Codice di procedura penale (Italia): differenze tra le versioni
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Nuovamente nel [[1963]] fu presentato un [[disegno di legge]] che prevedeva l'emanazione di una legge di delega al [[Governo]] per la riforma dei codici, e dunque anche del codice di procedura penale. Il disegno di [[legge delega]] non si concretizzò comunque in alcun provvedimento legislativo. L'idea fu ripresa nel [[1965]] e dopo un lungo iter parlamentare la legge delega fu finalmente approvata nel [[1974]]. Tale delega al governo conteneva una serie di principi e criteri direttivi a cui il governo si sarebbe dovuto attenere al fine di emanare un nuovo codice di procedura penale.
Nel [[1978]] fu pubblicato un progetto preliminare del nuovo codice, costituito da 656 articoli e 132 disposizioni preliminari. Ancora una volta il progetto non si concretizzò nell'emanazione di un nuovo codice e trascorsero ulteriori nove anni perché si giungesse all'approvazione
La delega fu reiterata nelle successive legislature e nella X fu finalmente adempiuta dal ministro [[Giuliano Vassalli]] sulla scorta dei lavori della commissione ministeriale presieduta da [[Giandomenico Pisapia]], che gli rassegnò le sue conclusioni nel 1988. Previo parere parlamentare (ad opera della Commissione bicamerale presieduta da [[Ignazio Marcello Gallo]]), il nuovo codice di procedura penale fu emanato col [[decreto del Presidente della Repubblica]] n. 447 del 22 settembre [[1988]] ed entrò finalmente in vigore il 24 ottobre [[1989]].
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