Torvaianica: differenze tra le versioni

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Su questi lidi, secondo la leggenda, nel II millennio a.C. sbarcò [[Enea]] sulla foce del fiume [[Numicus]] oggi identificato con il Fosso di Pratica, come narrato da [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]] nell'[[Eneide]]; quest'origine mitologica sembrerebbe confermata dai vicini ritrovamenti dell'area archeologica dell'antica [[Lavinium]],oltre che dai resti rinvenuti a poca distanza dalla costa, del santuario del ''Sol Indiges e dell'area abitativa ad esso connessa''<ref>P. Galiano, ''Il ritorno di Enea, Il sito di Lavinium e la Demogorgone''</ref>.<br />
Torvaianica deve il suo nome alla Torre del Vajanico (dal latino ''balanus'', ghianda), voluta dai papi nella seconda metà del XVI secolo, per l'avvistamento e la difesa contro le incursioni dei pirati saraceni, posta entro i confini della tenuta di Campo Selva della quale in quel periodo erano proprietari i [[Cesarini (famiglia)|Cesarini]], che furono tenuti a contribuire alla fine del secolo XVI alla sua costruzione anche per la quota spettante ai [[Massimo (famiglia)|Massimo]] signori di [[Pratica di Mare|Pratica]]<ref>v. Difese del litorale, parte I, in Rassegna delle torri "saracene" dal Tevere (torre Clementina) alla torre del Vajanico</ref>.<br />
 
La ''fossa Valanicum'' era nota già nell'VIII secolo quando facente parte della ''Massa Fonteiana'', venne concessa in affitto da [[papa Gregorio II]] dicendola non lontana dal ''Campus Veneris'', dove sorgeva il tempio ed il borgo di ''Aphrodisium'', che [[Antonio Nibby]] localizzò a [[Campo Jemini]].<ref>Antonio Nibby , ''Analisi storico-topografico-antiquaria della carta de' dintorni di Roma'', Vol. 3, p.250; e ''Carta dei dintorni di Roma'', vol. 1, pp.209-2015</ref>.
 
I primi nuclei di abitanti si hanno negli anni venti del 1900, quando sulla costa approdarono famiglie di pescatori, inizialmente stagionali, alle quali poi negli anni trenta e quaranta si unirono i coloni giunti al seguito della bonifica dell'agro pontino.