Strega: differenze tra le versioni

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{{Nota disambigua}}
[[File:Lastrega Marzaroli.jpg|thumbminiatura|''[[La strega (scultura)|La strega]]'', statua di [[Cristoforo Marzaroli]] a [[Salsomaggiore Terme]].]]
Per '''strega''' (un tempo anche '''[[lamia]]''') si intende una [[figura mitologica]] creata in parte dalla [[Credenza#Credenze popolari|credenza popolare]], in parte dalla cultura dotta, e dotata di poteri [[Soprannaturale|soprannaturali]].
 
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== Storia ==
[[File:Witches add ingredients to a cauldron.JPG|thumbminiatura|Streghe attorno al calderone per prevenire l'arrivo del gelo, [[xilografia]] del [[1489]].]]
Nel [[folclore]] popolare occidentale la figura della strega ha avuto solitamente un'accezione negativa: si riteneva che le streghe usassero i loro poteri per nuocere alla comunità, soprattutto a quella agricola, e che prendessero parte a dei raduni periodici chiamati [[sabba]] dove adoravano il [[Demonio]].
 
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Il Medioevo recepisce quel bagaglio culturale che si è andato accumulando per secoli anche attraverso [[fabliau]]x, [[Omelia|omelie]], [[Novella|novelle]], e lo modella a propria immagine e misura. Le categorie sociali meno abbienti sono portatrici di una tradizione magico-superstiziosa che verrà sistematizzata solo alla luce delle [[Demonologia|teorie demonologiche]] delle élite.<ref name=":1">{{Cita libro|autore=Convegno internazionale di studi "Non lasciar vivere la malefica - le streghe nei trattati e nei processi, secoli XIV-XVII"|titolo=Non lasciar vivere la malefica: le streghe nei trattati e nei processi (secoli XIV-XVII)|url=https://worldcat.org/oclc/941244225|accesso=6 dicembre 2018|data=2009|editore=Firenze University Press|OCLC=941244225}}</ref>
 
La presenza di reati di stregoneria negli atti giudiziari precedenti al XIII secolo è piuttosto scarsa. La vera sistematizzazione di questa figura, con le sue caratteristiche uniche e distinguibili, si forma solo a partire dal dall'XI secolo grazie ai teologi e agli studiosi sulla base della [[demonologia]]. Si comincia in questo momento a distinguere tra ''maleficae'' e ''strigae'', mentre si fa spazio la teoria che queste donne siano l’estrinsecazione della potenza del demonio. Nel 1233 il papa [[Papa Gregorio IX|Gregorio IX]] promulga la bolla '''''Vox in Rama''''' in cui è esplicita la concezione forte e ormai abbastanza precisa dell’azione stregonesca, nel 1250 [[Stefano di Borbone]] descrive il [[sabba]], nel 1258 arriva il primo processo, nel 1275 il primo rogo a Tolosa.<ref name=":0" />
 
