Hedy Lamarr: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
IndyJrBot (discussione | contributi)
K.Weise (discussione | contributi)
Riga 70:
A partire da questo suo primo film americano si precisano le caratteristiche del personaggio Hedy Lamarr: una recitazione statica che già si è prefigurata a partire da ''Estasi'', con l'attrice che si offre alla macchina da presa lasciando che sia l'obiettivo a fare il suo lavoro, e un look che per vent'anni diventa il suo marchio di fabbrica,<ref>{{cita|Barton|p. 105|}}.</ref> capelli lunghi fino alle spalle, pettinati a onda, separati da una scriminatura centrale, e un viso di simmetria perfetta, le sopracciglia a formare due archi perfetti sulla carnagione chiara. Il fotografo George Hurrell si lamenta di non riuscire a tirare fuori da lei ciò che vorrebbe a causa della sua staticità, che definisce incapacità di immedesimazione.<ref>J.Kobal, ''People Will Talk'', Londra 1991, citato in {{cita|Barton|p. 106|}}</ref>
 
[[File:Algiers 1938 (3).jpg|thumb|Hedy Lamarr (dx) con [[Charles Boyer]] e [[Sigrid Gurie]] nel film ''Il bandito della Casbah'']]
Mayer e il sistema di Hollywood decretano che quella di Hedy Lamarr è una bellezza esotica, massima icona della vecchia Europa con sfumature persino mediorientali; il suo fascino agisce non solo sugli uomini, che rimangono senza fiato in sue presenza, ma anche come modello che fa sentire più a loro agio le donne nel ruolo femminile: l'emancipazione della donna americana si è infatti sviluppata fino agli anni trenta all'inseguimento di un'eguaglianza impossibile, invece Hedy Lamarr rappresenta il ritorno del fascino femminile, mediato dall'ambientazione di decadenza fantastica di ''Un'americana nella Casbah''.<ref>{{cita|Barton|p. 107-108|}}.</ref>
 
Riga 77:
[[File:Hedy Lamarr in Lady of the Tropics 4.jpg|thumb|In ''[[La signora dei tropici]]'', 1939]]
Fallito il progetto, gli uomini della MGM pensano ad altro, sempre partendo dall'idea di un'ambientazione esotica che già comincia a caratterizzare il personaggio. Lo sceneggiatore [[Ben Hecht]] propone un adattamento della ''[[Manon Lescaut]]'' di [[Giacomo Puccini]] in ambientazione orientaleggiante, che prevede la trasformazione di una Hedy Lamarr dall'immagine aristocratica della vecchia Europa:
{{citazione|C'era una scena in una radura, dopo una marcia nella giungla, in cui i miei vestiti erano piuttosto succinti; anche questo mi attirava. Ero stata una “signora”già"signora" già abbastanza a lungo. Volevo un po' di sex appeal|Hedy Lamarr<ref>{{cita|Lamarr|p. 56|}}.</ref>}}
In ''[[La signora dei tropici]]'' (''Lady of the tropics'', 1939, di [[Jack Conway]]) Hedy Lamarr interpreta il ruolo di Manon de Vargnes, una bellezza meticcia che a [[Saigon]] sogna di sposare un uomo che la porti a Parigi. Il production code impone che una storia d'amore inter-razziale non possa finire bene; Manon spara a un uomo per salvarne un altro, quindi si toglie la vita.