Morano Calabro: differenze tra le versioni

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Le origini dello stemma di Morano Calabro si fanno risalire al [[1561]], anno in cui venne scolpito su una lastra marmorea posta sull'antica [[fontana]] di piazza [[San Nicola di Bari|san Nicola]] ai tempi del sindacato di Decio Feulo. Alla composizione più antica dello [[stemma]] si sono aggiunti alcuni arricchimenti nei periodi successivi, fino all'attuale aspetto che ne rappresenta un definitivo compendio. Infatti, nella forma più risalente nel tempo, la testa di moro veniva rappresentata con barba e cappello conico senza i tre colli sottostanti, in maniera assai simile alla effigie del sigillo dell'''[[Università del Regno|Universitas]] Morani'' con le due varianti ad oggi pervenuteci: la prima, nel motto ''Vivat sub Umbra'' a cui era aggiunto il sostantivo ''morus'' (il moro) e la scritta ''Arma Morani''; la seconda, di tipo iconografico, vedeva la testa del moro posta su un piatto o una coppa.
 
Dal principio del [[XVII secolo]] a seguire, lo stemma viene progressivamente riprodotto oltre che su altri monumenti cittadini, quali la fontana di piazza Maddalena del [[1604]], anche sul frontespizio dell'opera a stampa dell'erudito Giovan Leonardo Tufarello, il "''trattato della Sagnìa''" del [[1599]], consistente "in uno scudo con tre monti sormontati dalla testa del moro".
 
Dal [[1982]], negli atti ufficiali del comune, spesso si affianca lo stemma della città di [[Porto Alegre]], capitale del [[Rio Grande do Sul]] in [[Brasile]], con cui la cittadina di Morano Calabro è gemellata.