Trattato di Basilea (aprile 1795): differenze tra le versioni

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Il '''trattato di Basilea''' o '''prima pace di Basilea''' fu un trattato firmato il 5 aprile [[1795]] dalla [[Francia]] della [[Convenzione termidoriana]] e la [[Prussia]] di [[Federico Guglielmo II di Prussia|Federico Guglielmo II]]. La Francia era rappresentata dal plenipotenziario [[François de Barthélemy|de Barthélemy]], la [[Prussia]] dall'ambasciatore [[Karl August von Hardenberg|von Hardenberg]].
 
Fu in assoluto il primo trattato di pace che i rivoluzionari francesi riuscirono a concludere con una Potenzapotenza reazionaria straniera, cominciando a sfasciare la [[Prima Coalizione]].
 
== Contesto ==
Più interessata alla spartizione della [[Polonia]] che alla continuazione della guerra contro la [[Francia]], [[Federico Guglielmo II di Prussia|Federico Guglielmo II]] aveva impegnato i propri mezzi nella repressione della grande [[Rivolta di Kościuszko|insurrezione polacca]], scoppiata il 24 marzo [[1794]]. Gli esiti furono inferiori alle attese, in quanto [[Berlino]] dovette rinunciare a [[Varsavia]] e, quindi, ammettere la preponderanza dell'[[Impero russo|Impero Russo]] della zarina [[Caterina II di Russia]]. Per giunta la [[Spartizioni della Polonia|terza ed ultima spartizione della Polonia]] rimase a lungo oggetto di disputa e venne definita solo con il trattato del 24 ottobre [[1795]].
 
Al contempo, sul fronte occidentale, i successi francesi seguiti alla [[Battaglia di Fleurus (1794)|battaglia di Fleurus]] avevano costretto gli [[sacro Romano Impero|imperiali]] ad evacuare i [[Paesi Bassi meridionali|Paesi Bassi austriaci]], e lasciavano esposto il corpo di spedizione prussiano (concentrato sul Reno) ada una nuova offensiva francese: ciò che la indusse a ripassare il [[Reno]] il 23 ottobre [[1794]].
Tale decisione era in palese violazione del [[Trattato dell'Aia (1794)|trattato dei sussidi dell'Aia]] di appena pochi mesi prima, il quale stabiliva che dette truppe sarebbero state impiegate "là dove fosse più conveniente agli interessi delle potenze marittime"<ref>L'Art. 1 recitava, ambiguamente, che i 60'000{{formatnum:60000}} Prussiani avrebbero agito "in concerto militare fra le tre potenze signatarie, ladove sarà giudicato più conveniente agli interessi delle potenze marittime" (ovvero Gran Bretagna e Province Unite). In effetti, [[Federico Guglielmo II di Prussia|Federico Guglielmo]], abbandonando la riva sinistra del [[Reno]], si appellò alla prima parte della frase. Ma è bensì chiaro come, accettando i sussidi, egli avesse sostanzialmente ceduto la direzione strategica del corpo di spedizione a Londra. Rif.: Christophe Koch, op. cit..</ref>. E, infatti, nell'ottobre [[1794]] [[Federico Guglielmo II di Prussia|Federico Guglielmo]] dovette subire la denuncia, da parte del [[William Pitt il Giovane|Pitt]], del [[Trattato dell'Aia (1794)|trattato dell'Aia]], firmato solo sei mesi prima.
 
Privo del sostegno finanziario inglese e, comunque, fortemente condizionato da una un'antica ostilità anti-austriaca, a [[Federico Guglielmo II di Prussia|Federico Guglielmo]] ed ai suoi ministri (l'[[Christian von Haugwitz|Haugwitz]] ed il toscano [[Girolamo Lucchesini|Lucchesini]]) non restò altra alternativa che cercare la pace con la [[Rivoluzione francese|Francia rivoluzionaria]].
 
== Negoziazioni ==
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== Il trattato ==
Questi concluse, il 1º aprile [[1795]] il trattato di pace. [[Berlino]] rinunciava all'alleanza con [[Francesco II d'Asburgo-Lorena|Francesco II d'Asburgo]], e non sarebbe rientrata nel conflitto prima del [[1806]], con la sfortunatissima guerra della [[quarta coalizione]]. Ma senza [[Vienna]], cui la legava una profonda ostilità reciproca, fomentata dalle confliggenti aspirazioni su [[Spartizioni della Polonia|Polonia]] e [[Germania]]. <br />
[[Federico Guglielmo II di Prussia|Federico Guglielmo]] pattuì, inoltre, la neutralizzazione del nord della Germania<ref>Art.7: le due potenze "prenderanno delle misure per allontanare il teatro della guerra dal nord della Germania". Rif.: Christophe Koch, op. cit..</ref> e riconobbe alla [[Francia]] l'annessione dei territori (prussiani e non) della riva sinistra del [[Reno]], ancorché a titolo temporaneo, soggetto ada un regolamento generale a seguito della futura fine del conflitto contro il [[Sacro Romano Impero]].
 
== Conseguenze ==
Il trattato ebbe assai rilevanti conseguenze, in quanto consentì alla [[Francia]] di concentrare lo sforzo sull'[[Impero austriaco|Austria]]. Esso era, tuttavia, decisamente malvisto dalla sinistra [[montagnardi|montagnarda]] e fu, quindi, fra i fattori scatenanti della di poco successiva [[insurrezione del 1º pratile anno III|insurrezione del 1º pratile]] (20 maggio [[1795]]), che mancò di poco il rovesciamento del [[Convenzione termidoriana]].
 
Quanto a [[Vienna]], nel corso del [[1795]] essa perse, dopo quella della [[Prussia]], anche l'alleanza di [[Sassonia]] ede [[Assia]], [[Spagna]] e [[Portogallo]], [[Ducato di Parma e Piacenza|Parma]] e il [[stato Pontificio|papa]]: [[Vienna]] era ora sola, insieme al [[Regno di Sardegna]] e la lontana [[Inghilterra]] a fronteggiare la prossima offensiva francese.
 
== Note ==