Psicofarmaco: differenze tra le versioni

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Gli [[effetto collaterale (medicina)|effetti collaterali]] degli psicofarmaci dipendono strettamente dal loro meccanismo d'azione ma anche tra farmaci della stessa classe possono esserci differenze significative nell'incidenza e intensità di effetti collaterali, che possiedono inoltre una certa componente soggettiva e non prevedibile. Gli effetti collaterali possono essere anche gravi o intollerabili dal paziente, la loro comparsa può sensibilmente incidere sulla ''[[Compliance (medicina)|compliance]]'' del farmaco. Alcuni effetti indesiderati sono più evidenti nei primi giorni di trattamento (ad esempio nel caso degli antidepressivi) per cui possono diminuire col tempo, altri sono dose dipendenti e possono perciò essere diminuiti incrementando lentamente il dosaggio e usando quello più basso possibile. Se tali effetti sono intollerabili si può optare per il passaggio ad un altro farmaco per la gestione della patologia. Alcuni possono essere anche gestiti trattando i sintomi, utilizzando cioè farmaci aggiuntivi, anche se ciò non deve essere considerato un approccio di prima linea per via di possibili interazioni sfavorevoli.
 
In linea di principio tali effetti possono essere dovuti sia all'azione farmacologica diretta dello psicofarmaco sia a processi adattivi di alterazione del funzionamento cerebrale che, in quanto tali, non si ristabiliscono immediatamente alla sospensione del farmaco e possono essere persistenti anche nel lungo termine.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Pierre|cognome=Schulz|data=2000-9|titolo=Psychotropic medication, psychiatric disorders, and higher brain functions|rivista=Dialogues in Clinical Neuroscience|volume=2|numero=3|pp=177–182|accesso=4 giugno 2017|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3181612/|nome2=Thierry|cognome2=Steimer}}</ref> Di questi fanno ad esempio parte gli effetti di [[astinenza]], come ad esempio la possibilità di un improvviso'improvvisa o grave riemersione della [[psicosi]] dopo l'interruzione degli [[antipsicotici]],<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Anja|cognome=Cerovecki|data=July 2013|titolo=Withdrawal symptoms and rebound syndromes associated with switching and discontinuing atypical antipsychotics: theoretical background and practical recommendations|rivista=CNS drugs|volume=27|numero=7|pp=545–572|accesso=4 giugno 2017|doi=10.1007/s40263-013-0079-5|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23821039|nome2=Richard|cognome2=Musil|nome3=Ansgar|cognome3=Klimke}}</ref> aggravamento dell'ansia dopo la sospensione delle [[benzodiazepine]],<ref>{{Cita pubblicazione|data=October 1988|titolo=Benzodiazepine withdrawal: A review of the evidence.|rivista=The Journal of Clinical Psychiatry|lingua=en|accesso=4 giugno 2017|url=http://psycnet.apa.org/psycinfo/1989-23434-001}}</ref> effetti collaterali da sospensione da [[antidepressivi]] SSRI/SNRI,<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Emma|cognome=Wilson|data=2015-12|titolo=A review of the management of antidepressant discontinuation symptoms|rivista=Therapeutic Advances in Psychopharmacology|volume=5|numero=6|pp=357–368|accesso=4 giugno 2017|doi=10.1177/2045125315612334|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4722507/|nome2=Malcolm|cognome2=Lader}}</ref> che possono comparire quando l'assunzione di tali farmaci viene sospesa, interrotta troppo rapidamente o per passaggio ad altri farmaci<ref name="Moncrieff">{{cita pubblicazione|autore=Joanna Moncrieff|data=23 marzo 2006|titolo=Does antipsychotic withdrawal provoke psychosis? Review of the literature on rapid onset psychosis (supersensitivity psychosis) and withdrawal-related relapse|rivista=Acta Psychiatrica Scandinavica|editore=John Wiley & Sons A/S|volume=114|numero=1|pp=3–13|issn=1600-0447|url=http://www3.interscience.wiley.com/journal/118626311/abstract|accesso=3 maggio 2009|doi=10.1111/j.1600-0447.2006.00787.x|pmid=16774655|urlarchivio=https://archive.today/20130105081330/http://www3.interscience.wiley.com/journal/118626311/abstract|dataarchivio=5 gennaio 2013|urlmorto=sì}}</ref> (in questi casi lo scalaggio particolarmente graduale del farmaco, anche nel corso di mesi, può rendersi necessario).
 
Gli [[antipsicotici]] sono noti per la cosiddetta [[discinesia tardiva]]<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Olga|cognome=Waln|data=12 luglio 2013|titolo=An Update on Tardive Dyskinesia: From Phenomenology to Treatment|rivista=Tremor and Other Hyperkinetic Movements|volume=3|accesso=4 giugno 2017|doi=10.7916/D88P5Z71|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3709416/|nome2=Joseph|cognome2=Jankovic}}</ref> la diminuzione del volume delle aree cerebrali<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Sanna|cognome=Huhtaniska|data=March 2017|titolo=Long-term antipsychotic use and brain changes in schizophrenia - a systematic review and meta-analysis|rivista=Human Psychopharmacology|volume=32|numero=2|accesso=4 giugno 2017|doi=10.1002/hup.2574|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28370309|nome2=Erika|cognome2=Jääskeläinen|nome3=Noora|cognome3=Hirvonen}}</ref> mentre gli antidepressivi SSRI/SNRI per le [[Disfunzione sessuale post-SSRI|disfunzioni sessuali post trattamento]] e rari casi di disordini del movimento,<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Pravardhan|cognome=Birthi|data=October 2010|titolo=A rare case of tardive dyskinesia and akathisia induced by citalopram|rivista=PM & R: the journal of injury, function, and rehabilitation|volume=2|numero=10|pp=973–975|accesso=4 giugno 2017|doi=10.1016/j.pmrj.2010.05.007|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20970768|nome2=Chadwick|cognome2=Walters|nome3=Ninad|cognome3=Karandikar}}</ref> che rappresentano dei classici esempi di effetti collaterali irreversibili indotti dagli psicofarmaci, mentre l'uso a lungo termine di benzodiazepine è collegato a deterioramento delle capacità cognitive.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=S.|cognome=Golombok|data=May 1988|titolo=Cognitive impairment in long-term benzodiazepine users|rivista=Psychological Medicine|volume=18|numero=2|pp=365–374|accesso=4 giugno 2017|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/2899898|nome2=P.|cognome2=Moodley|nome3=M.|cognome3=Lader}}</ref> Sono stati inoltre segnalati casi di sindrome da sospensione di antidepressivi e di astinenza da benzodiazepine durati per oltre un anno dalla sospensione del farmaco.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=H.|cognome=Ashton|data=1991|titolo=Protracted withdrawal syndromes from benzodiazepines|rivista=Journal of Substance Abuse Treatment|volume=8|numero=1-2|pp=19–28|accesso=4 giugno 2017|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/1675688}}</ref>