Francesco Rossi (compositore): differenze tra le versioni

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|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = [[1697]]
|Epoca = 1600
|Attività = compositore
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== Biografia ==
Poche notizie certe si hanno di questo musicista. Nato a Bari, l'[[abate]] Francesco Rossi<ref>da non confondersi con un omonimo, anch'esso autore di opere liriche, e attivo a Milano fra il 1658 e il 1669, né con un altro Francesco Rossi, autore delle opere ''La ninfa Apollo'' (1726) e ''L'inganno felice'' (1730)</ref> fu attivo come [[maestro di cappella]] a [[Napoli]] presso il [[Conservatorio di Sant'Onofrio a Porta Capuana]] dal 1669 al 1672; a questo periodo risalgono un [[Oratorio (musica)|oratorio]] (''La caduta degli angeli'') e alcune [[cantate]]. Nel [[1677]] fu nominato [[canonico]] della [[Cattedrale di Bari]].
Negli anni '80 del [[XVII secolo]] si trasferì quindi a [[Venezia]], città dove fece rappresentare almeno tre [[opere liriche]]: ''Il Sejano moderno della Tracia ovvero La caduta dell'ultimo Gran Visir'' (su [[libretto]] di [[Antonio Girapoli]], [[1686]]); ''La Corilda ovvero l'amore trionfante della vendetta'' (su libretto di [[Paolo Emilio Badi]], [[1688]]); ''La pena degli occhi'' (1688), tutte andate in scena presso il [[Teatro San Moisè]].