Medici: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Modifica da mobile Modifica da applicazione mobile Modifica da applicazione iOS
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Modifica da mobile Modifica da applicazione mobile Modifica da applicazione iOS
Riga 151:
==== Leone X ====
[[File:Villa di Poggio a Caiano, sala di Leone X, soffitto.JPG|thumb|Lo stemma di Leone X, [[Villa di Poggio a Caiano]].]]
Giovanni, grazie anche al sostegno del partito [[Orsini|orsinesco]] al quale era appartenuta sua madre Clarice, fu eletto papa con il nome di '''[[Papa Leone X|Leone X]]''' nel [[1513]]. Il governo di Firenze ormai avveniva nel [[Palazzo Vaticano]] invece che in [[Palazzo Vecchio]]. Leone, ricordato tra i papi più magnificenti della [[curia romana]] (o più dispendiosi, secondo i detrattori), fu un grande [[mecenate]] di artisti (soprattutto di [[Raffaello Sanzio]] e [[Michelangelo Buonarroti]]) e un [[nepotismo|nepotista]] senza remore. Mentre con grande soddisfazione Giuliano veniva inviato dal Re di Francia, dove, grazie ai suoi servigi, otteneva il primo titolo nobiliare, il "[[Duca di Nemours|Ducato di [[Nemours]]", Lorenzo veniva spedito dallo zio papaPapa in una costosa e inutile guerra contro [[Papa Sisto IV|Francesco della Rovere]], signore di [[Urbino]], al termine della quale questi lo incoronò "[[Duca di Urbino]]". Entrambi ebbero spose di alto lignaggio e portarono nel [[Palazzo Medici]] di [[Firenze]] un'[[etichetta]] principesca[[principe]]sca e quei modi altamente sofisticati dell'alta [[nobiltà]] che ben poco avevano a che fare con la semplicità solenne di [[Cosimo il Vecchio]]. Ma il trionfo di Leone durò ben poco, perché sia Giuliano che Lorenzo morirono poco più che trentenni di malattie, aggravate dalla predisposizione ereditaria alla [[gotta]] tipica del ramo principale della famiglia. Per i due rampolli da lui tanto amati Leone X fece costruire la [[Sagrestia Nuova]] in [[Basilica di San Lorenzo (Firenze)|San Lorenzo]] da Michelangelo. Anche Leone morì improvvisamente ad appena 46 anni.
 
==== Clemente VII ====
[[File:Sebastiano del piombo, clemente VII, napoli, capodimonte.jpg|thumb|[[Sebastiano del Piombo]], ''Ritratto di Clemente VII'', [[Napoli]], [[Museo di Capodimonte]]]]
Dopo l'iniziale momento antimediceo, a [[Roma]] si scelse un papa[[Papa]] riformatore, il fiammingo [[Papa Adriano VI|Adriano VI]], che potesse combattere e ricomporre la frattura nata al tempo di [[Leone X]] con lo scisma della [[Riforma protestante]]. Ma la sua condotta, forse troppo estremista, non piacque all'ambiente della [[curia]], che dopo la sua repentina morte, dopo appena un anno di pontificato, scelse di eleggere di nuovo un Medici, il cardinale [[Papa Clemente VII|Giulio de' Medici]], figlio di quel [[Giuliano de' Medici|Giuliano]], ucciso nella [[congiura dei Pazzi]], nonchè fratello di [[Lorenzo de' Medici]], già tra i più fidati consiglieri del cugino Leone X.
 
'''[[Papa Clemente VII|Clemente VII]]''', questo il nome scelto, delegò l'amministrazione di [[Firenze]] al cardinale [[Silvio Passerini]], mentre si questionava su chi dovesse diventare il nuovo signore della città: [[Ippolito de' Medici|Ippolito]], figlio illegittimo di [[Giuliano di Nemours]], o [[Alessandro de' Medici (duca di Firenze)|Alessandro]], figlio di Lorenzo, nato da una passione con una schiava mulatta. La predilezione del papaPapa per Alessandro, additato da molti come figlio dello stesso papaPapa, nato quando questi era ancora cardinale, fu tale da far propendere la scelta su quest'ultimo, nonostante la sua pessima reputazione e la scarsa stima che i fiorentini avevano per lui.
 
