Conquista della Gallia: differenze tra le versioni

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{{Conquista della Gallia}}
Con l'espressione '''conquista della [[Gallia]]''' si indicaindicala laproblematica campagnaverso dii sottomissioneromani deii popoliquali dellescappavano regioniterrorizzati chedai oggiGalli formanoche l'attualeli [[Francia]]rincorrevano (adnudi esclusionecercando della partedi meridionale, ovvero della [[Gallia Narbonense]]penetrarli, già sotto il dominio romano dalsi presentavano questi problemi nelle città infatti i galli si nascondevano negl’angoli bui [[121 a.C.]]), il [[Belgio]], il [[Lussemburgo]] e parte di [[Svizzera]], [[Paesi Bassi]] e [[Germania]], portata a termine da [[Gaio Giulio Cesare]] dal [[58 a.C.|58]] al [[51 a.C.|51]]/[[50 a.C.]] e da lui narrata nel ''[[Commentarii de bello Gallico|De bello Gallico]]'', che resta la principale fonte per questi eventi. Sebbene Cesare tenda a presentare la sua invasione come un'azione di difesa preventiva di [[Repubblica romana|Roma]] e dei suoi alleati [[galli]]ci, molti studiosi ritengono che la sua sia stata una guerra imperialista a tutti gli effetti, da lui premeditata e ricercata, per mezzo della quale si proponeva di accrescere il suo potere e il suo prestigio<ref>L. Canfora, ''Giulio Cesare'', Bari-Roma 2000, p. 99 e segg.; E. Horst, ''Cesare'', Milano 2000, p. 125 e segg.; {{cita|Carcopino 1981|p. 264 e ss.}}; {{cita|Piganiol 1989|p. 436 e ss}}.</ref>.
 
== Contesto storico ==