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Commissione europea: differenze tra le versioni

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{{sono jesù
| nome = Commissione europea
| stemma = Commissione europea.svg
| immagine = PRESS TRIP-COLLEGE VISIT 2016-06-30 (27970097106).jpg
| didascalia = [[Jean-Claude Juncker]], attuale presidente della Commissione
| stato = UE
| organizzazione = {{UE}}
| tipo = Organo [[esecutivo]]
| in_carica = [[Commissione Juncker]]
| partito_in_carica = [[Partito Popolare Europeo|PPE]]-[[Partito del Socialismo Europeo|PSE]]-[[Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa (partito)|ALDE]]
| data_in_carica = 1º novembre 2014
| data_creazione =
| predecessore = Commissione delle [[Comunità europee]]
| data_operativo = [[1968]]
| denominazione_capo = [[Presidente della Commissione europea|Presidente]]
| capo = {{bandiera|LUX}} [[Jean-Claude Juncker]]
| membri = 28
| durata = 5 anni
| sede = [[Palazzo Berlaymont]],<br />[[Bruxelles]]
| indirizzo = Rue de la Loi, 200
alle istituzioni dell'UE] |date=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}, pag. 24.</ref> È composta da un delegato per ogni [[Stato membro dell'Unione europea]] (detto [[Commissario europeo|Commissario]]), richiedendo a ciascun delegato la massima indipendenza decisionale dal [[governo]] nazionale che lo ha indicato.
 
Rappresenta e tutela gli interessi dell'[[Unione europea]] nella sua interezza e avendo il monopolio del potere di [[iniziativa legislativa]], propone l'adozione degli [[atto normativo|atti normativi]] dell'UE, la cui approvazione ultima spetta al [[Parlamento europeo]] e al [[Consiglio dell'Unione europea]]; è responsabile inoltre dell'attuazione delle decisioni politiche da parte degli organi legislativi,<ref>{{cita web|url=http://europa.eu/institutions/inst/comm/index_it.htm|titolo=La Commissione europea|editore=Portale dell'Unione europea|accesso=10 maggio 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090312065039/http://europa.eu/institutions/inst/comm/index_it.htm|dataarchivio=12 marzo 2009}}</ref> gestisce i programmi UE e la spesa dei suoi [[fondi strutturali]].<ref name="organopolitico"/>
 
Ha la sua sede principale nel [[Palazzo Berlaymont]] a [[Bruxelles]].
 
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia dell'integrazione europea}}
[[File:European Commission Room (Open Day) 1.jpg|thumb|La sala riunioni della Commissione]]
[[File:Berlaymont building 2015.jpg|thumb|[[Palazzo Berlaymont]]]]
Il nucleo originario da cui deriva l'attuale Commissione europea fu l'"Alta autorità della [[Comunità europea del carbone e dell'acciaio]]", creata nel [[1951]] e insediatasi il 10 agosto [[1952]] a [[Lussemburgo]]. L'Alta autorità era presieduta dal francese [[Jean Monnet]] ed era composta da nove membri (2 membri per gli stati membri più grandi, 1 membro per quelli più piccoli). I Trattati di Roma del [[1957]] affiancarono alla [[Comunità europea del carbone e dell'acciaio|CECA]] la [[Comunità europea|Comunità Economica Europea]] e la [[Comunità europea dell'energia atomica]], entrambe dotate di una propria "Commissione". Primo Presidente della Commissione CEE fu il tedesco [[Walter Hallstein]], mentre il primo Presidente della Commissione Euratom fu il francese [[Louis Armand]]. La prima riunione della Commissione della CEE si svolse il 16 gennaio [[1958]].
 
La [[Commissione Hallstein I|Commissione Hallstein]] ottenne dei successi significativi nel processo di armonizzazione delle legislazioni degli stati membri e riuscì gradualmente ad affermare la propria influenza e la propria autorità, anche grazie all'appoggio della [[Corte di Giustizia Europea]]<ref>D.-J. Eppink, Life of a European Mandarin: Inside tqw3fv35bi provocate dall'opposizione tra la [[Francia]] di [[Charles de Gaulle]] e gli altri stati membri su una serie di argomenti delicati per la [[CEE]], quali l'ingresso del [[Regno Unito]] nella Comunità, l'elezione diretta del [[Parlamento europeo]], il piano Fouchet di unione politica e la [[Politica Agricola Comune]]. [[Walter Hallstein|Hallstein]] stesso rimase vittima di questa situazione: nel [[1967]] fu indotto a dimettersi e non gli venne assegnato un nuovo mandato.
 
