Annabelle (film): differenze tra le versioni

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California, 1967, John e Mia Form sono una giovane coppia di sposi, lui specializzato in medicina e lei casalinga con l'hobby del cucito, in attesa della loro primogenita. Inoltre, Mia colleziona bambole con le quali arreda la cameretta della nascitura così John gliene regala una nuova: la futura Annabelle.
 
Una notte Mia e John si accorgono che i loro vicini, i coniugi Higgins, sono stati assassinati da una coppia di psicopatici: così, mentre John rimane dai vicini, Mia torna a casa sua per chiamare il 911, ma viene aggredita e accoltellata da uno dei due assassini; fortunatamente, il tempestivo intervento di John e della polizia, salva sia Mia che il bambino che aspetta e pone fine a quella di uno dei due aggressori, mentre l'altra - che altri non è che la figlia delle vittime, Annabelle "Janice" Higgins, fuggita due anni prima per unirsi alla setta "I discepoli dell'ariete" - si suicida nella cameretta del nascituro dei Form tenendo in mano la nuova bambola di Mia. Inoltre, sul muro della cameretta qualcuno ha scritto la lettera "A" col sangue.
 
Dato che Annabelle Higgins è morta tenendo in mano la sua nuova bambola, Mia chiede a John di gettarla, ma, poco dopo, un misterioso incendio divampa nella loro casa e Mia rischia di morire. Portata in ospedale, Mia partorisce una bambina: Leah.
È così che i Form si trasferiscono in un condominio a Pasadena, dove Mia, nell'aprire gli scatoloni del trasloco, ritrova la bambola "Annabelle" e decide di tenerla e di ricollocarla nella cameretta della piccola Leah.
 
Ha così inizio una serie di fatti strani, misteriosi e inquietanti che coinvolgono quasi esclusivamente Mia e Leah, dato che John è impegnato a tempo pieno al lavoro. Mia decide allora di indagare e, dopo aver scoperto dal detective Clarkin che la setta di cui Annabelle Higgins faceva parte voleva evocare un demone, va in cerca di libri sull'occultismo e conosce Evelyn, proprietaria della libreria e sua vicina di casa, che ha perso la figlia Ruby in un incidente d'auto causato da lei. Inoltre, Evelyn, racconta a Mia che, dopo la morte della figlia, tentò il suicidio ma sentì la voce della figlia morta che le diceva che doveva continuare a vivere perché ognuno ha un suo scopo nella vita e lei non ha ancora adempiuto al suo.