Operazione C3: differenze tra le versioni

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{{campagnabox Mediterraneo 1940-1942}}
{{campagnabox Campagna del Nord Africa}}
[[File:Map of Maltese Islands and Valetta (1888).jpg|thumbminiatura|Mappa storica delle [[isole maltesi]].]]
 
L''''operazione C3''' (detta '''operazione Herkules''' dai [[Germania|tedeschi]]) era il nome in codice di una [[operazione militare]], preparata dalle [[potenze dell'Asse]] durante la [[seconda guerra mondiale]], per l'invasione di [[Malta]].
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L'estate del [[1942]] segnò una svolta decisiva per le sorti della [[seconda guerra mondiale]]. Gli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]], infatti, durante la "prima conferenza di Washington" (12 dicembre [[1941]] - 14 gennaio [[1942]]) avevano concertato l'attacco alle forze dell'Asse partendo dall'[[Europa Occidentale]] ([[operazione Sledgehammer]]) e dall'[[Italia]].
 
Difficoltà logistiche nei mesi successivi indussero il cambiamento delle priorità stabilite, mettendo in cima alla lista il [[Nord Africa]] (operazioni [[Operazione Gymnast|Gymnast]] e [[Operazione Torch|Torch]]). In entrambi gli scenari determinante era [[Malta]], l'isola fortificata da dove decollavano gli aerei per attaccare i convogli dell'Asse che facevano la spola tra Italia e [[Libia]]. Proprio le sorti dell'isola furono oggetto dell'incontro al vertice tra [[Adolf Hitler|Hitler]] e [[Benito Mussolini|Mussolini]] svoltosi a Klesseheim il 29 e 30 aprile [[1942]] dove si stabilì, tra l'altro, che la programmata offensiva in Nord Africa dell'ACIT ([[Armata corazzata italo-tedesca]]) del successivo 26 maggio avrebbe dovuto conquistare [[Tobruk]] e attestarsi sulla linea [[Sollum]]-[[Halfaya]]. Le forze aeree così liberate dovevano essere trasferite in [[Sicilia]] per supportare l'aviosbarco su [[Malta]]. L'isola era oggetto di rivendicazioni nazionali italiane e Mussolini sperava di poterla trasformare in una provincia del regno.
 
Tuttavia dopo i successi colti con la rapida avanzata di Rommel nel giugno 1942, questi chiese e ottenne da Hitler l'autorizzazione a proseguire la sua azione, rinunciando a ulteriori rinforzi e mantenendo le forze aeree già a sua disposizione. Il piano di invasione di Malta fu quindi rimandato a settembre. Ma l'avanzata di Rommel fu bloccata dagli Alleati e i tedeschi si videro costretti a far affluire in Nord Africa anche le truppe che si erano già addestrate per l'invasione di Malta. L'operazione fu definitivamente cancellata dopo la definitiva perdita di [[Tobruk]] l'11 novembre [[1942]].
 
== Il piano di attacco ==
{{Citazione|Il corpo di sbarco a Malta prevedeva truppe da sbarco: reggimento “San Marco”, battaglioni [[camicie nere]] da sbarco, arditi, Divisione paracadutisti Folgore, Divisione aerotrasportabile La Spezia, Divisioni di Fanteria Livorno, Superga, Friuli, Napoli e Assietta ecc. con 270 mezzi da sbarco e una cinquantina di altri natanti, scortati da una trentina di siluranti, mentre il resto della flotta italiana sarebbe stata pronta ad intervenire dai porti di Messina, Reggio, Augusta, Napoli e Cagliari. Era previsto l'impiego di 9 battaglioni paracadutisti tedeschi e 51 italiani: di cui 35 esercito, 10 MVSN, (milizia), 4 marina, 2 aeronautica, in tutto 62 mila uomini, {{formatnum:1600}} veicoli e 700 bocche da fuoco, trasportati su 33 grosse navi con adeguate scorte, e centinaia di alianti tedeschi, con l'appoggio di {{formatnum:1500}} aerei, di cui 600 tedeschi.<ref>[http://www.isses.it/borg.htm Carmelo Borg Pisani e lo sbarco a Malta]</ref>}}
[[File:Bundesarchiv Bild 101II-M2KBK-218-12, Frankreich, Landungsboot im Hafen.jpg|thumbminiatura|Un mezzo da sbarco tedesco.]]
L'esecuzione del piano (concepito da un team italiano interforze genera RE. Vecchiarelli, ammiraglio Girosi e generale RA. Cappa) venne affidata all'[[ammiraglio]] [[Vittorio Tur]]. Tutta l'operazione doveva essere condotta sotto l'"ombrello" della [[Regia Marina]] a cui era affidato anche il compito di organizzare una flotta per proteggere lo sbarco delle truppe. L'attacco avrebbe dovuto svolgersi a mezzo delle autoscale dei vigili del fuoco, montate su posamine che avrebbero dovuto raggiungere e circondare l'isola e poi, sviluppate le volate delle scale, far salire i soldati che avrebbero così invaso il territorio.
 
