Hoftag: differenze tra le versioni

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Quando il re teneva tali assemblee, poteva invitare chiunque, a sua discrezione: è quindi difficile fare una distinzione netta tra il consiglio dato dai principi e il loro consenso legale a una decisione. Tuttavia fu dal loro obbligo di avvisare il re che presto emerse il diritto di consultare i principi su questioni importanti riguardanti l'impero, come la decisione di intraprendere una [[Esercito del Sacro Romano Impero|campagna militare imperiale]]. Nonostante questo apparente contrattualismo, in realtà la materia su cui il re voleva essere consigliato e ciò che voleva approvare dai principi erano scelti a discrezione del re, quindi l'''Hoftag'' non può certamente essere visto come un esercizio istituzionalmente congiunto del potere da parte dei principi.
[[File:Augsburg,_Silver_Medal_600th_Anniversary_of_1282_Hoftag,_obverse.jpg|sinistra|miniatura| [[Augusta (Germania)|Augusta]] 1282: ''Hoftag'' del re [[Rodolfo I d'Asburgo|Rodolfo I di Germania]]. Medaglia d'argento di [[Anton Scharff]], dritto. 600°º anniversario della [[monarchia asburgica]], 1882. ]]
I documenti medioevali, contenenti importanti decisioni politiche o ordini riguardanti le proprietà imperiali, sottolineano che le decisioni erano state prese con il "consiglio" e il "consenso" dei principi. Entrambi i termini sono usati in tali documenti come sinonimi dal punto di vista legale. Quei principi che non furono invitati o che si trovavano in opposizione al re, tuttavia, non si sentirono vincolati dalle decisioni dell'''Hoftag''.