Cappella di San Michele di Castrofino: differenze tra le versioni

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== Cenni storici e descrizione ==
La [[cappella]] di San Michele di Castrofino si trova in località Favareto, che si ritiene abbia dato i natali al [[Caffaro di Rustico da Caschifellone|Caffaro]], annalista e politico del [[XII secolo]]<ref name=fai>[https://www.fondoambiente.it/luoghi/cappella-di-san-michele-di-castrofino?gfa La cappella di San Michele di Castrofino] sul sito del [[Fondo Ambiente Italiano]] (FAI)</ref>. La cappella sorge sul versante della val Secca, poco sotto il crinale tra la [[Val Polcevera|valle del Polcevera]] e quella del suo affluente [[Secca (torrente)|Secca]], lungo l'antica strada che, abbandonata la [[via Postumia]] (che scendeva a [[Pontedecimo]]), proseguiva per Serra e raggiungeva il Passo del Pertuso, nei pressi dell'attuale [[Santuario di Nostra Signora della Vittoria (Mignanego)|santuario di Nostra Signora della Vittoria]], per poi scendere in [[Scrivia|valle Scrivia]] a nei pressi di [[Savignone]].
 
La prima memoria di questo edificio religioso, uno dei più antichi della [[Liguria]], probabilmente costruito dai primi convertiti al [[Cristianesimo]], risalirebbe al 506, data desunta dalla lapide sepolcrale ivi rinvenuta (anche se non tutti gli studiosi concordano sulla sua autenticità)<ref name="cultura"/>, che riporta la seguente scritta<ref>Paolo De Vingo, Alessandra Frondoni, [http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:Zzgvb071W3YJ:www.bibar.unisi.it/sites/www.bibar.unisi.it/files/testi/testisami/sami3/1_05_de_.pdf+&cd=14&hl=it&ct=clnk&gl=it Fonti scritte e cultura materiale del territorio fra tardoantico e altomedioevo in val Polcevera (Genova): problemi aperti e prospettive di ricerca]</ref>:
{{Citazione|Anno 506<br />Qui nella Sacristia<br />del Beato Arcangelo<br />Michele riposa<br />Sundo di Buona Memoria.<br />Dopo di lui morì Sabatino<br />diacono suo Figlio<br />e poscia Lupara<br />moglie e madre<br />di quelli<br />che parimente<br />riposano vicino<br />nel suo sepolcro<br />Vivano sempre col Signore.||ANNO DVI<br />HIC IN SECRETARIO<br />BEATI ARCANGELI<br />MICHAELIS REQUIES<br />CIT BONE MEMORIE SUNDO DEIN<br />DE OBIT SABATINUS<br />DIACUNUS FILIUS EIUS<br />ET POSTEA LUPOA<br />RA CONIUX ET GE<br />NETRIX EORUM<br />QUI PARITER IUXTA<br />IN SUO SEPULCRO<br />REQUIESCUNT VITA VI<br />VANT CUM DOMINO SEMPER|lingua=la}}
 
Nell'anno 909 un diploma del re [[Berengario del Friuli|Berengario]] ne sancisce la dipendenza dalla [[Basilica di San Giovanni Battista (Pavia)|chiesa di San Giovanni di Pavia]], a testimonianza dell'importanza assunta dai [[monastero|monasteri]] lombardi durante l'[[alto Medioevo]]. In quel periodo la chiesa di San Michele era [[parrocchia]]le, ma nel [[XIV secolo]] è segnalata come dipendenza della [[Chiesa dei Santi Cornelio e Cipriano (Serra Riccò)|parrocchia di San Cipriano]]<ref name="cultura"/><ref name="fai"/>, forse a causa di un calo della popolazione del borgo causata da epidemie di [[peste]].
 
Per lungo tempo gli abitanti di Castrofino si batterono per ottenere nuovamente il titolo parrocchiale, finché nel 1670 dopo una lunga controversia ne fu definitivamente sancita la dipendenza da San Cipriano, come attestato da una lapide murata nella [[facciata]] dell'attuale cappella. Da allora iniziò il declino della chiesa, andata quasi completamente in rovina e sui cui resti nel 1861, per volere dell'allora [[arciprete]] di San Cipriano, fu edificata l'attuale cappella, più piccola della primitiva parrocchiale.<ref name="cultura"/><ref name="fai"/> Tuttavia anche questa cappella nel corso del [[XX secolo]] cadde in stato di abbandono, fino al restauro dei primi [[Anni 2000|anni duemila]].
 
L'edificio, di piccole dimensioni, si presenta architettonicamente molto semplice, con la facciata a capanna e un piccolo campanile a vela. Sull'altare si trova una grande pala del 2011 di [[Raimondo Sirotti]] (1934-2017), raffigurante ''San Michele Arcangelo e santi''.<ref name="fai"/>