Questione omerica: differenze tra le versioni

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==Il dibattito presso gli antichi==
Tutti gli autori antichi ci informano che una fissazione per iscritto dei due poemi era avvenuta già al tempo di [[Pisistrato]], ad [[Atene]] nel VI secolo da.C.: si trattò di una sorta di edizione nazionale che finì per prevalere su quelle dovute a singole comunità cittadine, che già da tempo circolavano in tutta la Grecia affiancate da quelle nate a cura di privati. La suddivisione dei poemi in 24 canti, contrassegnati da lettere maiuscole per l'Iliade e da minuscole per l'[[Odissea]], è di età alessandrina.
Proprio a partire dalla redazione pisistratea e dalla composizione orale dei due poemi, nasce e si sviluppa la questione omerica.
Inoltre, a seguito di studi, si è scoperto che tra la scrittura dell'Iliade e dell'Odissea passarono alcuni secoli.
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{{vedi anche|Grammatici alessandrini}}
Chi propende per un'origine antica fa risalire la questione omerica al III secolo a.C., in [[epoca ellenistica]], quando due grammatici alessandrini, [[Xenone]] ed [[Ellanico (grammatico)|Ellanico]], basandosi su discrepanze di contenuto fra Iliade e Odissea, giunsero a pensare che fossero stati scritti da due persone diverse, meritandosi così l'appellativo di χωρίζοντες (''chorizontes''), ovvero separatori. Le loro idee, che non arrivavano quindi alla decostruzione dei poemi, furono aspramente contrastate qualche secolo dopo da [[Aristarco di Samotracia]] insieme a Zenodoto di Efeso e Aristofane di Bisanzio. Questi, dall'alto della sua autorità di direttore della [[Biblioteca di Alessandria]], con lo scritto ''Contro il paradosso di Xenone'', liquidò le tesi come eresie. Le diversità fra i due poemi, però, permasero e furono spesso giustificate con motivazioni fantasiose ed ingenue; ad esempio l'anonimo autore del ''Sul sublime'', attribuisce l'[[Iliade]] ad un [[Omero]] più giovane e l'[[Odissea]] ad una fase matura e senile della vita del poeta, giustificando questa affermazione con la diversità caratteriale dei protagonisti dei due poemi: da un lato l'irruente e iroso [[Achille]] e dall'altra il saggio ed accorto [[Odisseo]].
 
 
==D'Aubignac e Vico==