Federigo Nomi: differenze tra le versioni

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Tra le opere più significative, oltre a traduzioni, vi sono poesie, commedie e poemi, tra cui il ''Catorcio di Anghiari''. Il testo, scritto intorno al [[1685]] e anche detto ''Catorceide'', racconta con tono scherzoso delle lotte fra gli abitanti di Anghiari e di Borgo San Sepolcro, e in particolare del furto da parte di questi ultimi del grosso chiavistello (il ''catorcio'', appunto) di una delle porte della città anghiarese<ref>Il ''catorcio di Anghiari'', l'originale oggetto della disputa fra anghiaresi e biturgensi nella [[Valtiberina|Valtiberina Toscana]], è conservato presso il ''Palazzo della Battaglia - Museo delle Memorie e del Paesaggio nella Terra di Anghiari''.</ref>. Il poema, che dà anche ampia descrizione della [[Giostra del Saracino (Arezzo)|Giostra del Saracino]] di Arezzo<ref>Della Giostra del Saracino trattano le ottave 34-80 del ''Catorcio di Anghiari'', per un totale di 372 versi; per questa ragione è stata dedicata a Nomi l'edizione del 4 settembre 2005 della manifestazione aretina, in occasione del trecentesimo anniversario della morte. ''Cfr''. {{cita pubblicazione | cognome = Berti | nome = Luca | mese = ottobre | anno = 2005 | titolo = Una Giostra del Saracino in ottava rima
| rivista = Notizie di Storia | volume = | numero = 13 | pagine = 13-14 | accesso = }} e {{cita web|cognome=Capulli |nome=Marco|url=http://www.arezzonotizie.it/index.php?option=com_content&task=view&id=28310&Itemid=2|titolo=Presentata la 110a Lancia d'Oro|opera=ArezzoNotizie.it|data=27 agosto 2005|accesso=3 luglio 2009}}</ref>, si compone di 15 canti in [[ottava rima]], per un totale di 11.848 versi<ref>{{cita pubblicazione | cognome = Berti | nome = Luca | mese = ottobre | anno = 2005 | titolo = Federigo Nomi (1633-1705) | rivista = Notizie di Storia | volume = | numero = 13 | pagine = 14 | accesso = }}</ref>.

Nell'[[Archivio Storico Diocesano di Sansepolcro]] si conservano vari documenti da lui redatti come arciprete di [[Monterchi]], tra cui una interessante relazione relativa ai costumi e al carattere della popolazione, ricca di rifeimentiriferimenti alla vita sociale ed economica.
 
Poco prima della morte, avvenuta nel 1705, Federigo Nomi fu accolto nell'[[Accademia dell'Arcadia]].