I tre esecutivi europei (Alta autorità della CECA, Commissione della CEE, Commissione dell'Euratom) coesistettero fino al 1º luglio [[1967]], quando il Trattato di fusione portò a combinarli in un unico organismo, la Commissione delle Comunità europee, presieduta dal belga [[Jean Rey (politico)|Jean Rey]]. La [[Commissione Rey]] portò a compimento l'[[unione doganale]] nel [[1968]] e si impegnò per l'elezione diretta del [[Parlamento europeo]]<ref>{{Cita web|titolo = Discover the former Presidents: The Rey Commission|editore=European Commission (web portal)|url=http://ec.europa.eu/archives/commission_2004-2009/president/history/rey/index_en.htm}}</ref>.
 
Nei primi anni settanta la [[Commissione Malfatti]] e la [[Commissione Mansholt]] proseguirono con il lavoro sulla cooperazione monetaria e gestirono il primo allargamento delle Comunità europee, con l'ingresso di [[Regno Unito]], [[Irlanda]] e [[Danimarca]] nel [[1973]]<ref>{{Cita web|titolo = Discover the former Presidents: The Mansholt Commission|editore=European Commission (web portal)|url=http://ec.europa.eu/archives/commission_2004-2009/president/history/mansholt/index_en.htm}}</ref><ref>{{Cita web|titolo = Discover the former Presidents: The Malfatti Commission|editore=European Commission (web portal)|url=http://ec.europa.eu/archives/commission_2004-2009/president/history/malfatti/index_en.htm}}</ref>. Alla [[Commissione Mansholt]] succedettero le commissioni [[Commissione Ortoli|Ortoli]] e [[Commissione Jenkins|Jenkins]]. [[Roy Jenkins]] fu il primo Presidente della Commissione a partecipare a un vertice del [[G8]] in rappresentanza dell'intera Comunità<ref>{{Cita web| url = http://www.deljpn.ec.europa.eu/union/showpage_en_union.external.g8.php| titolo = EU and the G8| editore = European Commission| urlmorto = sì| urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070226165606/http://www.deljpn.ec.europa.eu/union/showpage_en_union.external.g8.php| dataarchivio = 26 febbraio 2007}}</ref>. Nei primi anni ottanta la [[Commissione Thorn]] curò l'allargamento delle Comunità verso Sud ([[Grecia]], [[Spagna]] e [[Portogallo]]<ref>{{Cita web|titolo = Discover the former Presidents: The Thorn Commission|editore=European Commission (web portal)|url=http://ec.europa.eu/archives/commission_2004-2009/president/history/thorn/index_en.htm}}</ref>).
 
[[Jacques Delors]] presiedette la Commissione dal [[1985]] al [[1995]] (Commissioni Delors [[Commissione Delors I|I]], [[Commissione Delors II|II]] e [[Commissione Delors III|III]]) e fu uno dei Presidenti più carismatici ed incisivi nella storia della Commissione europea, capace di indicare obiettivi ambizioni e dare speranza alla costruzione europea<ref>{{Cita web|editore=Burson-Marsteller|titolo=The new Commission - some initial thoughts|anno=2004|url=http://www.bmbrussels.be/box_bmnewcomm.php|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060923001700/http://www.bmbrussels.be/box_bmnewcomm.php|dataarchivio=23 settembre 2006|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|cognome=Merritt|nome=Giles|titolo=A Bit More Delors Could Revamp the Commission|editore=[[International Herald Tribune]]|data=21 gennaio 1992|url=http://www.iht.com/articles/1992/01/21/edgi_0.php|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080121053056/http://www.iht.com/articles/1992/01/21/edgi_0.php|dataarchivio=21 gennaio 2008|urlmorto=sì}}</ref>. Delors e le sue Commissioni promossero con forza lo sviluppo e il rafforzamento dell'integrazione europea, portarono a compimento la creazione del mercato unico, prepararono il terreno per la creazione dell'[[euro]] e gestirono il passaggio dalla [[CEE]] all'[[Unione europea]] con il [[Trattato di Maastricht]]<ref name="Meet Delors">{{Cita web|titolo = Discover the former Presidents: The Delors Commission|editore=European Commission (web portal)|url=http://ec.europa.eu/archives/commission_2004-2009/president/history/delors/index_en.htm}}</ref>.
 
