Carlismo: differenze tra le versioni

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Dopo la rivoluzione di ottobre del 1934 il carlismo cominciò a prepararsi per un'insurrezione armata in opposizione alla repubblica.
 
=== Guerra civile e franchismo (1936-19751939) ===
Le milizie carliste, i [[Requetés]], avevano già ricevuto una prima formazione militare durante gli anni della seconda repubblica, ma nonostante questo le trattative con i generali che meditavano il golpe non erano agevoli. Nonostante questo dal luglio 1936 il carlismo sostenne all'unanimità il fronte nazionalista nella [[Guerra Civilecivile Spagnolaspagnola]]. FinI dall'iniziorequetes furono inquadrati nel [[Bando Nacional]].
Presto però si svilupparono serie difficoltà e divergenze fra i carlisti, in particolar modo tra il loro leader politico [[Manuel Fal Conde]] e illa governo[[giunta militaredi difesa nazionale]]: l'8 dicembre 1936 Manuel Fal Conde dovette rifugiarsi temporaneamente in Portogallo, dopo un grave disaccordo con Franco.
 
Il 19 aprile 1937 il ramo politico del movimento fu "unificato" con la [[Falange Española de las Juntas de Ofensiva Nacional Sindicalista|Falange]]. Fal Conde, il reggente del movimento Don [[Saverio di Borbone-Parma]] e la maggior parte dei capi dei Falangisti protestarono duramente per questa azione voluta da Franco: dopo una riunione con Francisco Franco stesso, il principe Saverio fu espulso dalla Spagna e l'unificazione, non ostacolata significativamente per le necessità della guerra, proseguì con la perdita di tutta la ricchezza materiale del partito (edifici, giornali e così via). I requetè furono circa 60 000, comandati da José Luis Zamanillo, ed ebbero seimila morti in combattimento.
 
Il 19 aprile 1937 il ramo politico del movimento fu "unificato" con la [[Falange Española de las Juntas de Ofensiva Nacional Sindicalista|Falange]]. Così anche i volontari nella Milicia Nacional.
Il 19 aprile 1937 il ramo politico del movimento fu "unificato" con la [[Falange Española de las Juntas de Ofensiva Nacional Sindicalista|Falange]]. Fal Conde, il reggente del movimento Don [[Saverio di Borbone-Parma]] einsieme laa maggiorbuona parte dei capi dei Falangisti protestarono duramente per questa azione voluta da Franco: dopo una riunione con Francisco Franco stesso, il principe Saverio fu espulso dalla Spagna e l'unificazione, non ostacolata significativamente per le necessità della guerra, proseguì con la perdita di tutta la ricchezza materiale del partito (edifici, giornali e così via). I requetè furono circa 60 000, comandati da José Luis Zamanillo, ed ebbero seimila morti in combattimento.
=== Nel franchismo (1939-1975) ===
Nel [[1939]] Franco nominò un suo esponente, il generale [[José Enrique Varela]] ministro dell'Esercito, fino al 1942, quando lo rimosse, in seguito a scontri tra falangisti e carlisti il 16 agosto, nel corso di una cerimonia religiosa carlista a Bilbao. Da allora il movimento mantenne una posizione scomoda di minoranza all'interno del regime franchista, spesso in disaccordo con la politica ufficiale, benché per tre volte il Ministero della Giustizia fosse stato assegnato ad un Carlista "leale", che venne automaticamente espulso dalla Comunione Tradizionalista Carlista. In questi anni inoltre ci furono svariati problemi legati alla successione dinastica (Franco aveva designato Juan Carlos di Borbone come prossimo re di Spagna) e alla disputa interna su come comportarsi con il Franchismo.
 
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Nel 1971 Don [[Carlo Ugo di Borbone-Parma]] fondò il nuovo [[Partito Carlista]] basato sulla vista di ''confederalist di Las Españas'' per la Spagna ed l'autogestione di stampo [[socialismo|socialista]] (allora promossa in Jugoslavia).
 
===Dalla transizione alla democrazia===
{{Cn|[[Montejurra]], il 9 maggio 1976, due sostenitori di Carlo Ugo furono uccisi da militanti di estrema destra, fra quali c'era il membro di [[Organizzazione Gladio|Gladio]] [[Stefano Delle Chiaie (politico)|Stefano Delle Chiaie]]. Il Partito Carlista accusò il fratello di Carlo Ugo, [[Sisto Enrico di Borbone-Parma]] di aiutare i militanti di estrema destra}}. La nuova [[Comunione Tradizionalista Carlista|Comunione Tradizionalista]] nega tale collaborazione. Altri carlisti furono vittime dell'[[Euskadi Ta Askatasuna|Eta]] come José María Arrizabalaga, capo dei giovani di Comunión Tradicionalista a [[Vizcaya]] ucciso nel 1978.