Stenografia: differenze tra le versioni

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== Storia ==
La stenografia era probabilmente già utilizzata nell'[[antica Grecia]] ai tempi di [[Senofonte (storico)|Senofonte]], mentre è ampiamente attestato il suo impiego da parte dei [[Civiltà romana|Romani]]: [[Marco Tullio Tirone]], il segretario di [[Marco Tullio Cicerone|Cicerone]], per trascrivere i discorsi di quest'ultimo aveva infatti inventato quelle che poi furono chiamate ''[[Note tironiane|Notae Tironianae]]'', un sistema di circa 4000 simboli che sostituivano le radici verbali o le loro lettere finali. Secondo [[Dione Cassio]] , [[Mecenate]] fu inventore di un sistema stenografico. Questo sistema fu poi adottato per diversi secoli finché, dopo l'[[XI secolo]], cadde quasi completamente nell'oblio.
 
La stenografia moderna ha inizio verso la fine del [[XVI secolo]] e si sviluppa per circa due secoli, soprattutto in [[Inghilterra]], con l'invenzione di diversi linguaggi a base geometrica: in particolare il sistema [[Samuel Taylor (stenografo)|Taylor]], adattato all'[[lingua italiana|italiano]] da Emilio Amanti, ma perfezionato da [[Filippo Delpino]], che lo rese il primo sistema largamente impiegato in [[Italia]], pur con i suoi difetti peraltro ereditati dal sistema inglese di origine; seguìto dal più efficiente sistema [[Isaac Pitman|Pitman]], adattato anch'esso all'[[lingua italiana|italiano]] da [[Giuseppe Francini]] e, a [[Malta]], da [[Giuseppe Francini|Peter Paul De Cesare]].