Piazza dei Miracoli: differenze tra le versioni

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== Topografia ==
A differenza di altre città, il Duomo non sorge nel mezzo del centro storico, ma in una zona decentrata, più precisamente l'angolo nord-ovest. Tale scelta deriva sia dall'espansione della vecchia città altomedioevale, molto più piccola e quindi come segno di potere, sia perché vicino all'arcivescovado e costruito sopra una precedente chiesa sempre intitolata a Santa Maria. Il mantenimento, insieme a quello del complesso monumentale, è affidato fin dai tempi della sua costruzione all'[[Opera della Primaziale Pisana]].
I monumenti della piazza secondo alcuni sono disposti secondo lo schema della [[Bilancia (astrologia)|Bilancia]] [[Zodiaco|zodiacale]] di cui la Torre è il fulcro.<ref name=":1">[{{Cita web|url=http://www.torrepisa.com/duomo-di-pisa/ |titolo=Duomo Didi Pisa<!|sito=www.torrepisa.com|accesso=2019-11- Titolo generato automaticamente -->]07}}</ref>
 
La piazza è pedonalizzata ed è ricoperta da un grande prato. Assunse l'aspetto definitivo solo nel [[XIX secolo]], soprattutto ad opera dell'architetto [[Alessandro Gherardesca]], che demolì alcune costruzioni preesistenti, innalzò la nuova residenza capitolare (abbattuta nel [[1863]]) e si interessò al restauro dei celebri monumenti.
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In epoca [[Alto medioevo|altomedioevale]] fu edificata una chiesa, intorno al X secolo, che si suppone fosse intitolata a Santa Maria. Tale chiesa era dotata di un battistero a sé stante. Recenti scavi archeologici hanno mostrato come tale chiesa effettivamente sia esistita, ma mai completata.<ref name=":0" /> Un edificio di forma ottagonale le cui fondamenta si conservano all'interno del chiostro del Campo Santo, che era ritenuto essere il battistero di questa prima cattedrale è stato invece fatto risalire al XIV secolo e quindi facente parte del Campo Santo stesso in una delle sue differenti fasi di costruzione.
 
La piazza per come la conosciamo inizia ad avere forma nel [[1063]] ([[1064]] secondo il [[Calendario pisano|calendario in stile pisano]] vigente all'epoca) quando viene fondato il nuovo duomo della città intitolato a Santa Maria Maggiore. Tale opera fu finanziata grazie all'impresa militare pisana in Sicilia, ai danni dei musulmani, guidata da [[Giovanni Orlandi]] appartenente alla [[Orlandi (famiglia)|famiglia Orlandi]]. All'epoca la zona rimaneva al di fuori delle [[Mura di Pisa|mura]] per le quali era previsto un ampliamento realizzato poi nel [[1156]] dal console [[Cocco Griffi]]. Tre anni prima delle mura inizia anche la costruzione del nuovo Battistero, stavolta posto di fronte alla chiesa e con un diametro pari alla larghezza della facciata del duomo. La porta d'accesso delle mura è la [[Porta del Leone]], che si configura come uno dei principali punti d'accesso alla città.
 
Tale porta è aperta nell'angolo nord ovest della piazza in una piccola area maggiormente fortificata e protetta da tre torri: [[Torre di Santa Maria (Pisa)|Santa Maria]], [[Torre del Leone|del Leone]] e [[Torre di Catallo|di Catallo]]. Nel 1173 si inizia la costruzione del campanile. Verso la fine di questo secolo si inizia anche la costruzione della residenza dei [[Canonico|canonici]] a sud del campanile, chiudendo così la piazza sul lato est. La piazza viene poi delimitata a sud dall'edificio dello Spedale Nuovo di Santo Spirito (occupato adesso dal [[museo delle sinopie]]) nel [[1257]] ed a nord, a ridosso delle mura, dal Campo Santo ([[1277]]).
 