Nel 1995 entrò in carica la [[Commissione Santer]], che continuò a preparare l'introduzione dell'euro e che gestì il [[Trattato di Amsterdam]], che aumentò i poteri della Commissione europea<ref name="Meet Santer">{{Cita web|titolo = Discover the former Presidents: The Santer Commission|editore=European Commission (web portal)|url=http://ec.europa.eu/commission_barroso/president/history/santer/index_en.htm}}</ref>. Tuttavia, nel 1999 l'intera Commissione fu costretta a dimettersi dal [[Parlamento europeo]] a causa di accuse di corruzione contro alcuni suoi membri. Si trattò del primo e finora solo caso di dimissioni dell'intera Commissione ad opera del Parlamento, e segnò una svolta importante nel processo di affermazione dell'influenza del Parlamento europeo e dei suoi poteri di controllo sulla Commissione<ref>{{Cita web|cognome = Topan|nome=Angelina|titolo = The resignation of the Santer-Commission: the impact of 'trust' and 'reputation' |data=30 settembre 2002|editore=European Integration Online Papers|url=http://eiop.or.at/eiop/pdf/2002-014.pdf|formato=PDF}}</ref>.
 
La [[Commissione Prodi]], in carica dal [[1999]] al [[2004]], gestì l'introduzione dell'euro, l'allargamento ai 10 nuovi stati membri nel [[2004]] e il [[Trattato di Nizza]]. Nel 2004 il Parlamento europeo tornò a condizionare l'approvazione della nuova Commissione, la [[Commissione Barroso I|Commissione Barroso]], bocciando la nomina del commissario italiano designato [[Rocco Buttiglione]], poi sostituito con [[Franco Frattini]]<ref>{{Cita web|cognome=Tobais|nome=Troll|titolo=“We have to democratise procedures”|data=2 novembre 2004|editore=Café Babel|url=http://www.cafebabel.com/en/article.asp?T=T&Id=2620|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20051129143940/http://www.cafebabel.com/en/article.asp?T=T&Id=2620|dataarchivio=29 novembre 2005|urlmorto=sì}}</ref>. La [[Commissione Barroso I|prima Commissione Barroso]] dovette gestire il processo di approvazione della [[Costituzione europea]], poi fallito, e la successiva elaborazione ed approvazione del [[Trattato di Lisbona]].
 
Nel [[2010]] è entrata in carica la [[Commissione Barroso II|seconda Commissione Barroso]]. In base al nuovo [[Trattato di Lisbona]], la Commissione è stata "''eletta''" dal Parlamento europeo, non meramente "''approvata''"; come già nel 2004 il Parlamento ha bocciato la nomina di una commissaria designata. Sempre in base al nuovo Trattato, l'[[Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza]] è ora un membro della Commissione e un suo vicepresidente di diritto<ref name="Europa web portal">{{Cita web|titolo=The Union's institutions: Commission|editore=Europa (web portal)|url=http://europa.eu/scadplus/constitution/commission_it.htm|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120103224937/http://europa.eu/scadplus/constitution/commission_it.htm|dataarchivio=3 gennaio 2012}}</ref><ref>{{Cita web|cognome = Council of the European Union|titolo = Brussels European Council 21/22 June 2007: Presidency Conclusions |data=20 giugno 2007|url=http://www.consilium.europa.eu/ueDocs/cms_Data/docs/pressData/en/ec/94932.pdf|formato=PDF}}</ref>.
 
== Descrizione ==
=== Composizione e nomina ===
La Commissione è composta da 28 commissari (uno per stato membro compreso il presidente)<ref>Art. 17 par. 5 del [[trattato sull'Unione europea]] (TUE) modificato dal [[trattato di Lisbona]].</ref>, scelti tra le personalità di spicco dello Stato membro di appartenenza. Tra i membri sono compresi il [[Presidente della Commissione europea|presidente]] e l'[[alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza]] ([[Politica estera e di sicurezza comune|PESC]]) in veste di vicepresidente. Il presidente può nominare altri vicepresidenti.
 
