Roma sparita: differenze tra le versioni
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{{Opera d'arte
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| grandezza immagine=
| titolo=Roma Sparita
| artista=[[Ettore Roesler Franz]]
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| ubicazione=[[Museo di Roma a Palazzo Braschi|Museo di Palazzo Braschi]] e [[Museo di Roma in Trastevere|museo in Trastevere]]
}}
'''''Roma Sparita''''' è una serie di centoventi
I centoventi [[Acquerello|acquerelli]] su carta furono realizzati tra il [[1878]] ed il [[1896]] e raffigurano scene di vita quotidiana sulle vie del [[Centro storico di Roma|centro storico della capitale]]: gente che fa lavori comuni, che stende i panni o li lava sul [[Tevere]], che passeggia, che parla del più e del meno, che fa compere.
== Storia ==▼
[[Image:PiazzaDiSanPietroInVincoliByRoeslerFranz.jpg|thumb|[[Piazza di San Pietro in Vincoli]]]]▼
[[Image:PiazzaBarberiniByRoeslerFranz.jpg|thumb|[[Piazza Barberini]]]]▼
▲== Storia ==
=== La prima serie di quaranta quadri ===
Nel 1883 il Sindaco di Roma [[Leopoldo Torlonia]] acquistò dall’artista i 40 acquerelli che componevano la '''prima serie''' di “Roma Sparita” e che furono inizialmente conservati nel [[Palazzo Senatorio]] in Campidoglio.
Nel [[1883]] vengono esposti nel [[Palazzo delle Esposizioni]]. Nel [[1884]] la stessa serie viene esposta nella "Società degli amatori e cultori delle Belle Arti", mostra ripetuta nel [[1891]].
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=== Le serie successive ===
Il 4 maggio 1908, un anno dopo la morte di [[Ettore Roesler Franz]], il Comune di Roma, attraverso il Sindaco di quel tempo [[Ernesto Nathan]], comprò i rimanenti 80 acquerelli che componevano '''la seconda e terza serie''' di “Roma Sparita” da suo fratello ed erede universale Adolfo.
L'intento era quello di creare un museo apposito che mostrasse tutta quanta l'opera del Franz e della ''Roma Sparita''.
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Le opere attualmente sono tutte custodite al [[Museo di Roma in Trastevere]] (già “Museo del Folklore”) in piazza Sant’Egidio e vengono periodicamente esposte.
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In questo periodo Roma aveva l'aspetto di una cittadina provinciale e molto arretrata rispetto ad altre [[capitale (città)|capitali]] dell'[[Europa Occidentale]] proprio così che Franz l'ha dipinta e voluta farcela conoscere, ma poi, divenendo capitale d'[[Italia]], si dovette cambiare il piano regolatore al di fuori delle mura del centro storico, fenomeno che man mano, molto lentamente (a partire dal [[secondo dopoguerra]]) farà sparire il mondo di Roesler Franz e della ''Roma Sparita''.
In un suo scritto in inglese (una sorta di “testamento spirituale”) del 1894, Ettore Roesler Franz auspicava che, in futuro, la sua collezione '''Roma Sparita''' ''“dovrebbe essere posta in una sala speciale con una grande carta topografica della vecchia Roma in cui io darei indicazioni dei luoghi dove sono stati ripresi i quadri e questo faciliterebbe gli studiosi delle future generazioni nel capire quale era l’aspetto di Roma prima dei presenti mutamenti”''.
L’artista, di conseguenza, è stato un precursore dei moderni ambientalisti. Era un artista cosmopolita e di mentalità europea che ha voluto dare testimonianza del suo tempo rendendosi conto che le città che ritraeva stavano scomparendo o rinascendo. Ettore Roesler Franz eliminò dalla raffigurazione in alcuni quadri dove sarebbero stati presenti i segni dell'imminente progresso, come a voler amplificare l'arretratezza della nuova (per l'epoca) capitale del [[Regno d'Italia]].
Roesler Franz faceva dapprima delle foto o degli schizzi, poi con un [[punteruolo]], dopo posta la foto sviluppata o lo schizzo sulla carta da acquerello, bucherellava i contorni per creare un disegno preciso e definito, poi con una mano leggera contornava con un [[lapis]] i soggetti più lontani e da rendere meno definiti, poi ripassava i segni da rendere più definiti, vale a dire i più vicini e dettagliati, indi pitturava i disegni con gli acquerelli.
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==Galleria d'immagini==
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Image:
Image:PortoDiRipettaByRoeslerFranz.jpg|Porto di Ripetta
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