La disposizione dei tre principali edifici, le loro relazioni spaziali, la particolare configurazione e volumetria del Battistero sono oggetto di studio interdisciplinare, fra architettura, geometria, teologia.<ref>[[{{Cita libro|autore=Franca Manenti Valli]], ''|titolo=Pisa. Lo spazio e il sacro'', con prefazione del card. [[Gianfranco Ravasi]], |anno=2016|editore=Polistampa, |città=Firenze, 2016|ISBN=8859616662}}</ref><ref>''{{Cita news|autore=|titolo=La Piazza dei MiacoliMiracoli: numeri e alchimie'', in «|pubblicazione=Corriere Fiorentino», |data=31 maggio 2019}}</ref>
 
Il volto della piazza cambia profondamente durante il dominio [[Medici|mediceo]] della città: la Porta del Leone viene chiusa per sempre e l'area davanti a tale accesso viene concessa alla comunità ebraica per il loro [[Cimitero ebraico di Pisa|cimitero]]; viene aperta una nuova porta chiamata, per l'appunto, [[Porta Nuova (Pisa)|Porta Nuova]] sul lato ovest della piazza lungo la strada davanti all'[[Ospedale Santa Chiara|ospedale]]. Quest'ultimo viene totalmente modificato in stile fiorentino, perdendo ogni connotazione gotica originale.
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== Monumenti ==
La disposizione dei monumenti, sebbene edificati in diverse epoche, non è casuale: essi fanno parte di uno stesso progetto che includeva fin dall'inizio la chiesa, il battistero e il campanile secondo uno schema ben preciso. Quale esso fosse è ancora oggetto di studi: alcuni ci ritrovano costellazioni (la [[Bilancia (costellazione)|Bilancia]])<ref>[http name="://www.pisacentro.com/duomo-di-pisa/ Il duomo su1" www.pisacentro.com]</ref>, altri invece riferimenti alla [[latitudine]] e [[longitudine]]. Diversamente invece Campo Santo e Spedale di Santo Spirito che furono costruiti come "cornice" alla piazza per assolvere ad alcuni obblighi.
 
[[File:Piazza dei Miracoli.jpg|thumb|center|upright=2|Dettagli architettonici]]
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I muri erano una volta [[affresco|affrescati]]: il primo affresco fu eseguito nel [[1360]], l'ultimo circa tre secoli più tardi. Le ''Storie dell'Antico testamento'' di [[Benozzo Gozzoli]] (XV secolo) si trovavano nella galleria nord, mentre quella sud era famosa per le ''Storie della Genesi'' di Piero di Puccio (fine del XV secolo). L'affresco più interessante è il realistico [[Trionfo della Morte (Buffalmacco)|Trionfo della Morte]], opera di [[Buonamico Buffalmacco]].
 
Il 27 luglio [[1944]] una scheggia di bomba [[Alleati della seconda guerra mondiale|alleata]] provocò un inizio di incendio il quale, non potendo essere spento rapidamente a causa delle cisterne sotto vigilanza militare, fece scaturire un vero e proprio incendio che bruciò le travi in legno del tetto del Campo Santo il quale collassò arrecando ingenti danni alle opere custodite. Il piombo della copertura del tetto, fuso dal calore, danneggiò gli affreschi in modo gravissimo. Dal 1945 ad oggi sono ancora in corso lavori di restauro, che fra l'altro hanno portato al recupero delle preziose [[sinopie]] oggi esposte nel [[Museo delle Sinopie (Pisa)sinopie|Museo delle Sinopie]], situato nell'antico ospedale del XIII secolo a sud della piazza.
 
=== Altri edifici ===
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L'edificio che chiude la piazza ad est ha una storia molto complessa. Nato come residenza dei canonici del Duomo nel XII secolo conserva ben poco di questo periodo, essenzialmente una struttura a torre che oggi fa parte dell'angolo sud-est dell'edificio stesso e che reca nella sua pianta bassa delle volte affrescate con Gesù Cristo e i simboli degli evangelisti.
Varie furono le modifiche e le espansioni fatte negli anni, tra le quali l'aggiunta della chiesetta di San Ranierino (poi demolita nel XIX secolo) e, nel XVII secolo, la trasformazione dell'edificio in seminario diocesano. Nel 1784, col trasferimento del seminario, il palazzo passò a mani private diventando un'accademia di belle arti. Nel 1887 infine l'edificio tornò ad una gestione religiosa divenendo un convento di suore di clausura. Infine, nel 1989, il palazzo fu acquistato dall'[[Opera della Primaziale Pisana|Opera del Duomo]] per trasformarlo definitivamente in [[Museo dell'Opera del Duomo (Pisa)|Museomuseo]], in modo da poter raccogliere le opere d'arte che fino ad allora erano custodite nei magazzini della [[fabbriceria]].
 
