1. Fußballclub Union Berlin: differenze tra le versioni

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Dietro a questi frequenti cambi di denominazione e riassetti societari si celava la regia politica che sovrintendeva allo sport in Germania Est: a titolo d'esempio, la creazione del TSC Berlin fu voluta espressamente dalla segreteria distrettuale della [[Partito di Unità Socialista di Germania|SED]] (il partito egemone del regime tedesco-orientale) al fine di disporre di una società sportiva di matrice civile da contrapporre con efficacia ai club controllati dalle forze militari (ossia la [[Sportvereinigung Dynamo|Dynamo]], espressione della ''[[Volkspolizei]]'', e l'[[Armeesportvereinigung Vorwärts|ASV Vorwärts]], controllato dall'[[Nationale Volksarmee|esercito]]).
 
Questa volubilità ebbe però il risultato di annacquare l'identità del club, che perse così il suo ''appeal'' nei confronti dei tifosi, che fino alla costruzione del [[muro di Berlino]], iniziata nel 1961, preferirono di gran lunga seguire le partite della già citata [[SC Union 06 Berlin]], creata dagli "scissionisti" a Berlino Ovest, piuttosto che quelle del TSC. In aggiunta l'emorragia di giocatori talentuosi proseguì anche dopo l'istituzione della Germania Est (nomi come [[Günther Wirth]], [[Horst Assmy]] e [[Lothar Meyer]] passarono infatti al [[Vorwärts Berlin|Vorwärts]] o alla [[Dynamo Berlino|Dynamo]]), sicché fino al 1962 la squadra rimase confinata in terza serie.
 
Ritornato in DDR-Liga, il TSC Berlin si propose come squadra di vertice, ma ancora per diverso tempo non riuscì a rientrare in Oberliga. Di questo periodo resta particolarmente nota la vittoria per 15-1 ottenuta contro il [[SC Frankfurt]] all'ultima giornata del campionato 1963-1964, chiuso al secondo posto alle spalle del [[SC Neubrandenburg]].
 
=== Dalla riunificazione alla storica promozione in Bundesliga del 2019 ===