Giacomo II d'Inghilterra: differenze tra le versioni

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Dopo che la sua nomina venne avallata dal [[Parlamento d'Inghilterra|Parlamento]], che gli promise gli stessi contributi che erano spettati a suo fratello e predecessore, alcuni suoi sudditi cominciarono a diffidare della sua politica religiosa apertamente permissiva nei confronti del cattolicesimo e lo sospettarono di [[dispotismo]], arrivando a deporlo e a costringerlo all'esilio durante quella che è passata alla storia con il nome di [[Gloriosa Rivoluzione]]. Il Parlamento inglese lo dichiarò decaduto l'11 dicembre 1688, quello scozzese l'11 aprile [[1689]]. Suo successore non fu il primogenito maschio [[Giacomo Francesco Edoardo Stuart|Giacomo Francesco Edoardo]], cattolico, ma la figlia [[Protestantesimo|protestante]] [[Maria II d'Inghilterra|Maria II]], che regnò affiancata dal marito [[Guglielmo III d'Inghilterra|Guglielmo III d'Orange]]. I due sovrani vennero riconosciuti dal Parlamento e cominciarono a regnare nel 1689.
 
Giacomo venne esiliato, ma tentò ben presto di recuperare il trono perduto: nel 1689 sbarcò nell'[[Irlanda]] cattolica, da dove sperava di riuscire a giungere a Londra guidando i suoi sostenitori, che presero il nome di [[giacobitismo|giacobiti]]. Nonostante avesse raccolto attorno a sé un folto esercito, finanziato in larga parte dal cugino francese [[Luigi XIV di Francia|Luigi XIV]], Giacomo II venne sconfitto nella [[battaglia del Boyne]], presso [[Dublino]], e dovette fare ritorno in Francia, dove visse sino alla fine dei suoi giorni. stefania
 
== Infanzia e giovinezza ==