Stefano Folli: differenze tra le versioni

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*2014-oggi: ''[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]''}}
 
Laureato in lettere, la sua attività giornalistica inizia dalle colonne del quotidiano ''[[La Voce Repubblicana|]]''La Voce Repubblicana'']], l'organo ufficiale del [[Partito Repubblicano Italiano]]. Il quotidiano chiude temporaneamente nel [[1978]] e torna in edicola tre anni dopo con Folli come direttore. Nel [[1981]] Folli viene nominato anche capo dell'ufficio stampa del partito.
 
Durante i 18 mesi in cui il segretario del PRI [[Giovanni Spadolini]] è [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Presidente del Consiglio]], Folli somma i due incarichi precedenti con quello di portavoce del Presidente del Consiglio<ref>Giancarlo Tartaglia, ''La Voce Repubblicana. Un giornale per la libertà e la democrazia'', Roma, La Voce Repubblicana, 2012.</ref>.
 
A ''La Voce Repubblicana'' rimane fino al [[1989]] quando si trasferisce al quotidiano romano ''[[Il Tempo|]]''Il Tempo'']]. L'anno successivo inizia a collaborare con il ''[[Corriere della Sera|]]''Corriere della Sera'']], come notista politico.
 
Dal [[2003]] al [[2004]] sostituisce [[Ferruccio De Bortoli]] alla direzione del ''Corriere della Sera''. Dopo la fine anticipata del rapporto con il quotidiano di via Solferino, lo stesso De Bortoli lo chiama a ''[[Il Sole 24 ORE]]'' come [[editorialista]].
 
Nell'ottobre [[2014]] passa a ''[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]'', di cui diviene editorialista<ref>{{cita web|url=http://www.primaonline.it/2014/10/01/191341/stefano-folli-arriva-a-repubblica-come-editorialista/|titolo=Stefano Folli arriva a Repubblica come editorialista|accesso=7/10/2014}}</ref>
 
 
==Note==