Giovan Battista Marino: differenze tra le versioni

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=== «L'Occhiale» dello Stigliani (1627) ===
Nel [[1627]] lo Stigliani dà poi alle stampe il suo ''Occhiale'', quasi sicuramente scritto (almeno per la gran parte) e fatto circolare ancor vivente il Marino, in cui si espongono minuziosamente tutti i presunti errori e i difetti dell’''Adone''; la pubblicazione scatena una delle polemiche letterarie più durevoli e appassionate di ogni tempo in Italia, a cui prendono parte [[Agostino Lampugnani]] con un suo ''Antiocchiale'' (secondo l'Aprosio la prima opera antistiglianesca in ordine di tempo, ma rimasta manoscritta), [[Andrea Barbazza (poeta)|Andrea Barbazza]] con un suo ''Le Strigliate a Tommaso Stigliani per Robusto Pogommega'' (1629) con interessanti sonetti ingiuriosi all'indirizzo del materano, cui si possono accostare le ''Staffilate'' di [[Giovanni Capponi]] ([[1637]]); [[Girolamo Aleandro (il Giovane)|Girolamo Aleandro il Giovane]] con la ''Difesa dell'Adone'' ([[1629]]); [[Gauges de Gozze]] con un ''Vaglio etrusco'' e una ''Difesa d'alcuni luoghi principali dell'Adone'' rimasti manoscritti; [[Scipione Errico]] con ''L'Occhiale appannato'' ([[1629]]); [[Nicola Villani]] con ''Uccellatura di Vincenzo Foresi all'Occhiale del cavalier Tommaso Stigliani'' ([[1630]]) e ''Considerationi di Messer Fagiano sopra la seconda parte dell'Occhiale del cavalier Stigliani'' ([[1631]]); [[Angelico Aprosio]] con ''Il vaglio critico di Masoto Galistoni da Terama, sopra Il mondo nuovo del cavalier Tomaso Stigliani da Matera'' ([[1637]]), ''Il buratto'' ([[1642]]), ''L'Occhiale stritolato'' ([[1642]]), ''La sferza poetica di Sapricio Saprici ... per risposta alla Prima censura dell'Adone del Cavalier Marino fatta del Cavalier Tommaso Stigliani'' ([[1643]]), ''Del veratro: apologia di Sapricio Saprici per risposta alla seconda censura dell'Adone del cavalier Marino, fatta dal cavalier Tommaso Stigliani'' (le cui due parti uscirono invertite, la I. nel [[1645]] e la II. nel [[1647]]); e numerosi altri, tra cui si possono citare [[Teofilo Gallaccini]] con sue ''Considerazioni sopra l'Occhiale'', ms., una ''Difesa dell'Adone'' di [[Giovanni Pietro D'Alessandro]] e componimenti antistiglianeschi a profusione di [[Giovan Francesco Busenello]] (''La Coltre, ovvero Lo Stigliani sbalzato''), [[Giovan Battista Capponi]], [[Luca Simoncini]], [[Giovanni Argoli]] e numerosi altri.
 
Tuttavia l’''Occhiale'' ha il pregio, riconosciuto dagli esegeti moderni, di dar conto tempestivo e molto accurato di una gran parte dell'erudizione che il Marino aveva rovesciato generosamente nell’''Adone'', precisando un'infinità di luoghi classici e meno classici a cui il poeta napoletano si era rifatto ingaggiando col lettore una tacita gara di riconoscimenti dotti. Curiosamente, l'unica opera mariniana che abbia goduto d'ininterrotta fortuna editoriale, fino ai primi del Novecento, è il poemetto sacro ''[[La strage degli innocenti (Marino)|La strage degli innocenti]]''.