A partire dal tardo [[Medioevo]] e con l'inizio del [[Rinascimento]], la [[Chiesa cattolica]] e, in seguito, anche alcune confessioni [[Protestantesimo|protestanti]] hanno individuato nelle streghe delle figure [[Eresia|eretiche]], pericolose per la comunità e dedite al culto del [[Diavolo|Maligno]], da perseguitare ed estirpare dalla società con la violenza. L'insieme dei fenomeni persecutori contro la presunta setta di adoratori del Demonio è noto come "[[caccia alle streghe]]" e in Italia l'ultimo caso di una donna che sia stata uccisa perché ritenuta una strega avvenne nel 1828 a [[Cervarolo (Varallo)|Cervarolo]] in [[Valsesia]].<ref>{{Cita testo |url=http://archiviostorico.corriere.it/2005/novembre/06/sindaco_riabilita_strega_parroco_protesta_co_9_051106053.shtml?refresh_ce-cp |titolo=Sindaco riabilità la strega. Il parroco protesta |pubblicazione=[[Corriere della Sera]] |data=6 novembre 2005 |accesso=1º aprile 2019}} Per approfondimenti: C. Triglia, ''La strega di Cervarolo. Note storiche su un procedimento penale del 1828'', Corradini, Borgosesia, 1983.</ref>
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In italiano con il termine strega si intende solitamente una donna, mentre il suo omologo maschile è lo '''stregone'''. Strega deriverebbe dal latino ''striga'' e ''stryx'', con corrispondente nel greco ''stryx'', ''strygòs''"<ref name="treccani">{{Treccani|strega|Strega|accesso=21 settembre 2013|v=12345|citazione=}}</ref> e sta per "[[strige]], [[barbagianni]], uccello notturno",<ref name="treccani" /> ma col passare del tempo avrebbe assunto il più ampio significato di "esperta di magia e incantesimi".<ref name="treccani" /> Nel [[latino medievale]] il termine utilizzato era ''lamia'', mentre nelle varie regioni d'[[Italia]] il sostantivo che indica la strega varia a seconda della località. Possiamo perciò trovare:
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* [[Masca]] o Maggia ([[Piemonte]])
* Stria o Bàsura ([[Liguria]])
* Borde ([[Toscana]])
* Strega, Mazzera ([[Corsica]])
* Strìa, Strea (pron.: ''Htrea''), Strolega, Maggia ([[Lombardia]], [[Emilia]], [[Trentino]], [[Friuli-Venezia Giulia]])
* [[Cogas]], Stria, Brúscias o Maghiargia ([[Sardegna]])
* Strìa/Striga/Strigo ([[Veneto]])
* [[Janara]] ([[Sannio]]) e ([[Irpinia]])
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* Mavara o Majara ([[Sicilia]])
* Magara ([[Calabria]] e [[Basilicata]])
* [[Masciara|Masciáre]] ([[Bari]] e [[Provincia di Bari|provincia]])
* Masciáre o Chivàrze ([[Taranto]] e [[Provincia di Taranto|provincia]])
* Macàra ([[Salento]])
* Stiara ([[Grecìa Salentina]])
* Stroll'ca ([[Umbria]])
* Strolleca ([[Macerata]])
* Ianara ([[Napoli]] e [[città metropolitana di Napoli|hinterland]])
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L'immagine della strega è stata ampiamente rinnovata e rivalutata all'interno dei movimenti [[Neopaganesimo|neopagani]] e in particolare dalla [[Wicca]] a partire dalla prima metà degli anni Cinquanta del Novecento<ref>Serena Foglia, ''Streghe'', cit., cap. I e cap. XVIII. Nel primo capitolo del volume la breve descrizione di [[Maxine Sanders]] e della sua esperienza di "Gran Sacerdotessa del Rito Alessandrino" illustra efficacemente questa nuova immagine della strega.</ref>, oltre che da tutte quelle correnti tradizionaliste individuabili nella [[Stregoneria tradizionale]] e nella [[Stregoneria italiana]], le quali, rifacendosi agli studi sul folclore, mettono in evidenza soprattutto il ruolo della strega nelle società antiche e moderne come guaritrice ed esperta di medicina naturale.
 
== Iconografia ==
A partire dal Rinascimento le streghe appaiono soprattutto come delle donne vecchie e arcigne (anche se non manca all'opposto la figura della strega bella e fascinosa<ref>Come quella che appare nel dipinto dal titolo ''Il sortilegio d'amore'', di un maestro renano del XV secolo (Lipsia, Bildenden Kunst).</ref>), qualche volta rappresentate accanto ad un filatoio o nell'atto di intrecciare nodi, a richiamare l'idea di [[vendetta]], tessendo, cioè, il [[destino]] degli uomini e ponendoli di fronte a mille ostacoli (in questa iconografia ricordano le antiche [[Parche]]/[[Moire]]/[[Norne]])<ref>Esempio tipico di queste raffigurazioni è però un quadro del 1907 intitolato ''Las brujas de San Millán'' (''Le streghe di San Millán''), del pittore [[Ignacio Zuloaga]], dove si vede una donna che tiene un fuso nella mano.</ref>.
[[File:The witches Sabbath, by Luis Ricardo Falero.jpg|thumbminiatura|''Musa della notte'', [[Pittura|quadro]] precedente al [[1896]] di [[Luis Ricardo Falero]] che rappresenta la figura della strega.]]
Ogni strega della tradizione è accompagnata da qualche strano animale, il [[famiglio]], con caratteri diabolici, che fungerebbe da consigliere della propria padrona. Tipici famigli sono il [[gatto]], il gufo, il corvo, la civetta, il topo e il rospo<ref>Si vedono dei famigli in un'incisione dell'opuscolo pubblicato in occasione del processo tenutosi a Chelmsford nel 1589 contro Joan Prentice, Joan Cony e Joan Upney (Lambeth Palace Library) e in quella di un libello pubblicato a Londra nel 1579 sui processi di Windsor (British Museum).</ref>.
 
