Rotari: differenze tra le versioni
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Governò con energia e colpì con durezza i [[Duca (Longobardi)|duchi]] che gli si opponevano, facendone eliminare molti; questo tuttavia non gli alienò il sostegno e l'affetto del suo popolo, che in lui ammirava il legislatore e, soprattutto, il guerriero. Anche il [[Ducato di Benevento]], che durante il suo regno espanse a sua volta il suo dominio conquistando la [[Puglia]] e la città di [[Salerno]], riconobbe l'autorità del re; il duca [[Arechi I di Benevento|Arechi]] inviò alla corte di [[Milano]] il proprio figlio ed erede Aione.
Rotari morì nell'anno [[652]] e, secondo alcuni studi, venne sepolto a [[Monza]], accanto <ref>"Fu sepolto accanto alla basilica del beato Giovanni Battista [...]"</ref> alla [[basilica di San Giovanni Battista (Monza)|basilica di San Giovanni Battista]],<ref>L'identificazione della «basilica di San Giovanni Battista» ricordata da Paolo Diacono ([[s:la:Historia Langobardorum - Liber IV|IV, 47]]) è discussa: vi è chi la identifica con la chiesa omonima di [[Monza]] e chi, invece, pone la sepoltura a [[Pavia]], capitale del Regno, nella [[Basilica di San Giovanni Battista (Pavia)|basilica]] fondata dalla figlia di Agilulfo e Teodolinda e moglie di Rotari, [[Gundeperga]]. Cfr. Lida Capo, ''Commento'' a Paolo Diacono, ''Storia dei Longobardi'', p. 526.</ref> sembra in un luogo diverso dalla moglie, mentre indagini più recenti sostengono che il re venne sepolto nella [[Chiesa di San Giovanni in Borgo (pavia)|chiesa di San Giovanni in Borgo]] a [[Pavia]].<ref name=":0">{{Cita libro|autore=[[Paolo Diacono]]|curatore=Antonio Zanella|titolo=[[Historia Langobardorum|Storia dei Longobardi]]|editore=[[Biblioteca Universale Rizzoli|BUR Rizzoli]]|città=[[Vignate]] (MI)|pp=399-401|capitolo=Libro IV, 47|ISBN=978-88-17-16824-3}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Paolo de Vingo|titolo=Le forme di rappresentazione del potere e le ritualità funerarie aristocratiche nel regno longobardo in Italia settentrionale|rivista=Acta Archeologica Academiae Scientiarum Hungaricae, 2012|numero=63}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Piero|cognome=Majocchi|titolo=Piero Majocchi, Sviluppo e affermazione di una capitale altomedievale: Pavia in età gota e longobarda,
La sua tomba venne aperta poco dopo la sua morte e i suoi ''ornamenta'' furono rubati.<ref>Paolo Diacono, Libro IV, 47
==Note==
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