Carbocatione: differenze tra le versioni

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In [[chimica organica]], si definisce '''carbocatione''' (talvolta chiamato impropriamente "ione carbonio"<ref>{{Cita|Solomons|p. 122}}.</ref>) un [[catione]] derivato da una [[molecola]] [[composto organico|organica]] la cui [[carica (chimica)|carica]] risiede su un [[atomo]] di [[carbonio]]. La carica positiva rende la particella estremamente reattiva, in grado di legarsi ad [[anione|anioni]] o di sottrarre elettroni da altre molecole vicine (in altre parole, si comportano da [[elettrofilo|elettrofili]]<ref>{{Cita|Solomons|p. 123}}.</ref>).
 
I carbocationi alchilicicachi derivano dagli [[alcani]] per [[scissione eterolitica]]<ref>{{Cita|Solomons|pp. 122 e 161}}.</ref> ed hanno una geometria simile a quella dei [[alchile|radicali alchilici]]: l'atomo di carbonio che reca la carica positiva ha [[Ibridazione degli orbitali|ibridazione]] ''sp<sup>2</sup>'', ed ha quindi struttura planare; l'orbitale ''p'' perpendicolare al piano del carbocatione, non coinvolto nell'ibridazione, è vuoto.
 
Sebbene i carbocationi alchlici siano piuttosto instabili, nel [[1962]] [[George A. Olah]] mise a punto la loro preparazione in [[pentafluoruro di antimonio]] (SbF<sub>5</sub>), dove risultano abbastanza stabili per essere rilevati con indagini [[spettroscopia|spettroscopiche]].<ref>{{Cita|Solomons|p. 161}}.</ref>