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Un'altra immagine tradizionale e molto popolare della strega la rappresenta in volo a cavallo di una [[Scopa (strumento)|scopa]]. Questa [[iconografia]] dichiara esplicitamente la sua parentela con la [[Befana]], e l'appartenenza di entrambe le figure all'immaginario popolare dei mediatori tra il mondo dei vivi e quello dei morti<ref>Queste figure di visitatrici notturne (come le "Donni di fuora" siciliane), che entrerebbero le notte nelle case lasciando a volte dei doni per i loro proprietari, discendono probabilmente da antichi miti celtici. Tra la fine del XIV e il principio del XV secolo esse fornirono i presupposti per la demonizzazione di molte credenze popolari. Giuseppe Bonomo, ''Caccia alle streghe. La credenza nelle streghe dal secolo XIII al XIX con particolare riferimento all'Italia'', Palumbo, Palermo, 1959, cap. III; Carlo Ginzburg, ''Storia notturna'', cit., parte II, cap. II.</ref>.
 
== Finzione ==
{{vedi categoria|Streghe nelle opere di fantasia}}
=== Letteratura ===
[[File:Circe Offering the Cup to Odysseus.jpg|thumbminiatura|[[John William Waterhouse]], ''Circe offre la coppa a Ulisse'', 1891, olio su tela, Gallery Oldham, [[Oldham]]]]
Le streghe nel [[folclore]] sono molto spesso presentate come [[Antagonista|antagoniste]] degli eroi nelle [[Fiaba#La fiaba popolare|fiabe popolari]] e ciò poi si riverbera nella letteratura, basti ricordare le figure presenti nel ''[[Macbeth]]'' di [[William Shakespeare]] (inizi del XVII secolo). Sempre nella letteratura, come ne ''[[La Celestina]]'' (attribuita a [[Fernando de Rojas]], a cavallo tra Quattro e Cinquecento), la strega è spesso presente come personaggio rilevante, in certi casi co[[protagonista]].
 
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[[Terry Pratchett]], nella serie di racconti con Tiffany Aching (vedi ''[[L'intrepida Tiffany e i Piccoli Uomini Liberi]]'', 2003) come protagonista, descrive le streghe come persone che aiutano chi ne ha bisogno (soprattutto anziani) e che aiutano a ristabilire la giustizia dove vivono. Il loro lato magico non è quindi composto da sfere di cristallo o altri oggetti magici, ma dalla bontà.
 
Nel romanzo ''Il Maestro e Margherita'' (1966) di Michail Bulgakov, Margherita è una giovane donna intrappolata in un matrimonio senza amore e delusa per una storia d'amore con "il Maestro", la quale stringe un patto con Satana diventando così una strega
 
Nella ciclo letterario di ''[[Harry Potter]]'' scritto tra il 1997 e il 2007, le streghe sono semplici [[donna|donne]] dotate di [[magia|poteri magici]], senza una [[Male|malvagità]] innata. La scrittrice [[Anne Rice]] ha creato un ciclo di romanzi con protagoniste delle streghe, intrecciato alle sue ''[[Cronache dei vampiri]]'': ''[[Streghe Mayfair|La saga delle streghe Mayfair]]''.
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=== Televisione ===
Numerose sono le [[serie televisiva|serie televisive]], che hanno come protagoniste le streghe:
* ''[[Vita da strega (serie televisiva)|Vita da strega]]'' (''Bewitched'', [[1964]]-[[1972]]): Samantha ([[Elizabeth Montgomery]]) è una giovane strega sposata col pubblicitario Darrin Stephens ([[Dick York]]), che solo sa dei suoi poteri.
* ''[[Strega per amore]]'' (''I Dream of Jeannie'', [[1965]]-[[1970]]): nonostante il titolo italiano, la protagonista Jeannie ([[Barbara Eden]]) è un [[Jinn|genio]], la cui "lampada" è rinvenuta da un [[astronauta]], il maggiore Anthony Nelson ([[Larry Hagman]]), finito con la sua navetta su un'isola sperduta dell'[[Oceano Pacifico]].