Peppone: differenze tra le versioni

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Don Camillo, parroco del paese, è un bravo presbitero che non incarna certo lo stereotipo del mite pretino perbenista di provincia: egli è infatti impulsivo ed esuberante, nonché dotato di una grande forza.
 
I due, se da una parte sono sempre pronti a litigare, graniticamente convinti della bontà delle proprie posizioni, alla fine riescono poi a mediare e a trovare una soluzione che li mette d'accordo. Nonostante le sue idee comuniste, Peppone è credente e, a volte, lo si vede entrare di soppiatto in chiesa per pregare o donare un cero. In più è un fervente patriota, quasi a livelli di [[nazionalismo di sinistra]], anche se spesso tenta di nasconderlo, come si può dedurre dal discorso che fa, ispirato dalle note della ''[[La canzone del Piave|Canzone del Piave]]'', nel film ''[[Don Camillo e l'onorevole Peppone]]''. Nello stesso discorso dice di essere nato nel [[1899]] e di aver combattuto nella [[prima guerra mondiale]]. Nello stesso film, in un [[flashback]], si viene a sapere che ha fatto il partigiano e proprio a quel periodo risale il suo primo burrascoso incontro con don Camillo. Adattamento cinematografico a parte, Peppone e don Camillo sono coetanei: entrambi classe [[1899]], entrambi hanno combattuto nella [[prima guerra mondiale|Grande Guerra]], entrambi decorati con medaglia d'argento al valore militare.
 
Gli episodi che vengono narrati da Guareschi ci mostrano un personaggio caratteristico, pieno di quella tipica schiettezza emiliana, in parte caricaturale e in parte assolutamente familiare. Nella riduzione cinematografica, Peppone è interpretato dall'[[attore]] [[Gino Cervi]]. In realtà, il primo candidato al ruolo di Peppone fu lo stesso Guareschi, che però si rivelò immediatamente inadatto a recitare davanti a una macchina da presa.