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Un uso più moderno del filatterio si può trovare in “A true narrative of the horrid hellish popish-plot” (1682), illustrato da [[Francis Barlow]]. Anche nei lavori satirici di [[James Gillray]] (1756-1815) vi è un ampio uso del filatterio, che assume una forma astratta, sempre più simile al moderno balloon. Altri autori che fanno un uso proprio del filatterio sono [[Rodolphe Töpffer]] (1799-1846), [[George Cruikshank]] (1792 - 1878), entrambi autori satirici.
 
Curiosamente in quello che è considerato il primo personaggio a fumetti, [[The Yellow Kid]] (1895), di [[R. F. Outcault]], inizialmente il testo non è contenuto in balloon, ma in moderni filatteri, in forma di cartelli, manifesti e scritte sugli abiti dei personaggi. Dal 1896 però anche in Yellow Kid l'uso dei balloon diventa la regola, e con l'inizio dell'ampia diffusione dei comics sui quotidiani, il balloonnballoon diventa un segno grafico indipendente e riconosciuto.<ref name=evolution>[http://bugpowder.com/andy/e.speechballoons.evolution.html Evolution of speech balloons] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20060714153706/http://bugpowder.com/andy/e.speechballoons.evolution.html |data=14 luglio 2006 }}. (consultato il 24-07-2006)</ref><ref name=ceci>{{fr}}[http://rhrt.edel.univ-poitiers.fr/document.php?id=555 Ceci n'est pas une bulle ! - Structures énonciatives du phylactère]</ref>
 
== Note ==