Clemente ebbe uno dei papati più difficili della storia: scelta l'alleanza con i [[francesi]] piuttosto che con il nuovo imperatore [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]], con la consueta opzione di ribaltare le alleanze secondo il maggior profitto, non piacque per niente all'Imperatore, che organizzò un esercito tedesco-spagnolo con i tremendi [[Lanzichenecchi]] e marciò verso [[Roma]], in una specie di crociata protestante contro la corruzione del papato.
 
[[Giovanni dalle Bande Nere]], l'unico condottiero di valore della famiglia, tentò di bloccare i Lanzichenecchi, ma morì tra grandi sofferenze dopo essere stato colpito da un archibugio in una battaglia presso il [[Po]].
 
Con la notizia del [[Sacco di Roma (1527)|Sacco di Roma]] ([[1527]]) i fiorentini stessi si ribellarono ad Alessandro, cacciando lui e tutti i Medici dalla città (''Terza cacciata'').
 
Clemente subì il tremendo saccheggio della città da parte dei Lanzichenecchi: Ilil saccheggio, feroce ed efferato, fu reso più crudele dall'appartenenza degli assalitori alla [[religione luterana]], tanto che '''lo stesso imperatore ne rimase addolorato''' (forse per questo motivo la sua incoronazione, qualche anno dopo, venne celebrata a [[Bologna]], temendo la reazione dei romani).
 
<u>Il 5 giugno il ponteficePontefice fu fatto prigioniero</u>. Il 26 novembre vennero ratificati gli accordi con gli imperiali: come garanzia, l'imperatoreImperatore ottenne "sei ostaggi, i porti di Ostia e Civitavecchia e le città di Forlì e Civita Castellana".
 
<u>In dicembre il Papa fu liberato dietro la promessa del pagamento di un pesante indennizzo</u>. Dovette versare al principe d'Orange 400.000 ducati, di cui 100.000 immediatamente e il resto entro tre mesi; era inoltre pattuita la consegna di [[Parma]], [[Piacenza]] e [[Modena]].
 
<u>Clemente VII, per evitare di ottemperare alle condizioni imposte dall'imperatoreImperatore, abbandonò [[Roma]] e, il 16 dicembre [[1527]], si ritirò a [[Orvieto]] e successivamente a [[Viterbo]]</u>.
 
Come detto, l'imperatoreImperatore, era addolorato dalla piega che avevano preso gli eventi, e quindi offrì la sua mano al papa:
 
'''<u>Carlo inviò un'ambasciata presso il papaPapa per fare ammenda dell'episodio.</u>'''
 
'''<u>E Clemente alla fine, non ritenendolo direttamente responsabile, lo perdonò</u>'''.
Riga 202:
=== Caterina de' Medici ===
[[File:Catherine-de-medici.jpg|thumb|Caterina de' Medici. Dipinto di [[François Clouet]]. ([[1555]])]]
'''[[Caterina de' Medici]]''' ([[1519]]-[[1589]]), rimasta orfana appena nata del padre [[Lorenzo II de' Medici|Lorenzo d'Urbino]], era la nipote preferita di [[Clemente VII]].
 
Quando si trattò di scegliere per lei un marito, si aprirono le trattative con numerose famiglie nobili italiane ed europee. Sebbene molti criticassero la nobiltà recentissima di Caterina, la sua dote principesca e la parentela con il papa in carica facevano gola a molti. Con grande soddisfazione di Clemente Caterina andò in sposa a [[Enrico II di Francia|Enrico di Francia]], secondogenito di [[Francesco I di Francia]]. Questo matrimonio suscitò numerose polemiche, ma il Re perseverò nella sua scelta adducendo al fatto che Caterina non sarebbe mai diventata regina di Francia, essendo moglie del secondogenito. Ma le cose andarono diversamente e, dopo la morte prematura del [[Francesco di Valois|Delfino]], Caterina diventò regina quando suo marito divenne [[Enrico II di Francia]].