1. Fußballclub Union Berlin: differenze tra le versioni

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Le difficoltà economiche, dovute soprattutto alle spese sostenute per contrattualizzare alcuni giocatori e tecnici di alto profilo, si riverberarono parzialmente anche nei risultati dell'Union, che pur restando costantemente nell'alta classifica del loro girone di terza serie (che nel 1994-1995 venne ribattezzata Regionalliga) non fu in grado di lottare per la promozione, oltre a vedersi nuovamente negata la licenza per i campionati professionistici. La dirigenza corse ai ripari cedendo i suoi giocatori più talentuosi: fu così che tra il 1996 e il 1997 [[Martin Pieckenhagen]] passò al [[Tennis Borussia]], mentre [[Marko Rehmer]] e [[Sergej Barbarez]] andarono all'[[Hansa Rostock]], imitati dall'allenatore Pagelsdorf (e ottenendo di lì a poco la promozione in Bundesliga col club anseatico). Sintomatico del caos societario fu quanto accadde nella stagione 1995-1996: la squadra, affidata al tecnico [[Hans Meyer (calciatore)|Hans Meyer]], dopo dieci giornate era seconda in classifica, con otto vittorie e due pareggi; tuttavia gli screzi con la dirigenza costarono la panchina sia a Meyer che al suo successore, per un totale di tre cambi d'allenatore. Di riflesso l'Union, pur tenendo il secondo posto, non poté nuovamente lottare per la promozione.
 
Nel febbraio 1997 la crisi finanziaria era giunta a un tal punto che i giornali annunciarono l'imminente fallimento del club: in risposta circa 3000 tifosi ''Eisernen'' mossero in corteo presso la [[porta di Brandeburgo]] per sollecitare l'intervento di nuovi investitori. La bancarotta venne infine scongiurata grazie alla stipula di un contratto di sponsorizzazione con la [[Nike (azienda)|Nike]]. Dal punto di vista sportivo la squadra chiuse al quinto posto il proprio girone di Regionalliga, riuscendo perlomeno ad accedere alla finale di Coppa di Berlino (poi persa contro il [[Füchse Berlin Reinickendorf|Füchse Berlin Reinickendorf]]).
 
La situazione rimase comunque critica: la squadra (che nel frattempo, a seguito di una riforma dei campionati, era passata in Regionalliga), pur continuando a occupare posizioni di vertice, registrò continue defezioni da parte di giocatori e tecnici, sfiduciati dai pagamenti ridotti e irregolari e dall'apparente assenza di prospettiva dell'Union. I tifosi a quel punto lanciarono raccolte fondi in favore del club (l'iniziativa prese il nome di ''Fünf Mark für Union'', ossia "cinque [[marco tedesco|marchi]] per l'Union") e saltarono alcune trasferte per destinare il costo dei biglietti al salvataggio della società. Un intervento risolutivo si ebbe solo nel gennaio 1998, allorché il club venne finalmente ricapitalizzato dall'imprenditore [[Michael Kölmel]] mediante la sua società Kinowelt.
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Costruito nel [[1920]] nei pressi della foresta allora nota come Sadowa (poi [[Wuhlheide]]), nell'allora comune autonomo di [[Oberschöneweide]] (accorpato di lì a poco in Berlino) per ospitare il "club antenato" Union Oberschöneweide, è stato più volte ristrutturato e ampliato, da ultimo tra il 2008 e il 2013: in questa circostanza più di duemila tifosi ''Eisernen'' lavorarono gratuitamente per rimodernare le gradinate, mentre la società si fece carico di installare la copertura e ricostruire la tribuna centrale. Un monumento posto vicino all'ingresso dello stadio commemora il loro sforzo.
 
Nel 2009 la società ''Stadionbetriebs AG'', proprietaria dello stadio per conto dell'Union Berlino, vendette azioni sulla struttura a 4 141{{formatnum:4141}} tra soci e sponsor del club, per un valore complessivo di 2,73 milioni di [[euro]]. L'Alte Försterei è così diventato il primo stadio del calcio professionistico tedesco la cui proprietà è parzialmente soggetta ad [[azionariato popolare]]<ref name="ilmitte">[http://www.ilmitte.com/union-berlin-piu-di-una-squadra-di-calcio/ Kult a Köpenick, l'Union Berlin è più di una squadra di calcio] - ''Il Mitte'', 7 gen 2013</ref>.
 
La capienza è fissata a 22 012{{formatnum:22012}} posti, dei quali solo 3 167{{formatnum:3167}} a sedere: di fatto oltre tre quarti dei posti sono in piedi, su nude gradinate in cemento.
 
Nelle pertinenze sorge altresì la "vecchia foresteria", ove ha sede il direttivo dell'Union Berlino.