I commissari non sono legati da alcun titolo di rappresentanza con lo Stato da cui provengono, in quanto i commissari devono agire nell'interesse generale dell'[[Unione europea|Unione]]; per tale motivo la Commissione viene definita come "''organo di individui" a differenza del Consiglio qualificato come "organo di Stati''".
Questo principio viene sancito dall'art. 17 del [[Trattato sull'Unione europea]] (TUE):
{{Citazione|[..] I membri della Commissione sono scelti in base alla loro competenza generale e al loro impegno europeo e tra personalità che offrono tutte le garanzie di indipendenza.|TUE, art. 17 par.3}}
{{Citazione|[..] La Commissione esercita le sue responsabilità in piena indipendenza. Fatto salvo l'articolo 18, paragrafo 2, i membri della Commissione non sollecitano né accettano istruzioni da alcun governo, istituzione, organo o organismo. Essi si astengono da ogni atto incompatibile con le loro funzioni o con l'esecuzione dei loro compiti.|TUE, art. 17 par.3}}
 
Dato l'alto numero di commissari venutosi a creare a seguito degli allargamenti, il trattato chiamato "di Lisbona " prevedeva che "a decorrere dal 1º novembre [[2014]], la Commissione [sarebbe stata] composta da un numero di membri, compresi il Presidente e l'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, corrispondente ai due terzi del numero degli Stati membri, a meno che il [[Consiglio europeo]], deliberando all'unanimità, non decida di modificare tale numero." Il [[Consiglio europeo]] dell'11 e 12 dicembre 2008<ref>[http://europa.eu/legislation_summaries/institutional_affairs/treaties/lisbon_treaty/ai0006_it.htm La Commissione europea<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>http://www.consilium.europa.eu/ueDocs/cms_Data/docs/pressData/fr/ec/104669.pdf</ref> ha deciso che il sistema di rotazione non entrerà in funzione.
 
La durata del mandato dei membri è di 5 anni, che corrispondono alla durata delle legislature del [[Parlamento europeo]].
 
La procedura di nomina è disciplinata dall'art. 17 par. 7 del TUE e ha subìto notevoli variazioni nel corso del tempo.
 
Un tempo erano gli stati membri che nominavano tutta la Commissione di comune accordo, ma successivamente il ruolo del Parlamento crebbe d'importanza.
Attualmente, il presidente della Commissione è proposto dal [[Consiglio europeo]], che decide a maggioranza qualificata. Il trattato di Lisbona impone che, nella scelta, sia tenuto conto dei risultati delle elezioni europee. Il candidato deve poi essere eletto dal [[Parlamento europeo]] a [[Maggioranza|maggioranza assoluta]]. Se il candidato non ottiene l'elezione, il Consiglio europeo, entro un mese, deve presentare un altro candidato.
 
Alla conferma della carica, il presidente della Commissione, in accordo con il [[Consiglio dell'Unione europea|Consiglio]], sceglie i rimanenti commissari sulla base delle nomine proposte da ognuno degli Stati membri. Alla fine l'intera Commissione deve essere approvata dal Parlamento europeo (che ha anche facoltà di porre in essere [[Audizione parlamentare|audizioni]] per vagliare le candidature dei singoli commissari), per poi essere definitivamente nominata dal Consiglio europeo.
 
=== Organizzazione interna ===
{{vedi anche|Direzione generale della Commissione europea}}
Con l'espressione "Commissione europea" non si indica solo l'insieme dei 28 commissari, ma anche l'insieme delle strutture burocratiche che fanno loro riferimento e al [[Personale della Commissione europea|personale]] da esse impiegato. La Commissione europea è infatti strutturata in [[Direzione generale della Commissione europea|Direzioni Generali (DG)]], l'equivalente dei [[ministeri]] o [[dicastero|dicasteri]] degli ordinamenti statuali, suddivisi a loro volta in direzioni e queste ultime in unità.
 
Ogni commissario europeo è a capo di una Direzione Generale, che prepara documenti e proposte di iniziative, ed è assistito nel suo lavoro da un gabinetto, che offre invece al commissario consigli e assistenza di tipo più strettamente politico.
 
=== Struttura e funzioni ===
La Commissione europea è un organo collegiale, strutturato all'interno con un'ampia delega di funzioni a singoli commissari, che guidano 31 [[Direzione generale della Commissione europea|direzioni generali]].
 
Le deliberazioni dell'istituzione vengono prese a maggioranza del numero dei suoi membri.
 