In vista dell'invasione l'Italia addestrò, inoltre, in qualità di guide da sbarco alcune decine di [[irredentismo maltese|irredentisti maltesi]] che erano emigrati volontariamente in Italia o vi erano stati espulsi dal governo britannico, costituendo il [[centro militare G]]. Uno di questi, [[Carmelo Borg Pisani]], fu inviato segretamente sull'isola nella notte tra il 17 e il 18 maggio [[1942]] ma fu presto scoperto e condannato a morte per impiccagione.
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=== Le forze previste ===
Per l'operazione C3 con mesi di anticipo era stata costituita la seguente forza di attacco:
==== Italiane ====
* [[185ª Divisione paracadutisti "Folgore"|185 Divisione paracadutisti "Folgore"]] (generale di divisione [[Enrico Frattini]], comandante la fanteria divisionale generale di brigata [[Riccardo Bignami]], composta dai 185°, 186° e 187° reggimenti di fanteria paracadutista e 185º reggimento artiglieria);
* [[80ª Divisione fanteria "La Spezia"]] (generale di divisione [[Alessandro Maccario]], dal 15 maggio generale di divisione Gavino Pizzolato, composta dai 125º e 126º reggimenti fanteria aviotrasportabile ed 80º reggimento artiglieria aviotrasportabile). Vicecomandante il generale di brigata Arturo Scattini dal 1º giugno 1942;
* Cinque divisioni di fanteria
** [[20ª Divisione fanteria "Friuli"|20ª "Friuli"]] (generale di divisione [[Giacomo Carboni]], comandante la fanteria divisionale generale di brigata [[Carlo Fantoni]], composta dai 87° e 88° reggimenti di fanteria Friuli e 35º reggimento artiglieria) del XXX corpo d'armata (generale di corpo d'armata[[Vittorio Sogno]], comandanti artiglieria generale di brigata [[Benvenuto Speranzini]] e genio generale di brigata [[Gino Granata)]];
** [[4ª Divisione fanteria "Livorno"|4ª "Livorno"]] (generale di divisione [[Domenico Chirieleison]], comandante la fanteria divisionale, generale di brigata [[Gino Ficalbi]], composta dai 33° e 34° reggimenti di fanteria Livorno e 28º reggimento artiglieria Monviso) del XXX corpo d'armata;
** [[1ª Divisione fanteria "Superga"|1ª da montagna "Superga"]] (generale di divisione [[Dante Lorenzelli]], comandante la fanteria divisionale, generale di brigata [[Arturo Benigni|Alessandro Santi]], composta dai 91° e 92° reggimenti di fanteria Basilicata e 5º reggimento Artiglieria Superga) del XXX corpo d'armata;
** [[26ª Divisione fanteria "Assietta"|26ª "Assietta"]] (generale di divisione [[Pietro Zaglio]], comandante la fanteria divisionale generale di brigata [[David Borghini]], composta dai 29° e 30° reggimenti di fanteria Pisa e 25º reggimento artiglieria) del XVI corpo d'armata (generale di corpo d'Armata [[Carlo Rossi (generale)|Carlo Rossi]], comandanti artiglieria generale di brigata [[Giuseppe Cinti]] e genio generale di brigata [[Emiddio Rea]]);
** [[54ª Divisione fanteria "Napoli"|54ª "Napoli"]] (generale di divisione [[Giulio Cesare Gotti Porcinari]], comandante la fanteria divisionale, generale di brigata [[Franco Testi]], composta dai 75° e 76° reggimenti di fanteria Napoli e 54º reggimento artiglieria ) del XVI corpo d'armata;
* [[Reggimento "San Marco"]] della [[Regia Marina]]
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* [[battaglione "Santa Barbara"]] del [[Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco]] (poi diviso in centurie mandate in rinforzo alle città più bombardate)
 
==== Tedesche ====
* [[XI Fliegerkorps]]
* [[7. Flieger-Division]]
* 2. Kompanie/Panzerabteilung z.b.V.66
 
== Note ==
<references/>
 
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* Alessandro Mella, ''I Vigili del Fuoco e l'invasione di Malta. Breve storia del Battaglione speciale "Santa Barbara"'', Marvia, 2009. ISBN 978-88-89089-30-9
 
== Voci correlate ==
* [[Assedio di Malta (1940-1942)]]
* [[Assedio di Tobruk]]
* [[Battaglia di mezzo giugno]]
* [[Campagna del Nordafrica]]
* [[Carmelo Borg Pisani]]
* [[Potenze dell'asse]]
 
{{portale|fascismo|guerra|Seconda guerra mondiale|storia}}