Questione linguistica belga: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
→‎Le leggi del 1962: Corretto errore di battitura
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Riga 26:
Consci della complessità del problema linguistico e delle sue ripercussioni sulla vita sociale, politica ed economica del Belgio, nel [[1962]] i leader politici vararono un apposito pacchetto legislativo ribattezzato "leggi Gilson". La prima legge stabilì in via definitiva il confine linguistico tra le due comunità (creando le [[exclave|exclavi]] francofone di [[Mouscron]] e [[Comines-Warneton]] e quella fiamminga di [[Voeren]]), la seconda istituì il [[bilinguismo]] nei diciannove comuni della regione di Bruxelles nonché le "facilità" per i francofoni di sei comuni fiamminghi alla periferia Bruxelles, mentre la terza regolò l'utilizzo delle lingue nell'insegnamento.
 
La fissazione del confine linguistico fu richiesta sia dai fiamminghi, il cui numero relativo calava ad ogni censimento, in particolare nella periferia brussellesebruxellese (pochi anni prima, nel 1954, le tre località di [[Berchem-Sainte-Agathe]], [[Evere]] e [[Ganshoren]] erano passate alla zona bilingue di Bruxelles per referendum), ma anche dai valloni, che speravano così di giungere ad un bilanciamento di poteri tra due entità paritarie. Per fissare il confine tra Fiandre e Vallonia ci si basò sul censimento linguistico del 1947.
 
Le "facilità linguistiche" furono invece riservate ai comuni con cospicue minoranze (la legge prevedeva una soglia del 30%) rimasti al di là dei confini dei rispettivi blocchi linguistici, al fine di permettere l'uso della lingua minoritaria nei confronti della pubblica amministrazione: si trattò di una soluzione di compromesso per risolvere il problema concreto di sei comuni alle porte di Bruxelles ([[Drogenbos]], [[Linkebeek]], [[Sint-Genesius-Rode]], [[Kraainem]], [[Wemmel]] e [[Wezembeek-Oppem]]), che pur appartenendo alle Fiandre contavano una crescente minoranza francofona dovuta alla vicinanza con la capitale.