Per quel che riguarda i compiti, descritti nell'art 211 dei [[trattati di Roma]] (TCE), sono
{{Citazione|vigilare sull'applicazione delle disposizioni del presente trattato e delle disposizioni adottate dalle istituzioni in virtù del trattato stesso}}
Questa disposizione fa l'istituzione custode e garante della legalità comunitaria, compito che la Commissione esercita nei confronti degli Stati membri grazie alla [[procedura di infrazione]].
{{Citazione|formula raccomandazioni o pareri nei settori definiti dal presente trattato, quando questo esplicitamente lo preveda ovvero quando la Commissione lo ritenga necessario}}
Si tratta di un potere di raccomandazione di portata generale, coincidente per estensione col campo d'azione del trattato.
{{Citazione|dispone di un proprio potere di decisione e partecipa alla formazione degli atti del Consiglio e del Parlamento europeo, alle condizioni previste dal presente trattato}}
La Commissione europea detiene il diritto d'iniziativa nel processo legislativo, cioè la facoltà di proporre la normativa sulla quale decidono poi il Parlamento europeo ed il Consiglio.
{{Citazione|esercita le competenze che le sono conferite dal Consiglio per l'attuazione delle norme da esso stabilite}}
Quale organo esecutivo dell'Unione, la Commissione si occupa altresì dell'attuazione pratica delle politiche comuni, della gestione dei programmi dell'Unione e della gestione del bilancio comunitario. Questa competenza è evidenziata anche dall'art. 202 TCE.
[[File:Sedi CE e PE a Roma.jpeg|thumb|Sede di rappresentanza della Commissione europea e del [[Parlamento europeo]] a Roma.]]
Le riunioni della Commissione si tengono almeno una volta la settimana, di solito il mercoledì nella sede di [[Bruxelles]] o in quella di [[Strasburgo]] se a Bruxelles vi è un'assemblea del Parlamento. Le sedute si tengono a porte chiuse e sono riservate, tuttavia gli ordini del giorno delle sedute e i verbali prodotti sono disponibili per la consultazione sul sito istituzionale.
 
La Commissione europea ha il potere di sanzionare gli stati membri inadempienti nell'attuazione delle decisioni e per i ritardi nell'approvazione di leggi in recepimento di direttive comunitarie.
 
Nelle capitali dei Paesi membri vi sono sedi di rappresentanza che assicurano il coordinamento tra le strutture centrali della Commissione e quelle dei Governi dei singoli Paesi. La rappresentanza in Italia ha sede in Roma, via IV Novembre, 149, presso [[Palazzo dei Campanari]].
 