L'ultimo edificio di interesse si trova nel lato nord-est lungo le mura, a continuazione del Campo Santo, e si tratta del '''[[Palazzo dell'Opera della Primaziale Pisana|Palazzo dell'Opera del Duomo]]'''. Tale edificio, anch'esso molto modificato nei secoli, conserva parti antiche unite a moderne. Con lo spostamento degli uffici amministrativi e del Capitolo della Primaziale, dal [[2014]] parte del primo piano è diventata visitabile e viene utilizzata per mostre temporanee. Nell'ingresso principale è possibile vedere una pianta del complesso datata 1917 assieme ad alcune foto d'epoca. Altre parti visitabili sono nella libreria e nella biglietteria dove risultano ancora visibili parti di affreschi o bozzetti sulle pareti e qualche bassorilievo, oltre alla struttura muraria originaria.
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=== Altro ===
La Piazza del Duomo è chiusa a nord e ovest dalle [[mura di Pisa|mura medievali]] con la [[Torre di Santa Maria (Pisa)|Torre di Santa Maria]], la [[Porta del Leone]], la [[Torre di Catallo]] e [[Porta Nuova (Pisa)|Porta Nuova]], mentre il lato sud è occupato dalla lunga struttura dell'antico Spedale di Santo Spirito, oggi parte degli [[Ospedale Santa Chiara|Spedali Riuniti di Santa Chiara]] e ospita tra l'altro il [[Museo delle sinopie]]; accanto al campanile si trova il [[Museo dell'Opera del Duomo (Pisa)|Museo dell'Opera del Duomo]].
 
La lupa di Roma fu messa nel pratino tra il campanile e il [[Palazzo dell'Opera della Primaziale Pisana|palazzo dell'Opera del Duomo]] nel [[1926]] in occasione della visita di [[Benito Mussolini|Mussolini]] a Pisa.
 
La monumentale fontana che accoglie all'ingresso della piazza da Via Santa Maria è opera di Giuseppe Vaccà (basamento e fontana) e di [[Giovanni Antonio Cybei]] (il gruppo marmoreo dei putti che reggono gli stemmi di Pisa e dell'[[Opera della Primaziale Pisana|Opera]]).
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Vicino alla porta di San Ranieri si trova una colonna che sorregge un vaso di foggia Romana. Esso era una volta un monumento molto più grande e prezioso, simbolo del potere imperiale. Secondo la leggenda infatti il vaso, che riporta una scena [[Bacco|bacchica]], era ritenuto il vaso del ''"talento che Cesare imperatore diede a Pisa con lo quale si misurava lo censo che a lui era dato"''. Il monumento, creato da [[Lupo di Francesco]] nel [[1320]], era composto da una base attica sulla quale poggiava una colonna di [[Porfido rosso antico|porfido rosso]]. Sopra tale colonna, a sua volta poggiava un capitello composito che sorreggeva un abaco sagomato recante l'iscrizione commemorativa del monumento. Infine, sopra l'abaco, era posto un leone in marmo il quale reggeva sulla schiena una piccola colonna con sopra il vaso del talento. Tale vaso era chiuso da un coperchio sormontato da una statuetta.
Dopo l'incendio in Duomo del [[1595]] l'opera fu smantellata e poi sostituita da una versione semplificata con una colonna in granito e una copia del vaso Romano.
Attualmente la colonna in porfido rosso si trova nel Campo Santo, il leone in marmo è usato come basamento di un leggio nel Battistero, mentre il vaso originale è nei magazzini dell'Opera del Duomo]].
 
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