Giovanni Battista Belzoni: differenze tra le versioni

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→‎Infanzia e gioventù: non sono citate le fonti di questa volontà a italianizzare il cognome
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Partì nell'aprile del 1823 e si diresse in [[Marocco]], da dove pensava di attraversare il deserto per arrivare a [[Timbuctù]]. Raggiunse [[Fez (Marocco)|Fez]] dove incontrò il sovrano che gli diede il permesso di attraversare i suoi territori ed una scorta. Ma quando intraprese il viaggio si rese conto dell'eccessiva ostilità delle popolazioni indigene e tornò indietro. Decise allora di raggiungere Timbuctu dal sud, navigando da [[Gibilterra]] fino alla costa equatoriale del [[golfo del Benin]], per poi recarsi via terra nella capitale dell'antico [[regno del Benin]], l'odierna [[Benin City]] in [[Nigeria]] e chiedere al locale sovrano i permessi e un'imbarcazione per risalire il fiume Niger<ref name="Viaggi in Egitto e in Nubia"/>.
 
Ma poco dopo essere sbarcato in Africa morì di [[dissenteria]] il 3 dicembre del [[1823]] nel porto fluviale di [[Gwato]] (Ughoton, Nigeria), circa 40&nbsp;km prima di [[Benin City]]<ref name=treccani/><ref name="The Gentleman's magazine">{{cita pubblicazione|url= https://www.google.com/books?id=06bPAAAAMAAJ&pg=PA462 |titolo= Mr G. Belzoni |rivista= [[The Gentleman's Magazine]] |editore= [[Edward Cave|Sylvanus Urban]] |volume= Volume 135 |p= 462 |anno= 1824 |lingua=en }}</ref><ref>{{cita libro|url= http://books.google.com/books?id=ojEhe_tsd3MC&pg=PA49 |titolo= Travellers in Egypt |capitolo= A Pioneer Egyptologist: Giovanni Baptista Belzoni, 1778-1823 |autore= Peter A. Clayton |p= 49 |curatore= Paul Starkey, Janet Starkey |editore= I.B.Tauris, 2001
|ISBN= 1860646743 |lingua= en }}</ref>. Il signor Houtson, che lo accompagnava in questa spedizione, lo fece seppellire ai piedi di un albero alla periferia di Gwato, e sulla tomba fece apporre un'epigrafe recante il nome e la data di morte del Belzoni. Fece anche scrivere la seguente preghiera:''"Il gentiluomo che ha messo questa epigrafe sulla tomba del celebrato e intrepido viaggiatore, spera che ogni europeo che visiti questo posto faccia pulire il terreno e riparare lo steccato intorno, se necessario"''. Un viaggiatore europeo che tornò sul luogo circa quarant'anni dopo non trovò nient'altro che l'albero<ref name="The Gentleman's magazine"/>.