Bucoliche: differenze tra le versioni
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La '''nona egloga''' lascia scorgere i veri gesti dei personaggi: il racconto pastorale si volge al termine. Su Menalca si è abbattuta la catastrofe; egli ora incarna il personaggio di Melibeo ma al contrario di quest'ultimo, che accettava l'esilio rinunciando ai suoi possedimenti, Menalca, invece, rimane. I pastori spariscono dalla scena bucolica e solo la funzione del canto potrà richiamarli alla vita; l'uomo diventa mito e il mito si attua in poesia: da una parte il desiderio di Licida, dall'altra il canto di Menalca. (G. Stegen, La neuvième Bucolique de Virgile, ivi 21,1953,331-42)
La '''decima egloga''', che Stegen<ref>G. Stegen, ''Etude sur cinq bttcoliques de Virgile'', Namur 1955.</ref> divide in tre parti, consta di un proemio, un racconto e un congedo. L'
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