Enrico II di Baviera: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Egli fu coinvolto nella [[Guerra dei tre Enrichi (977–978)|guerra dei tre Enrichi]].
Enrico "il Litigioso" era un parente prossimo di Ottone III, poiché figlio del fratello di [[Ottone I di Sassonia|Ottone I]], [[Enrico I di Baviera]], e quindi cugino di Ottone II; il rapimento del figlio del cugino fu eseguito perché egli voleva la tutela sul re-bambino. I [[sassoni]] rapitori lo consegnarono a Warin, arcivescovo di [[arcidiocesi di Colonia|Colonia]], il quale lo consegnò (insieme alle [[insegne imperiali]]), allo zio Enrico "il litigioso", da poco liberato dalla prigionia in cui lo aveva tenuto [[Ottone II di Sassonia|Ottone]]. Enrico II mirava ora a sostituirlo sul trono di Germania.
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Dopo alcune vicende Thietmar conclude:
«Le imperatrici, che avevano fino ad allora implorato da Dio di essere consolate, si recarono a Rara e vi confluirono anche tutti i Grandi dell'Impero e del Regno. Enrico mantenne fedelmente la promessa.»<ref>{{Cita libro|autore=Tietmaro di Merseburgo|traduttore=Matteo Taddei|titolo=Cronaca di Tietmaro|collana=Fonti tradotte per la storia dell'Alto Medioevo|editore=Pisa University Press|p=90|capitolo=Libro IV, 8|ISBN=978-8833390857}}</ref> Enrico il
Faticò ancora in seguito per recuperare almeno il Ducato di Baviera, già in suo possesso prima che [[Ottone II di Sassonia|Ottone II]] lo imprigionasse per alto tradimento e dovette ancora una volta recarsi a Bisistindi per trattare coi Grandi lotaringi di Aquisgrana. Finirà col vedersi riconosciuto il possesso della [[Baviera]], favorito dal fatto che sua moglie [[Gisella di Borgogna|Gisla]] (o Gilda, a seconda dei traduttori) era figlia di [[Corrado III di Borgogna|Corrado III]] [[re di Borgogna]] e quindi nipote dell'imperatrice Adelaide.
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