== Commissione 2014-2019 ==
{{vedi anche|Commissione Juncker}}
{| class="wikitable"
|-
! Commissario !! Nazionalità !! Incarico !! Competenze
|-
| [[Jean-Claude Juncker]]
| {{Bandiera|Lussemburgo|nome}}
| Presidente
|
|-
| [[Frans Timmermans]]
| {{Bandiera|Paesi Bassi|nome}}
| Primo vicepresidente
| [[Commissario europeo per le relazioni interistituzionali e l'amministrazione|Relazioni interistituzionali]], [[Commissario europeo per la giustizia, i diritti fondamentali e la cittadinanza|diritti fondamentali, cittadinanza e stato di diritto]]
|-
| [[Federica Mogherini]]
| {{Bandiera|Italia|nome}}
| Vicepresidente
| [[Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza|Affari esteri e politica di sicurezza]]
|-
| [[Günther Oettinger]]
| {{Bandiera|Germania|nome}}
| Vicepresidente
| [[Commissario europeo per la programmazione finanziaria ed il bilancio|Programmazione finanziaria, bilancio]] e risorse umane
|-
| [[Valdis Dombrovskis]]
| {{Bandiera|Lettonia|nome}}
| Vicepresidente
| Euro e [[Commissario europeo per l'occupazione, gli affari sociali e l'integrazione|dialogo sociale]]
|-
| [[Andrus Ansip]]
| {{Bandiera|Estonia|nome}}
| Vicepresidente
| Mercato unico digitale
|-
| [[Jyrki Katainen]]
| {{Bandiera|Finlandia|nome}}
| Vicepresidente
| [[Commissario europeo per il lavoro, la crescita, gli investimenti e la competitività|Lavoro, crescita, investimenti e competitività]]
|-
| [[Maroš Šefčovič]]
| {{Bandiera|Slovacchia|nome}}
| Vicepresidente
| [[Commissario europeo per l'Unione energetica|Unione energetica]]
|-
| [[Johannes Hahn]]
| {{Bandiera|Austria|nome}}
| Commissario
| Politica di vicinato e negoziati di allargamento
|-
| [[Marianne Thyssen]]
| {{Bandiera|Belgio|nome}}
| Commissario
| Occupazione, affari sociali e competenze e mobilità del lavoro
|-
| [[Neven Mimica]]
| {{Bandiera|Croazia|nome}}
| Commissario
| Cooperazione internazionale e sviluppo
|-
| [[Chrīstos Stylianidīs]]
| {{Bandiera|Cipro|nome}}
| Commissario
| Mercato interno e servizi
|-
| [[Cecilia Malmström]]
| {{Bandiera|Svezia|nome}}
| Commissario
| Commercio
|-
| [[Margrethe Vestager]]
| {{Bandiera|Danimarca|nome}}
| Commissario
| Concorrenza
|-
| [[Pierre Moscovici]]
| {{Bandiera|Francia|nome}}
| Commissario
| Affari economici e monetari, fiscalità e unione doganale
|-
| [[Marija Gabriel]]
| {{Bandiera|Bulgaria|nome}}
| Commissario
| Economia e la società digitali
|-
| [[Dimitris Avramopoulos]]
| {{Bandiera|Grecia|nome}}
| Commissario
| Migrazioni, affari interni e cittadinanza
|-
| [[Phil Hogan]]
| {{Bandiera|Irlanda|nome}}
| Commissario
| Agricoltura e sviluppo rurale
|-
| [[Vytenis Andriukaitis]]
| {{Bandiera|Lituania|nome}}
| Commissario
| Salute e sicurezza alimentare
|-
| [[Karmenu Vella]]
| {{Bandiera|Malta|nome}}
| Commissario
| Ambiente, affari marittimi e pesca
|-
| [[Elżbieta Bieńkowska]]
| {{Bandiera|Polonia|nome}}
| Commissario
| Mercato interno, industria, imprenditoria, piccole e medie imprese e spazio
|-
| [[Carlos Moedas]]
| {{Bandiera|Portogallo|nome}}
| Commissario
| Ricerca, scienza e innovazione
|-
| [[Jonathan Hill]]<ref>Dimissionario dal 25 giugno [[2016]] a seguito dei risultati del referendum sulla [[Brexit]].</ref>
| {{Bandiera|Regno Unito|nome}}
| Commissario
| Stabilità finanziaria, servizi finanziari e mercato unico dei capitali
|-
| [[Věra Jourová]]
| {{Bandiera|Repubblica Ceca|nome}}
| Commissario
| Giustizia, tutela dei consumatori e uguaglianza di genere
|-
| [[Corina Crețu]]
| {{Bandiera|Romania|nome}}
| Commissario
| Affari regionali
|-
| [[Violeta Bulc]]
| {{Bandiera|Slovenia|nome}}
| Commissario
| Trasporti
|-
| [[Miguel Arias Cañete]]
| {{Bandiera|Spagna|nome}}
| Commissario
| Azione per il clima e l'energia
|-
| [[Tibor Navracsics]]
| {{Bandiera|Ungheria|nome}}
| Commissario
| Istruzione, cultura, gioventù e sport
|}
 
==Galleria d'immagini==
<gallery>
File:EC_Berlaymont_01.JPG|Ingresso palazzo Berlaymont
File:EC_Berlaymont_02.JPG|Veduta palazzo Berlaymont
File:EC Charlemagne.JPG|Una sala del palazzo Charlemagne
File:Statue of Europe-(Unity-in-Peace).jpg|Statua dell'Europa della Commissione europea
File:Berlaymont Press Room.jpg|Sala Stampa della Commissione europea a Palazzo Berlaymont
</gallery>
 
== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
* [[Unione europea]]
* [[Presidente della Commissione europea]]
* [[Consiglio europeo]]
* [[Consiglio dell'Unione europea]]
* [[Parlamento europeo]]
* [[Palazzo Berlaymont]]
* [[Libro verde (Unione europea)]]
* [[Legittimazione democratica dell'Unione europea]]
* [[Europrogettazione]]
* [[Uffici di rappresentanza della Commissione europea]]
* [[Organizzazioni europee]]
* [[Discorso sullo stato dell'Unione (Europa)]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://ec.europa.eu/italia/|Rappresentanza della Commissione europea in Italia}}
* [http://archives.eui.eu/en/fonds/ Documenti] della Commissione europea sono consultabili presso gli [http://www.eui.eu/Research/HistoricalArchivesOfEU/Index.aspx Archivi storici dell'UE] a Firenze
 
{{Sistema politico dell'Unione europea}}
{{Commissioni europee}}
{{Premio Carlo Magno}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Diritto|Politica|Unione europea}}
 
[[Categoria:Commissione europea| ]]
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