Papa Pio II: differenze tra le versioni

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==== Le missioni diplomatiche ====
[[File:Pinturicchio, liberia piccolomini, 1502-07 circa, Enea Silvio Piccolomini parte per il concilio di Basilea 02 temporale.JPG|sinistra|miniatura|[[Pinturicchio]], ''Enea Silvio Piccolomini parte per il Concilio di Basilea'', [[Libreria Piccolomini]] ([[Duomo di Siena]]), [[affresco]], 1502-1507]]
Dopo aver conseguito la laurea, il giovane Piccolomini si stabilì a [[Siena]] come docente, ma nel [[1431]] accettò il posto di segretario di [[Domenico Capranica]], [[Arcidiocesi di Fermo|vescovo di Fermo]], allora sulla strada che lo conduceva al [[Concilio di Basilea, Ferrara e Firenze|Concilio di Basilea]] in polemica contro il nuovo [[papa Eugenio IV]] che intendeva non riconoscergli la nomina a cardinale<ref name=":11" /><ref>{{Cita|Lesca|p. 51}}</ref>. Arrivato a [[Basilea]] nel 1432<ref name=":12">{{Cita|Miranda}}</ref>, il giovane Piccolomini mostrò la sua abilità politica e diplomazia servendo [[Domenico Capranica|Capranica]] e diversi altri signori. Nel [[1435]] venne inviato dal cardinale [[Niccolò Albergati|Albergati]]<ref group="N">Il cardinale Capranica si riconciliò col papa il 30 aprile 1434. ''Cfr.'' {{Cita|Lesca|p. 66, n.1}}</ref>, legato di Eugenio al concilio, in missione segreta in [[Scozia]] presso [[Giacomo I di Scozia|Giacomo I]], missione durante la quale ebbe due figli illegittimi<ref name=":0">{{Cita|Rendina|p. 580}}</ref>. Piccolomini visitò l'[[Inghilterra]] oltre alla Scozia, e fu soggetto a diversi pericoli e vicissitudini in entrambe le nazioni, delle quali lasciò un prezioso resoconto<ref>{{Cita|Rizzatti|p. 21}}</ref>. Nel frattempo, il Concilio di Basilea cominciò a manifestare in modo più violento quelle tendenze [[conciliarismo|conciliariste]] elaborate durante il [[Concilio di Costanza]]. Papa Eugenio IV, preoccupato per tale piega, decise di trasferire la sede ufficiale del Concilio a [[Ferrara]] (1437), città ove poteva tenere più sotto controllo l'operato dei Padri conciliari in quanto italiana<ref>{{Cita|Kelly|p. 408}}</ref>. Buona parte dei padri rifiutarono la decisione di Eugenio, dando origine al cosiddetto «piccolo scisma d'occidente». Piccolomini, benché ancora [[laico]], fu nominato funzionario del Concilio nel 1436<ref>{{Cita|Kelly|p. 416}} e {{Cita|Pellegrini, papi}}</ref> e, dopo l'aperta rottura avvenuta nel 1437, passò dalla parte dei conciliaristi svolgendo missioni a [[Strasburgo]], [[Costanza (Germania)|Costanza]], [[Francoforte sul Meno|Francoforte]] e [[Chambéry]], in [[Savoia (regione storica)|Savoia]]<ref>{{Cita|Lesca|p. 69}}</ref>. Nell'autunno del 1439 appoggiò l'elezione ad antipapa dell'ex [[Duchi di Savoia|duca di Savoia]] Amedeo VIII ([[Amedeo VIII di Savoia|Felice V]])<ref name=":11" /> - del quale divenne segretario particolare<ref>{{Cita|Lesca|p. 70}}</ref> - e nel 1440 scrisse il ''Libellus dialogorum de generalis concilii authoritate'', vero e proprio ''[[pamphlet]]'' in difesa dell'autorità conciliare<ref name=":3">{{Cita|Cappelli|p. 216}}</ref>.
 
==== Al servizio di Federico III ====
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== Bibliografia ==
 
=== Dell'autore ===
 
*{{catholic encyclopedia|Pope Pius II}}
*{{Cita libro|autore=Stefan Bauer|curatore=Giuseppe Galasso|titolo=Piccolomini, Enea Silvio|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/enea-silvio-piccolomini_%28altro%29/|accesso=23 settembre 2019|collana=Il contributo italiano alla storia del pensiero. Storia e politica|anno=2013|editore=Istituto della Enciclopedia Italiana|città=Roma|cid=Bauer|SBN=IT\ICCU\IEI\0374223}}
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* [[Maometto II]]
* [[Concilio di Basilea, Ferrara e Firenze]]
* [[Papa Eugenio IV|Eugenio IV]]
* [[Papa Niccolò V|Niccolò V]]
 
== Altri progetti ==