Calogero di Sicilia: differenze tra le versioni

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Calogero (dal [[Lingua greca|greco]] "buon vecchio", appellativo che indicava gli [[anacoreta|anacoreti]], che vivevano appartati in luoghi solitari e in grotte, ma, secondo quanto riportato sugli Inni di Sergio a lui dedicati, Calogero era il suo nome) nacque da genitori cristiani e, sin da piccolo, abbracciò gli insegnamenti del [[Cristianesimo]].
 
La tradizione che lo vuole essere vissuto nel [[I secolo]] fa riferimento a un [[breviario romano|breviario]] siculo-gallicano, in uso nella regione tra il [[XI secolo]] e il [[XVI secolo]]. Tale fonte lo fa nativo di Costantinopoli.
{{chiarire|Il fatto che egli si senta spinto a convertire gli abitanti della Sicilia, meglio si concilia con questo periodo, rispetto ad altre agiografie che lo vogliono vissuto nel [[V secolo]]. Infatti è più ragionevole pensare che gli abitanti della Sicilia necessitassero di conversione al nuovo credo più nel I secolo che non nel V, quando la popolazione di quelle regioni era già in buona parte cristiana. Questo breviario lo vuole pellegrino a [[Roma]] dove incontrò [[San Pietro apostolo]] da cui ottenne il permesso di vivere da eremita in un luogo imprecisato. Qui ebbe l'ispirazione di evangelizzare la Sicilia. Tornato dal Primo Papa, ottenne il permesso di recarsi nell'isola assieme ai compagni, Filippo, Onofrio (distinto dall'omonimo [[Sant'Onofrio (anacoreta)|eremita]]) e Archileone.
Filippo si recò a [[Agira]], Onofrio e Archileone si recarono nel deserto di [[Sutera]] e il nostro si fermò a [[Lipari (isola)|Lipari]].|chi lo afferma? Fonte?}}