Glossario botanico: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 854:
== S ==
;[[Sacciforme]]
: Struttura a cavità sotto forma di sacco (es. lo sperone delle orchidee).
;
: È una foglia quando ha una forma simile alla punta di una freccia.
;
: Si dice di una pianta a portamento prostrato o rampicante a rami con internodi sviluppati, munita di organi di sostegno.
;
: Organo con superficie rugosa e ruvida (ad esempio di una foglia o di un fusto).
;
: Contrassegnato da scanalature longitudinali.
;
: Asse fiorifero. Fusto privo di foglie che parte direttamente dalla radice e porta uno o più fiori. Es: [[tarassaco]], [[urginea maritima|scilla]].
;
: Organo (simile a foglia o brattea) che ha la consistenza di una squama membranacea.
;
: Piante che prediligono posizioni ombreggiate.
;
: Diversificazione di una specie floreale verificatasi a causa di fenomeni geomorfologici.
;
: Frutto formato da un insieme di mericarpi che si separano a maturità.
;
: Infiorescenza di tipo unipara (a sviluppo laterale) con portamento curvo e a spirale.
;
: Lamina in posizione laterale esistente nell'embrione di alcune Monocotiledoni (Poaceae).
;
: Si dice di un ovario quando è posto in posizione intermedia rispetto all'inserzione del perianzio.
;
: Foglia petaloidea costituente la parte più esterna del calice del fiore.
;
: È un tepalo (o strutture simili) che ha la forma (o assolve alla funzione) di un sepalo.
;
: Peli setolosi.
;
: Organo vegetale direttamente attaccato al ramo, privo di peduncolo (fiore, foglia).
;
: Provvisto di lunghi peli rigidi.
;
: Si dice che una capsula è setticida quando la deiscenza avviene per fessurazione in corrispondenza a un setto del frutto.
;
: È la forma del polline quando l'asse polare è più o meno lungo come il diametro equatoriale.
;
: Tipica forma del frutto delle Brassicaceae (cruciferae) costituito da due parti che alla maturità si distaccano lasciando una membrana centrale su cui sono attaccate due serie di semi.
;
: Si dice di una corolla quando i petali sono fusi tra loro almeno alla base.
;
: È una diramazione dicotomica con parte dei rami atrofizzati disposti sempre o dallo stesso lato (cima scorpioide) o alternati (cima elicoide).
;
: Pianta che vive in preferenza vicino alle abitazioni umane.
;
: Si dice di un pistillo (gineceo) formato da più carpelli saldati a formare un unico ovario.
;
: Raggruppamento di gruppi di fiori (o altrimenti raggruppamento di infioresecenze).
;
: Infiorescenza tipo spiga carnosa col diametro di grandi dimensioni.
;
: Grande brattea a carattere foglioso che avvolge e protegge la formazione di alcune infiorescenze delle monocotiledoni spadici.
;
: Si dice della forma di una foglia quando è stretta alla base e larga all'apice.
;
: Pianta che produce semi.
;
: È il nome dato all'infiorescenza caratteristica delle Lamiaceae e presenta dei fiori posti nei verticilli fogliari.
;
: È una infiorescenza di tipo racemoso o a spiga, con fiori sessili a portamento sciolto e lasso (= Spighiforme).
;
: Nell'infiorescenza delle Poaceae è una parte (ramificazione) della spiga e comprende uno (uniflora), due (biflora) o più fiori (multiflora).
;
: Si dice quando la disposizione-inserzione dei petali sul ricettacolo è in parte spiralata e in parte ciclica.
;
: Tessuto di tipo anterifero (ad esempio nei petali) capace di generare il polline.
;
: Atto di diffusione delle spore.
;
: Fa parte del capolino ed è una brattea esterna che protegge/circonda il fiore, insieme ad altre squame.
;
: Struttura riproduttiva maschile del fiore portante l'antera con il polline.
;
: Ciò che è relativo allo stame e in genere indica delle parti relative alla funzione riproduttrice maschile.
;
: Fiore avente gli stami ma non il pistillo.
;
: Quando un filloma (normalmente un tepalo o petalo) si trasforma in uno stame.
;
: Insieme di sclereidi e fibre a sostegno di alcune parti della pianta (come ad esempio la parte basale delle brattee dell'involucro di alcune specie di Asteraceae).
;
: Fiore nel quale il polline si deposita sulla parte ventrale del corpo dell'insetto pronubo (funzione di nutrizione).
;
: Parte superiore del pistillo, spesso espansa e vischiosa, su cui si deposita il polline.
;
: Parte del pistillo intermedia tra l'ovario e lo stigma.
;
: Disco, o ingrossamento, a forma di corona posto alla base dello stilo all'apice dell'ovario (nelle Apiaceae assume la funzione di cuscinetto nettarifero).
;
: Piccole foglioline che si possono trovare alla base del picciolo.
;
: Organo dotato di una appendice pedicellare.
;
: È la parte basale del fusto che strisciando sul terreno può emettere radici.
;
: Apertura situata sull'epidermide che consente gli scambi gassosi.
;
: Organo con pelosità ispida, setolosa, spesso con peli tutti rivolti in un solo verso.
;
: Parte carnosa del seme derivante dal peduncolo che collega l'ovulo all'ovario.
;
: Pianta con poche foglie cauline (lungo il fusto) e una rosetta di foglie basali.
;
: È un organo scarsamente o poco peloso.
;
: Forma cilindrica che verso l'apice si restringe gradualmente in una punta.
;
: Si dice di un organo della pianta (radice, fusto, foglia) che ha la capacità di immagazzinare liquidi nel proprio interno.
;
: Piccola pianta perenne, legnosa con rami erbacei fino alla base, alta al massimo mezzo metro.
;
: Si dice di un ovario quando è posto al di sopra dell'inserzione del perianzio (contrario di infero).
|