Raffaele Carrieri: differenze tra le versioni

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Nel [[1923]] si stabilisce a [[Parigi]] dove riesce ad entrare in contatto con importanti intellettuali d'avanguardia. Nel [[1930]], forte delle conoscenze accumulate in Francia, si stabilisce a [[Milano]] e comincia a lavorare come critico d'arte per numerose testate giornalistiche, tra le quali ''[[Il Corriere della Sera]]''.
 
Sarà questa un'attività che lo vedrà impegnato per tutta la vita. Carrieri pubblicherà anche numerose monografie di successo dedicate a grandi artisti contemporanei: [[Amedeo Modigliani]], [[Pablo Picasso]], [[Blaise Cendrars]], [[Massimo Campigli]], [[Salvatore Fiume]], [[Renato Guttuso]], [[Domenico Cantatore]] e di poeti e intellettuali tra cui l'esule armeno [[Hrand Nazariantz]]... Ad essa, nel dopoguerra, affiancherà quella di poeta, pubblicando una serie di raccolte di versi che gli varranno il generale apprezzamento della critica e numerosi riconoscimenti; tra gli altri, nel 1953, il [[premio Viareggio]] per il volume "''Il trovatore"'' (Mondadori).<ref>{{Cita web|url = http://www.premioletterarioviareggiorepaci.it/premi/vincitori/1-Premio%20Letterario%20Viareggio-R%C3%A8paci|titolo = Premio letterario Viareggio-Rèpaci|sito = premioletterarioviareggiorepaci.it|accesso = 9 agosto 2019}}</ref>
Si spense nel 1984 a [[Pietrasanta]] (LU), dove si era ritirato da alcuni anni.