Camille Flammarion: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Camille era il fratello di [[Ernest Flammarion]] (1846-1936), fondatore del gruppo editoriale francese ''[[Groupe Flammarion]]''. Iniziò la sua carriera dicome astronomo nel [[1858]] come collaboratore dell'[[Osservatorio di Parigi]]. FondòNel nel1883 [[1883]]fondò un osservatorio privatoastronomico a [[Juvisy-sur-Orge]], edotato neldi un [[1887Telescopio rifrattore|rifrattore acromatico]] ladi ''[[Société240 mm astronomiquedi dediametro France]]'',installato dellasotto qualeuna fucupola ildi primometallo presidente.di Fu5 metri anchedi editorediametro, dellae rivistanel quale era presente anche un''L'Astronomie''.enorme Flammarionbiblioteca fue ilun primoquadrante amurale. suggerireNel i1887 nomifondò la [[TritoneSociété (mitologia)|Tritone]]Astronomique ede [[AmalteaFrance]] (mitologiaSAF)|Amaltea]], rispettivamentedi percui lefu luneil diprimo [[Nettunopresidente, (astronomia)|Nettuno]]e fu fondatore e direttore della rivista ''[[Giove (astronomia)|GioveL'Astronomie]]'', sebbeneche questidal nomi1887 nondivulgava sianole statinewsletter ufficialmentedella adottati fino a molti decenni dopoSAF.
 
Flammarion fu il primo a suggerire gli attuali nomi di [[Tritone (astronomia)|Tritone]], satellite di [[Nettuno (astronomia)|Nettuno]] e [[Amaltea (astronomia)|Amaltea]], satellite di [[Giove (astronomia)|Giove]], sebbene questi nomi sarebbero stati ufficialmente accettati solo diversi decenni dopo.
Nonostante il suo bagaglio scientifico, o forse proprio a causa di questo, Flammarion fu molto affascinato da teorie sullo [[spiritismo]] e la [[reincarnazione]], che riecheggiano nelle sue opere letterarie. Fu presidente della [[Society for Psychical Research]] nel [[1923]] e membro della [[Società teosofica]]<ref>[http://www.teosofica.org/it/societa-teosofica/la-societa-teosofica/qualche-nome-di-teosofo-famoso/,53 Qualche nome di teosofo famoso] sul sito http://www.teosofica.org/it</ref>. Come numerosi altri scienziati positivisti, fra cui [[William Crookes]], [[Giovanni Schiaparelli]] e [[Cesare Lombroso]], fu vittima dei raggiri della sedicente medium [[Eusapia Palladino]]<ref>Piero Bianucci, ''Vedere, Guardare. Dal microscopio alle stelle, viaggio attraverso la luce'', UTET 2015, p.207.</ref>.
 
Specialmente nei suoi ultimi anni si avvicinò allo [[spiritismo]], i cui fenomeni considerava come governati da principi scientifici non ancora scoperti. Fu presidente della [[Society for Psychical Research]] nel [[1923]] e membro della [[Società teosofica]]<ref>[http://www.teosofica.org/it/societa-teosofica/la-societa-teosofica/qualche-nome-di-teosofo-famoso/,53 Qualche nome di teosofo famoso] sul sito http://www.teosofica.org/it</ref>. Alla morte del suo amico [[Allan Kardec]] pronunciò un discorso significativo, rifiutando la presidenza della ''Société spirite de Paris''. Tra le sue opere di narrativa ci sono alcune raccolte di storie che descrivono la reincarnazione di uno spirito in altri mondi in forme di vita completamente diverse da quelle terrestri.
Celebre l'aneddoto sui suoi socratici "non lo so". A una signora che, in un salotto, gli chiedeva se secondo lui esisteva la vita su Marte, lo scienziato rispose: "Non lo so". "Ma", insisté la signora, "esiste la vita su un altro pianeta?". L'astronomo ripeté: "Non lo so". Infine, la signora sbottò: "Ma allora, a che cosa vi serve la vostra scienza?". "A dire il vero, non lo so", fu la soave risposta di Flammarion.
 
[[File:Science fiction franske institut.jpg|thumb|Illustrazione dal romanzo fantascientifico apocalittico ''[[La fine del mondo (Camille Flammarion)|La fine del mondo]]'' (''La Fin du monde'', 1894)]]
Si sposò due volte, la prima con Sylvie Petiaux che fondò nel 1899 un'associazione pacifista e quando lei morì sposò la collega Gabrielle Renaudot, anch'essa astronoma. La Renaudot dopo la morte di Camille condusse l'osservatorio da lui fondato fino alla sua morte, nel 1962. Dopo questa data l'osservatorio, praticamente abbandonato, passò alla SAF, e gli strumenti furono trasferiti al quartier generale di quella società.
 
== Riconoscimenti ==