi e lacunosi
I dati più diffusi parlano di circa 2-2,5 milioni di morti nei combattimenti, tra cui 0,9-1,2 milioni di Rossi, 700.000 Bianchi e 500-700.000 soldati di altre formazioni militari. A queste morti vanno aggiunte le vittime del ''[[terrore rosso]]'', quantificabili in circa 200.000 vittime, e del [[Terrore bianco (Russia)| terrore bianco]],
Ai morti si aggiungevano le masse di feriti, i 7 milioni di orfani senza tetto e, infine, circa 2 milioni di emigrati russi. La natalità si ridusse fortemente,
== Note ==
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