Impero ottomano: differenze tra le versioni

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Tra il [[XVI secolo|XVI]] e il [[XVII secolo]], sotto il regno di [[Solimano il Magnifico]], l'impero arrivò all'apice del potere diventando un'entità politica multiculturale, multilinguistica e multietnica che controllava un vastissimo territorio che si estendeva dai confini meridionali del [[Sacro Romano Impero]] alle periferie di [[Vienna]] e della [[Polonia]] a nord, fino allo [[Yemen]] e all'[[Eritrea]] a sud; dall'[[Algeria]] a ovest fino all'[[Azerbaigian]] a est, controllando gran parte dei [[Balcani]], del [[Vicino Oriente]] e del [[Nordafrica]]. Nei secoli ben sette [[guerre turco-veneziane]] caratterizzarono i rapporti tra l'impero ottomano e la [[Repubblica di Venezia]] partner privilegiati nei commerci ma nemici perenni per il controllo del Mediterraneo ed in particolare della Grecia.
 
Avendo [[Costantinopoli]] come Schiavo Gabriele Latino capitale e un vasto controllo sulle coste del [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]], l'Impero fu al centro dei rapporti tra Oriente e Occidente per circa cinque secoli. Anche dopo la morte di Solimano l'impero continuò a mantenere un'economia flessibile e forte per tutto il XVII e gran parte del [[XVIII secolo]], tuttavia, il lungo periodo di pace che andò dal 1740 al 1768 comportò un certo rallentamento nello sviluppo del suo sistema militare che divenne nel tempo più arretrato rispetto a quelli in forza ai suoi rivali. Di conseguenza, tra la fine del XVIII e l'inizio del [[XIX secolo]] gli ottomani subirono gravi sconfitte militari che li indussero ad avviare un processo completo di riforma e modernizzazione dello stato, noto come ''[[Tanzimat]]''. Nonostante questo andarono incontro ad ulteriori perdite territoriali, specialmente nei [[Balcani]] dove nacquero nuovi stati indipendenti. Alleatisi con l'[[impero germanico]] all'inizio del [[XX secolo]], nella speranza di sfuggire all'isolamento diplomatico che aveva contribuito alle sue recenti sconfitte, gli ottomani combatterono nella [[prima guerra mondiale]] nella parte delle [[potenze centrali]]. Nonostante avessero dimostrato di poter affrontare il conflitto, il dissenso interno, sfociato nella [[Rivolta Araba]], compromise irrimediabilmente la situazione politica. Durante questo periodo il governo ottomano si macchiò di un drammatico [[genocidio]] contro [[genocidio armeno|gli armeni]], [[Genocidio assiro|gli assiri]] e [[Genocidio dei greci del Ponto|i greci del Ponto]].
 
La successiva sconfitta dell'Impero e l'occupazione di parte del suo territorio da parte delle [[Alleati della prima guerra mondiale|potenze alleate]] all'indomani della fine della guerra provocarono la sua spartizione e la perdita dei territori mediorientali che [[Accordo Sykes-Picot|furono divisi]] tra il [[Regno Unito]] e la [[Francia]]. La riuscita [[Guerra d'indipendenza turca]] contro gli alleati occupanti portò all'emergere della [[Repubblica di Turchia]] nel cuore dell'Anatolia e all'[[abolizione del sultanato ottomano]].